Verderio: la presentazione del PEBA alla cittadinanza
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Così recita l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, utilizzato in premessa alla presentazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), avvenuta nella serata di lunedì 22 aprile in sala civica a Verderio.
Finanziato per 5mila euro dalla Provincia di Lecco, il PEBA a Verderio si presta come un ulteriore atto di sensibilizzazione dell'Amministrazione comunale nei confronti di tutti i cittadini, da chi usufruisce della sedia a rotelle ai non vedenti, ma anche dagli anziani ai bambini. L'obiettivo del PEBA, così come spiegato dagli architetti Stefano Villa e Letizia Zilli a cui è stato affidato il progetto, è infatti garantire a tutti la possibilità di spostarsi autonomamente e in sicurezza, indipendentemente dalle condizioni fisiche, sensoriali o anagrafiche. "Questa amministrazione ha dimostrato un'alta sensibilità nei confronti di questi temi, dimostrandolo anche con lavori pregressi di cui abbiamo preso visione" si è espresso l'architetto Villa. "Questo comportamento non è scontato e noi architetti siamo sempre ben contenti di trovare e lavorare per realtà come questa di Verderio".
Come da strategia, il PEBA prevede la mappatura degli edifici e degli spazi pubblici più rilevanti per la comunità al fine di individuare le criticità e pianificare interventi mirati. Per far ciò gli architetti Zilli e Villa sono stati affiancati da un gruppo affiatato e pronto a collaborare per il bene di tutti, composto da: l'associazione Piedibus; la dott.ssa Martina Molteni, responsabile dell'inclusione e dell'accessibilità; Andrea Origo e Giuliano Barelli, membri del Direttivo delle Associazioni Granaio e Grappolo; Amici CSE Merate; i Soci AGAPE; i rappresentanti genitori CDD Merate; Andrea Sala, ipovedente e vicepresidente del Consiglio Regionale Unione Ciechi; Adelio Sala, Assessore ai Lavori Pubblici. "Avendo a disposizione un gruppo di così tanti e diversi portatori di interesse, abbiamo potuto rilevare anche le più piccole criticità, in modo da creare un PEBA che sia totalmente inclusivo" ha spiegato l'architetto Villa, che in modo sintetitico ha presentato le diverse fasi dell'intero Piano.
Dalla metodologia operativa, alla progettazione degli interventi per il superamento delle barriere architettoniche, l'architetto Villa ha concluso la presentazione rassicurando i presenti che le criticità rilevate sono per la maggior parte degli apparenti piccoli dettagli, i quali però farebbero una grande differenza agli interessati. "Il PEBA deve essere il punto di partenza per definire ed applicare soluzioni integrate per migliorare la qualità della vita urbana di tutti. Regredire nell'attenzione su questi temi non va assolutamente a favore dello sviluppo sociale nel territorio. Verderio in questo è un ottimo esempio di cura e sensibilità nel mantenere alta l'attenzione al benessere dei propri cittadini".
CLICCA QUI per la presentazione del PEBA
Così recita l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, utilizzato in premessa alla presentazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), avvenuta nella serata di lunedì 22 aprile in sala civica a Verderio.
Finanziato per 5mila euro dalla Provincia di Lecco, il PEBA a Verderio si presta come un ulteriore atto di sensibilizzazione dell'Amministrazione comunale nei confronti di tutti i cittadini, da chi usufruisce della sedia a rotelle ai non vedenti, ma anche dagli anziani ai bambini. L'obiettivo del PEBA, così come spiegato dagli architetti Stefano Villa e Letizia Zilli a cui è stato affidato il progetto, è infatti garantire a tutti la possibilità di spostarsi autonomamente e in sicurezza, indipendentemente dalle condizioni fisiche, sensoriali o anagrafiche. "Questa amministrazione ha dimostrato un'alta sensibilità nei confronti di questi temi, dimostrandolo anche con lavori pregressi di cui abbiamo preso visione" si è espresso l'architetto Villa. "Questo comportamento non è scontato e noi architetti siamo sempre ben contenti di trovare e lavorare per realtà come questa di Verderio".
Come da strategia, il PEBA prevede la mappatura degli edifici e degli spazi pubblici più rilevanti per la comunità al fine di individuare le criticità e pianificare interventi mirati. Per far ciò gli architetti Zilli e Villa sono stati affiancati da un gruppo affiatato e pronto a collaborare per il bene di tutti, composto da: l'associazione Piedibus; la dott.ssa Martina Molteni, responsabile dell'inclusione e dell'accessibilità; Andrea Origo e Giuliano Barelli, membri del Direttivo delle Associazioni Granaio e Grappolo; Amici CSE Merate; i Soci AGAPE; i rappresentanti genitori CDD Merate; Andrea Sala, ipovedente e vicepresidente del Consiglio Regionale Unione Ciechi; Adelio Sala, Assessore ai Lavori Pubblici. "Avendo a disposizione un gruppo di così tanti e diversi portatori di interesse, abbiamo potuto rilevare anche le più piccole criticità, in modo da creare un PEBA che sia totalmente inclusivo" ha spiegato l'architetto Villa, che in modo sintetitico ha presentato le diverse fasi dell'intero Piano.
Dalla metodologia operativa, alla progettazione degli interventi per il superamento delle barriere architettoniche, l'architetto Villa ha concluso la presentazione rassicurando i presenti che le criticità rilevate sono per la maggior parte degli apparenti piccoli dettagli, i quali però farebbero una grande differenza agli interessati. "Il PEBA deve essere il punto di partenza per definire ed applicare soluzioni integrate per migliorare la qualità della vita urbana di tutti. Regredire nell'attenzione su questi temi non va assolutamente a favore dello sviluppo sociale nel territorio. Verderio in questo è un ottimo esempio di cura e sensibilità nel mantenere alta l'attenzione al benessere dei propri cittadini".
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M.Pen.