Merate: in Aula mozioni su disturbi alimentari e disabilità gravi. Maggioranza a rischio, la salva l’assenza di Procopio
Si è aperto con due mozioni di Cambia Merate il Consiglio comunale del 22 aprile, entrambe illustrate dalla consigliera Patrizia Riva.
La prima mozione (di fatto un testo da sottoporre all’esame dell’assemblea) verte sul fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. La Riva ha fornito una serie di dati allarmanti: il 90% di chi soffre di disturbi alimentari è femmina, ma cresce, velocemente, il numero dei maschi, anche di età adolescenziale: tra i 12 e i 17 anni oggi i ragazzi sono il 20%, erano l'1% nel 2013. Nel 2022 ci sono stati 3.151 morti per diagnosi correlate ai disturbi alimentari, di età media intorno ai 25 anni. Sono circa 3 milioni le persone in Italia che soffrono di disturbi alimentari come bulimia e anoressia e di questi più di 2 milioni sono giovani sotto i 25 anni, così come 25 anni è esattamente l'età media di chi muore per queste patologie.
La mozione ha lo scopo di impegnare Governo e Regione a stanziare i fondi necessari al contrasto di questa patologia che deve essere inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Perché così i fondi sono automaticamente assicurati. Si stima che in Lombardia le persone affette da questa patologia siano oltre 500mila. La Legge di Bilancio, grazie al Milleproroghe ha stanziato i fondi dell’anno precedente che, in prima istanza, erano stati azzerati. I fondi stanziati erano pari a 25 milioni di euro in due anni; con il Milleproroghe ne sono stati ripristinati 10 milioni per il 2023 e altrettanti per il 2024.
La discussione è stata molto accesa con Alessandro Vanotti, capogruppo di maggioranza a sostenere che l’autonomia differenziata risolverà il problema delle risorse e Roberto Perego di minoranza a dire che la Lombardia non riesce neppure a spendere i soldi di cui dispone per cui parlare di autonomia differenziata in sanità è pazzesco.
Franca Maggioni, ex assessore ai Servizi sociali, ha sottolineato l’importanza della questione in quanto la patologia si va rapidamente diffondendo nelle scuole ma ha ribadito quanto sia grave il fatto che la Regione non abbia speso i denari accantonati mentre tanti giovani muoiono per i disturbi alimentari.
Il Sindaco ha risposto che pur condividendo la premessa e il contenuto della mozione non si può ridurre tutto a una richiesta di più soldi. Proprio per la difficoltà che hanno Stato e Regioni a spenderli in progetti e interventi concreti.
Andrea Robbiani ha contestato l’affermazione di Vanotti che l’autonomia differenziata sia la risposta migliore ribadendo che ogni iniziativa tesa a contrastare questa patologia deve essere accompagnata da adeguate risorse finanziarie. Insistendo sull’inserimento nei LEA della patologia medesima.
Massimo Panzeri ha cercato, con successo un punto di mediazione. La mozione sarà trasmessa a Governo e Regione con la richiesta di più risorse, maggiore impegno sul fronte della prevenzione e della cura e l’immediato inserimento della patologia nei LEA.
Mozione approvata all’unanimità
La seconda sempre illustrata da Patrizia Riva riguarda il programma operativo regionale a favore di persone con gravissima disabilità e non autosufficienza. Anche qui intenso confronto con Vanotti fermo nella difesa della Regione e Franca Maggioni, assai più preparata e assai meno ideologizzata a far presente che i tagli regionali sono stati ritirati dopo un durissimo scontro con le associazioni in rivolta. Ma, se ora i fondi sono stati ripristinati, manca il tempo tecnico per predisporre progetti attuativi di interventi mirati entro il 1° giugno. Questo – ha sottolineato la Maggioni – è il vero tema.
Alfredo Casaletto è intervenuto per rassicurare che il Comune farà fronte agli impegni come ogni anno. Nessun taglio di fondi ai servizi sociali, ha ribadito l’assessore al Bilancio, i bisogni saranno affrontati nella maniera migliore. Attendiamo la possibilità di ottenere maggiori risorse, ma senza alcun dubbio il Comune farà la sua parte.
Franca Maggioni, riprendendo la parola, ha confermato che il Comune ha sempre risposto a tutti i bisogni, anche a quelli imprevisti, ma senza progetti attuativi la situazione si farà molto complicata. E comunque – ha concluso – all’Ambito i fondi regionali promessi non sono ancora arrivati. Almeno fino a ieri.
Messa ai voti la mozione è stata respinta con otto voti di maggioranza (assente Greta Ghezzi) contro i sette favorevoli di cambia Merate e Gruppo Misto. Gruppo che ha visto l’assenza – non si sa quanto casuale – di Giuseppe Procopio, già reduce da clamorose retromarce nonché autore di atti di fedeltà al centrodestra, quindi a Noi Moderati, ergo a Massimo Panzeri.
E ciò non giova certo alla sua credibilità politica.
La prima mozione (di fatto un testo da sottoporre all’esame dell’assemblea) verte sul fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. La Riva ha fornito una serie di dati allarmanti: il 90% di chi soffre di disturbi alimentari è femmina, ma cresce, velocemente, il numero dei maschi, anche di età adolescenziale: tra i 12 e i 17 anni oggi i ragazzi sono il 20%, erano l'1% nel 2013. Nel 2022 ci sono stati 3.151 morti per diagnosi correlate ai disturbi alimentari, di età media intorno ai 25 anni. Sono circa 3 milioni le persone in Italia che soffrono di disturbi alimentari come bulimia e anoressia e di questi più di 2 milioni sono giovani sotto i 25 anni, così come 25 anni è esattamente l'età media di chi muore per queste patologie.
La mozione ha lo scopo di impegnare Governo e Regione a stanziare i fondi necessari al contrasto di questa patologia che deve essere inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Perché così i fondi sono automaticamente assicurati. Si stima che in Lombardia le persone affette da questa patologia siano oltre 500mila. La Legge di Bilancio, grazie al Milleproroghe ha stanziato i fondi dell’anno precedente che, in prima istanza, erano stati azzerati. I fondi stanziati erano pari a 25 milioni di euro in due anni; con il Milleproroghe ne sono stati ripristinati 10 milioni per il 2023 e altrettanti per il 2024.
La discussione è stata molto accesa con Alessandro Vanotti, capogruppo di maggioranza a sostenere che l’autonomia differenziata risolverà il problema delle risorse e Roberto Perego di minoranza a dire che la Lombardia non riesce neppure a spendere i soldi di cui dispone per cui parlare di autonomia differenziata in sanità è pazzesco.
Franca Maggioni, ex assessore ai Servizi sociali, ha sottolineato l’importanza della questione in quanto la patologia si va rapidamente diffondendo nelle scuole ma ha ribadito quanto sia grave il fatto che la Regione non abbia speso i denari accantonati mentre tanti giovani muoiono per i disturbi alimentari.
Il Sindaco ha risposto che pur condividendo la premessa e il contenuto della mozione non si può ridurre tutto a una richiesta di più soldi. Proprio per la difficoltà che hanno Stato e Regioni a spenderli in progetti e interventi concreti.
Andrea Robbiani ha contestato l’affermazione di Vanotti che l’autonomia differenziata sia la risposta migliore ribadendo che ogni iniziativa tesa a contrastare questa patologia deve essere accompagnata da adeguate risorse finanziarie. Insistendo sull’inserimento nei LEA della patologia medesima.
Massimo Panzeri ha cercato, con successo un punto di mediazione. La mozione sarà trasmessa a Governo e Regione con la richiesta di più risorse, maggiore impegno sul fronte della prevenzione e della cura e l’immediato inserimento della patologia nei LEA.
Mozione approvata all’unanimità
La seconda sempre illustrata da Patrizia Riva riguarda il programma operativo regionale a favore di persone con gravissima disabilità e non autosufficienza. Anche qui intenso confronto con Vanotti fermo nella difesa della Regione e Franca Maggioni, assai più preparata e assai meno ideologizzata a far presente che i tagli regionali sono stati ritirati dopo un durissimo scontro con le associazioni in rivolta. Ma, se ora i fondi sono stati ripristinati, manca il tempo tecnico per predisporre progetti attuativi di interventi mirati entro il 1° giugno. Questo – ha sottolineato la Maggioni – è il vero tema.
Alfredo Casaletto è intervenuto per rassicurare che il Comune farà fronte agli impegni come ogni anno. Nessun taglio di fondi ai servizi sociali, ha ribadito l’assessore al Bilancio, i bisogni saranno affrontati nella maniera migliore. Attendiamo la possibilità di ottenere maggiori risorse, ma senza alcun dubbio il Comune farà la sua parte.
Franca Maggioni, riprendendo la parola, ha confermato che il Comune ha sempre risposto a tutti i bisogni, anche a quelli imprevisti, ma senza progetti attuativi la situazione si farà molto complicata. E comunque – ha concluso – all’Ambito i fondi regionali promessi non sono ancora arrivati. Almeno fino a ieri.
Messa ai voti la mozione è stata respinta con otto voti di maggioranza (assente Greta Ghezzi) contro i sette favorevoli di cambia Merate e Gruppo Misto. Gruppo che ha visto l’assenza – non si sa quanto casuale – di Giuseppe Procopio, già reduce da clamorose retromarce nonché autore di atti di fedeltà al centrodestra, quindi a Noi Moderati, ergo a Massimo Panzeri.
E ciò non giova certo alla sua credibilità politica.