I bambini cantino siam pronti alla morte

Una semplice riflessione sulla questione dell’Inno nazionale cantato dai ragazzi dell’Istituto Manzoni.

La mia posizione non è assolutamente ascrivibile ad una valutazione di tipo politico, anche perché l’Inno Nazionale, che è di tutti gli Italiani, come recita anche il testo, vuole spronare ad essere uniti, ma proprio non capisco dove sia il problema nel far cantare ai bambini/ragazzi il nostro Inno con il testo originale.

Forse è più semplice cambiare il testo, e con esso il suo significato (lo stesso compositore morì poco più che ventenne), che dedicare il giusto tempo per spiegare e far comprendere il significato di quelle parole (quanti ad esempio, anche adulti, ancora confondono la “corte” con la “coorte”…), non fosse per il sacrificio di tutti quelli che ci hanno preceduto perché oggi vivessimo in un paese libero, pacifico e moderno. Ma nulla è scontato e perché ciò continui occorre l’impegno continuo anche delle nuove generazioni e di quelle di domani… e poi guardiamo quanta violenza entra nelle nostre case quotidianamente con i notiziari, i film, i videogiochi…

Non credo, infine, che in altre Nazioni venga proposto un inno in versione edulcorata per i più piccoli…
Anonimo
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