Parco Curone: il sì unanime del Consiglio regionale alla integrazione della Riserva di Sartirana e delle aree PLIS di Olgiate e Valgreghentino
L’ampliamento del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone è stato approvato all’unanimità in Consiglio regionale nel pomeriggio di oggi, martedì 16 aprile. Si tratta dell’aggregazione delle aree territoriali di Airuno, Olgiate Molgora e Valgreghentino già parte del PLIS Monte di Brianza e dell’incorporazione della riserva naturale del Lago di Sartirana nel Comune di Merate. Gli atti predisposti dall’Ente Parco in accordo con gli Uffici della Regione erano già passati al vaglio della Giunta regionale e della Commissione. Ora la palla torna nelle mani del Parco del Curone che dovrà modificare lo statuto almeno per riadeguare le quote in base all’ingresso di Airuno e Valgreghentino e al maggior peso che avranno Olgiate Molgora e Merate. Soltanto con la modifica dello Statuto si potrà dire che l’ampiamento sia effettivo, seppur lo scoglio burocratico di oggi fosse fondamentale. Come conseguenza collaterale, la Provincia di Lecco dovrà prendere atto dei nuovi confini e dichiarare sciolto il PLIS.A bocce ferme, si dovrà poi ragionare all’interno della Comunità del Parco sull’aggiornamento del documento pianificatorio più importante: il Piano Territoriale di Coordinamento.
“Sono contentissimo – commenta il presidente del Parco del Curone Marco Molgora – di questo risultato, un provvedimento approvato all’unanimità dal Consiglio regionale dopo un percorso lunghissimo cominciato nel 2017 dal mio predecessore Eugenio Mascheroni. Assolutamente importante da un punto di vista ambientale per la tutela del territorio, che crea di fatto un collegamento sulla dorsale fino al Monte Barro. Come ho già detto, è stato un percorso lungo, ma è importante che sia stato condiviso con il territorio”. È quindi il momento dei ringraziamenti di rito: “Ringrazio i consiglieri regionali che hanno sostenuto la nostra richiesta di procedere in tempo brevi per concludere questa ultima fase di approvazione”.L’ampliamento deliberato oggi non riguarda solo il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone ma anche quello del Barro, che annette le aree del PLIS Monte di Brianza nel Comune di Garlate e i Monumenti naturali 'Sass Negher' e 'Sasso di Preguda' che si trovano a Valmadrera. In una nota congiunta la presidente del Barro Paola Golfari evidenzia: “Per il Parco del Monte Barro non sono previsti ingressi di nuovi Comuni ma è evidente l’importanza dell’inserimento nei confini del Parco delle aree della Val Garlasca, in Comune di Garlate, che costituisce un corridoio ecologico fondamentale verso il Monte di Brianza, e l’inserimento di due importanti monumenti naturali quali il Sass Negher e il Sasso di Preguda nel Comune di Valmadrera. Ringrazio i sindaci e i consiglieri regionali che ci hanno supportato in questo lungo e difficile percorso”.
Verrà meno dunque l’esistenza del PLIS Monte di Brianza, il cui Ente capo-convenzione era Olgiate Molgora. In particolare il referente è stato l’attuale vice sindaco Matteo Fratangeli che, nel ringraziare i consiglieri regionali e i presidenti dei due Parchi, aggiunge: “In merito all’ampliamento si espressero favorevolmente non solo le comunità dei due Parchi, ma anche un centinaio di consiglieri in 11 diversi consigli comunali, con soli 2 voti contrari e 2 astenuti. Fa quindi estremamente piacere riscontrare la stessa comunità d'intenti anche in sede di Consiglio regionale. Ai nostri Parchi di Montevecchia e del Monte Barro è ormai riconosciuta unanimemente la capacità di portare valore e tutela al territorio”.
“Sono contentissimo – commenta il presidente del Parco del Curone Marco Molgora – di questo risultato, un provvedimento approvato all’unanimità dal Consiglio regionale dopo un percorso lunghissimo cominciato nel 2017 dal mio predecessore Eugenio Mascheroni. Assolutamente importante da un punto di vista ambientale per la tutela del territorio, che crea di fatto un collegamento sulla dorsale fino al Monte Barro. Come ho già detto, è stato un percorso lungo, ma è importante che sia stato condiviso con il territorio”. È quindi il momento dei ringraziamenti di rito: “Ringrazio i consiglieri regionali che hanno sostenuto la nostra richiesta di procedere in tempo brevi per concludere questa ultima fase di approvazione”.L’ampliamento deliberato oggi non riguarda solo il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone ma anche quello del Barro, che annette le aree del PLIS Monte di Brianza nel Comune di Garlate e i Monumenti naturali 'Sass Negher' e 'Sasso di Preguda' che si trovano a Valmadrera. In una nota congiunta la presidente del Barro Paola Golfari evidenzia: “Per il Parco del Monte Barro non sono previsti ingressi di nuovi Comuni ma è evidente l’importanza dell’inserimento nei confini del Parco delle aree della Val Garlasca, in Comune di Garlate, che costituisce un corridoio ecologico fondamentale verso il Monte di Brianza, e l’inserimento di due importanti monumenti naturali quali il Sass Negher e il Sasso di Preguda nel Comune di Valmadrera. Ringrazio i sindaci e i consiglieri regionali che ci hanno supportato in questo lungo e difficile percorso”.
Verrà meno dunque l’esistenza del PLIS Monte di Brianza, il cui Ente capo-convenzione era Olgiate Molgora. In particolare il referente è stato l’attuale vice sindaco Matteo Fratangeli che, nel ringraziare i consiglieri regionali e i presidenti dei due Parchi, aggiunge: “In merito all’ampliamento si espressero favorevolmente non solo le comunità dei due Parchi, ma anche un centinaio di consiglieri in 11 diversi consigli comunali, con soli 2 voti contrari e 2 astenuti. Fa quindi estremamente piacere riscontrare la stessa comunità d'intenti anche in sede di Consiglio regionale. Ai nostri Parchi di Montevecchia e del Monte Barro è ormai riconosciuta unanimemente la capacità di portare valore e tutela al territorio”.
M.P.