Festa di San Zenone: auto e moto d'epoca in piazza e santa Messa per il patrono
Grande festa a San Zeno domenica 14 aprile in occasione della tradizionale celebrazione del patrono della frazione di Olgiate Molgora. I festeggiamenti sono iniziati la settimana precedente con importanti eventi in chiesa e in oratorio, celebrando peraltro i 30 anni di presenza di don Giancarlo Cereda in paese.
Domenica mattina, come da consolidata tradizione, sul sagrato della chiesa si sono radunate auto e moto d’epoca insieme al Club Antiche Moto Brianza. Dalla piazza i mezzi sono partiti per fare un grande giro per tutte le vie della frazione. Anche don Giancarlo, insieme a don Pierluigi Cagliani, ha preso parte al giro comodamente seduto sul sedile posteriore di una auto d’epoca gialla decappottabile. Il giro è durato circa un’ora e mezza, auto e moto sono poi tornate in piazza, dove nel frattempo si sono radunati i fedeli per la santa messa.
Don Giancarlo e don Pierluigi hanno fatto un ingresso trionfale e davanti alla chiesa, dove hanno trovato don Eugenio dalla Libera, parroco di San Zeno dal 1988 al 1994. I tre sacerdoti hanno poi concelebrato insieme la santa messa, ma prima dell’inizio, a nome di tutta la comunità pastorale è stato fatto uno speciale ringraziamento a don Giancarlo.
“Vogliamo stringerci attorno al nostro parroco, uomo di Dio in comunione con i fratelli. Trent’anni vissuti tra noi con grande intensità e passione. Sempre attento ai bisogni e sempre disponibile. La sua energia positiva ci ha insegnato a non demordere nella condizione che i traguardi, anche se impegnativi o apparentemente impossibili, con ottimismo, pazienza e collaborazione possono essere sempre raggiunti. Gesù sempre al suo fianco e un’attenzione speciale per i più piccoli, i ragazzi, gli anziani e i malati. Instancabile servo della parola di Dio. Ti chiediamo Signore di dargli ancora tanta forza per portare avanti la sua missione di noi”.
A ringraziare don Giancarlo è stato anche il sindaco Giovanni Battista Bernocco, che si è detto grato per la presenza del parroco in paese e gli ha augurato il meglio per gli anni a venire.
Nel corso dell’omelia, don Giancarlo si è rivolto ai fedeli parlando del patrono, San Zeno, ricordando che veniva dalla Mauritania e si trovò ad essere eletto vescovo a Verona. La città era pagana. Stette lì per 10 anni e Verona si convertì alla fede cristiana. Venendo ai giorni d’oggi, però, ha detto: “I cristiani dovrebbero sentirsi tutti fratelli, invece non è così. Regna innanzitutto un’indifferenza nei confronti di Dio medesimo che non troviamo in altre religioni. Siamo distratti dal consumismo moderno che è fatto di potere, soldi e benessere. Inoltre assistiamo a forti divisioni tra i cristiani, come tra ucraini e russi. C’è da chiedersi se noi siamo davvero in pace tra italiani e stranieri di altre religioni o se stiamo alla larga. Ecco perché abbiamo di rivolgerci a San Zeno: per riacquistare un’autentica fede e riacquistare un’autentica fratellanza tra di noi. Unico è il Padre e uniti dobbiamo essere noi come fratelli portando la pace nel mondo”.
Al termine della Messa i tre sacerdoti hanno benedetto i fedeli presenti. Poi sono usciti sul sagrato e ganno asperso anche le auto e le moto d’epoca. La celebrazione è proseguita con un grande pranzo condiviso.
Domenica mattina, come da consolidata tradizione, sul sagrato della chiesa si sono radunate auto e moto d’epoca insieme al Club Antiche Moto Brianza. Dalla piazza i mezzi sono partiti per fare un grande giro per tutte le vie della frazione. Anche don Giancarlo, insieme a don Pierluigi Cagliani, ha preso parte al giro comodamente seduto sul sedile posteriore di una auto d’epoca gialla decappottabile. Il giro è durato circa un’ora e mezza, auto e moto sono poi tornate in piazza, dove nel frattempo si sono radunati i fedeli per la santa messa.
Don Giancarlo e don Pierluigi hanno fatto un ingresso trionfale e davanti alla chiesa, dove hanno trovato don Eugenio dalla Libera, parroco di San Zeno dal 1988 al 1994. I tre sacerdoti hanno poi concelebrato insieme la santa messa, ma prima dell’inizio, a nome di tutta la comunità pastorale è stato fatto uno speciale ringraziamento a don Giancarlo.
“Vogliamo stringerci attorno al nostro parroco, uomo di Dio in comunione con i fratelli. Trent’anni vissuti tra noi con grande intensità e passione. Sempre attento ai bisogni e sempre disponibile. La sua energia positiva ci ha insegnato a non demordere nella condizione che i traguardi, anche se impegnativi o apparentemente impossibili, con ottimismo, pazienza e collaborazione possono essere sempre raggiunti. Gesù sempre al suo fianco e un’attenzione speciale per i più piccoli, i ragazzi, gli anziani e i malati. Instancabile servo della parola di Dio. Ti chiediamo Signore di dargli ancora tanta forza per portare avanti la sua missione di noi”.
A ringraziare don Giancarlo è stato anche il sindaco Giovanni Battista Bernocco, che si è detto grato per la presenza del parroco in paese e gli ha augurato il meglio per gli anni a venire.
Nel corso dell’omelia, don Giancarlo si è rivolto ai fedeli parlando del patrono, San Zeno, ricordando che veniva dalla Mauritania e si trovò ad essere eletto vescovo a Verona. La città era pagana. Stette lì per 10 anni e Verona si convertì alla fede cristiana. Venendo ai giorni d’oggi, però, ha detto: “I cristiani dovrebbero sentirsi tutti fratelli, invece non è così. Regna innanzitutto un’indifferenza nei confronti di Dio medesimo che non troviamo in altre religioni. Siamo distratti dal consumismo moderno che è fatto di potere, soldi e benessere. Inoltre assistiamo a forti divisioni tra i cristiani, come tra ucraini e russi. C’è da chiedersi se noi siamo davvero in pace tra italiani e stranieri di altre religioni o se stiamo alla larga. Ecco perché abbiamo di rivolgerci a San Zeno: per riacquistare un’autentica fede e riacquistare un’autentica fratellanza tra di noi. Unico è il Padre e uniti dobbiamo essere noi come fratelli portando la pace nel mondo”.
E.Ma.