Montevecchia: Gianluigi Vecchi presenta “Assassinio nel santuario”
Un giallo con qualche spruzzo di noir. Questo è il genere dell’ultimo libro scritto da Gianluigi Vecchi, presentato nella serata di mercoledì 10 aprile, presso la casetta bis in via del Fontanile.
“Assassinio nel santuario” è la quarta opera legata al territorio montevecchino che però, a differenza degli scritti precedenti, è ambientata in città dai nomi inventati, ispirati a quelli reali e dunque facilmente intuibili da un cittadino del territorio. Montevecchia si trasforma infatti in “Monteveglia”, un paesino tranquillo e pacifico, la cui quotidianità viene sconvolta dall’assassinio di un giovane, nel santuario che domina la collina. La storia segue le indagini, che preoccupano la popolazione della vicina “Vimerate”, che rivelano una pista di morti collegate dalle carte dei tarocchi, ritrovate sulle scene del crimine, che porteranno allo smascheramento del colpevole. Al caos che aleggia nella città di Monteveglia viene contrapposto un programma televisivo promosso da “Tele Antenna Brianza”, che offre 50.000 euro per trascorrere una settimana in isolamento in un rifugio di montagna in compagnia di altri concorrenti.
L’autore, ha spiegato, che per i suoi personaggi si è fatto ispirare da figure dello spettacolo ben precise: Maria Assunta è tratta da Anna Magnani, l’imprenditore Carlo Villa da Renato Pozzetto, la blogger Cesy Brivio da Chiara Ferragni, la bellissima casalinga Gloria Sala da Elisabetta Canalis, il playboy Patrizio Riva da Alain Delon, il professore Marco Ferrari da Paolo Crepet e il dottor Carlambrogio Colombo da Clint Eastwood. Alcuni dei protagonisti sono discendenti dei personaggi di un libro precedente, del giallo storico scritto da Vecchi nel 2020 “Carlambrogio indaga”. Cesy Brivio è infatti la nipote dello scrittore Cesare Brivio, colui che riporta in un manoscritto il crimine commesso a Montevecchia, nei giorni in cui a Milano esplode la rivolta delle cinque giornate. Il Dottor Carlambrogio è invece il nipote dello stesso Carlambrogio, il saggio del paese che collabora attivamente alle indagini a fianco del capo della guarnigione austriaca, di stanza nella frazione di Ca’ del Soldato.
Tutti i libri dello scrittore, a eccezione del primo saggio “Primo Levi, maestro d’organizzazione”, presentano degli elementi fantastici. Oltre ai delitti immaginari che caratterizzano “Carlambrogio indaga” e “Assassinio nel santuario”, “Lucia e Renzo, amore e stalking a Montevecchia” è la rivisitazione in chiave moderna della classica opera di Manzoni, con un paragone tra l’epidemia di Peste e quella del Covid, mentre “Le piramidi di Montevecchia, il segreto della mummia” tratta delle leggende e miti che aleggiano intorno alle cime che caratterizzano il Parco della Valle del Curone, raccontate con un pizzico di fantascienza.
L’autore ha spiegato che l’amore per il territorio è ciò che l’ha spinto a scrivere opere per i suoi compaesani e arricchire il patrimonio della piccola biblioteca comunale, che auspica si possa rinnovare e ampliare. Al termine dell’incontro il sindaco Ivan Pendeggia ha ringraziato Vecchi per aver dedicato i suoi testi a Montevecchia e per averli donati alla biblioteca, che lo scorso anno ha aggiunto 832 nuovi volumi, incremento che ha aiutato, insieme al lavoro della bibliotecaria, a raddoppiare il numero dei prestiti, passati da 3.500 a 7.000 dal 2022 al 2023. La serata si è conclusa con dolcetti e bibite preparati dalle volontarie della Pro Loco.
“Assassinio nel santuario” è la quarta opera legata al territorio montevecchino che però, a differenza degli scritti precedenti, è ambientata in città dai nomi inventati, ispirati a quelli reali e dunque facilmente intuibili da un cittadino del territorio. Montevecchia si trasforma infatti in “Monteveglia”, un paesino tranquillo e pacifico, la cui quotidianità viene sconvolta dall’assassinio di un giovane, nel santuario che domina la collina. La storia segue le indagini, che preoccupano la popolazione della vicina “Vimerate”, che rivelano una pista di morti collegate dalle carte dei tarocchi, ritrovate sulle scene del crimine, che porteranno allo smascheramento del colpevole. Al caos che aleggia nella città di Monteveglia viene contrapposto un programma televisivo promosso da “Tele Antenna Brianza”, che offre 50.000 euro per trascorrere una settimana in isolamento in un rifugio di montagna in compagnia di altri concorrenti.
L’autore, ha spiegato, che per i suoi personaggi si è fatto ispirare da figure dello spettacolo ben precise: Maria Assunta è tratta da Anna Magnani, l’imprenditore Carlo Villa da Renato Pozzetto, la blogger Cesy Brivio da Chiara Ferragni, la bellissima casalinga Gloria Sala da Elisabetta Canalis, il playboy Patrizio Riva da Alain Delon, il professore Marco Ferrari da Paolo Crepet e il dottor Carlambrogio Colombo da Clint Eastwood. Alcuni dei protagonisti sono discendenti dei personaggi di un libro precedente, del giallo storico scritto da Vecchi nel 2020 “Carlambrogio indaga”. Cesy Brivio è infatti la nipote dello scrittore Cesare Brivio, colui che riporta in un manoscritto il crimine commesso a Montevecchia, nei giorni in cui a Milano esplode la rivolta delle cinque giornate. Il Dottor Carlambrogio è invece il nipote dello stesso Carlambrogio, il saggio del paese che collabora attivamente alle indagini a fianco del capo della guarnigione austriaca, di stanza nella frazione di Ca’ del Soldato.
Tutti i libri dello scrittore, a eccezione del primo saggio “Primo Levi, maestro d’organizzazione”, presentano degli elementi fantastici. Oltre ai delitti immaginari che caratterizzano “Carlambrogio indaga” e “Assassinio nel santuario”, “Lucia e Renzo, amore e stalking a Montevecchia” è la rivisitazione in chiave moderna della classica opera di Manzoni, con un paragone tra l’epidemia di Peste e quella del Covid, mentre “Le piramidi di Montevecchia, il segreto della mummia” tratta delle leggende e miti che aleggiano intorno alle cime che caratterizzano il Parco della Valle del Curone, raccontate con un pizzico di fantascienza.
L’autore ha spiegato che l’amore per il territorio è ciò che l’ha spinto a scrivere opere per i suoi compaesani e arricchire il patrimonio della piccola biblioteca comunale, che auspica si possa rinnovare e ampliare. Al termine dell’incontro il sindaco Ivan Pendeggia ha ringraziato Vecchi per aver dedicato i suoi testi a Montevecchia e per averli donati alla biblioteca, che lo scorso anno ha aggiunto 832 nuovi volumi, incremento che ha aiutato, insieme al lavoro della bibliotecaria, a raddoppiare il numero dei prestiti, passati da 3.500 a 7.000 dal 2022 al 2023. La serata si è conclusa con dolcetti e bibite preparati dalle volontarie della Pro Loco.
I.Bi.