Merate: presentate 69 osservazione. 40 respinte, 18 accolte, 11 parzialmente
Terzo punto, più corposo, l’approvazione della variante di Piano di Governo del Territorio con l’esame delle osservazioni di cittadini e enti e delle controdeduzioni. Il sindaco Panzeri ha illustrato il lungo iter che ha preceduto questo appuntamento. All’assessorato all’urbanistica e al tecnico incaricato architetto Silvano Molinetti sono giunte 59 osservazioni e altre 10 fuori termine comunque discusse. Prima dell’esame delle osservazioni dei cittadini sono state considerate quelle della Provincia, del Parco del Curone e del Parco Adda Nord, tutte approvate all’unanimità.
Successivamente il sindaco ha proposto di stralciare le osservazioni 8 – 49 – 50 – 54 inerenti a Villa Baslini.
Al netto delle osservazioni inerenti la Villa di via Sant’Ambrogio, delle 59 presentate nei termini, 14 sono state accolte, 10 parzialmente accolte e 35 respinte. Delle 10 giunte fuori tempo. quattro sono state accolte, una parzialmente e cinque respinte.
Vediamo le principali.
Nr. 3 – 5 – 6 sono giunte da Sartirana presentate da Enrica Bonalume, Dario Perego e Andrea Airoldi, tutte mirate a rendere parzialmente edificabili porzioni di terreni di proprietà. Sono state tutte respinte con l’emendamento presentato da Roberto Perego della minoranza che in sostanza sottolinea il divieto di consumo di nuovo suolo. L’occasione, tuttavia, è stata sfruttata da Giuseppe Procopio protagonista suo malgrado di una campagna di stampa con l’accusa di aver tentato di rendere edificabile il terreno dell’ex sindaco Perego. In sede ufficiale è stato chiarito definitivamente anche con il contributo dell’architetto Molinetti che il primo parere parzialmente favorevole era solo di natura tecnica in quanto il proponente si era dichiarato disposto a cedere buona parte del terreno gratuitamente per aree parcheggio al servizio del comparto e dell’oratorio. In sede politica – ha ribadito Procopio – il parere invece è stato negativo proprio nella logica di non consumare nuovo suolo. Nulla di troppo difficile anche per non addetti ai lavori (per gli addetti invece c’è il sospetto di malafede). Nessun commento da parte della maggioranza e silenzio da parte del sindaco che pure annunciava in pompa magna esposti alla Procura della Repubblica.
Nr. 9, Sartirana via Volta, approvato un modesto ampliamento della zona residenziale perché in continuità con le aree residenziali esistenti. Parere negativo della minoranza Cambia Merate.
Nr. 13, Parco urbano del Bagolino, via Grandi, Furgocar Srl, approvata l’istanza di estendere alle attività produttive l’uso degli immobili già a destinazione commerciale, terziaria e direzionale.
Nr. 20, Cassina fra’ Martino, Giancarlo Magni per conto Immobiliare Adda, respinta la richiesta di escludere alcuni mappali dalle norme di tutela del corridoio ecologico di connessione fra i parchi del Curone e Adda Nord.
Nr.23, Cicognola via Spluga, Rosa Riva, respinta la richiesta di ampliare a tutto il lotto di proprietà l’edificabilità per realizzare costruzioni uso abitativo famigliare. Emendamento di Roberto Perego, aggiungere che l’accoglimento comporterebbe la riduzione della fascia di rispetto e salvaguardia del comparto.
Nr.24 normativa generale geom. Carlo Perego, accolta, sotto i due ettari le recinzioni di terreni destinati a colture di pregio o ricovero animali possono essere con reti metalliche tese su piantane in ferro mascherate da siepi sempre verdi. Citiamo questa osservazione perché come noto è in atto un contenzioso nella Valletta di Novate che si protrae dal 2016 e che oggi se volesse il responsabile del settore urbanistico del Comune potrebbe chiudere con una ordinanza di demolizione. La norma infatti conferma che i lotti con superficie superiore a due ettari debbono essere recintate esclusivamente con paletti e traverse di legno. Non è chiaro quindi perché l’architetto Sangalli non proceda.
Nr.25 arch. Cereda e avv. Valli, (vedi anche la nr. 32 ing. Vittorio Cereda) respinta la proposta di ampliare una tantum almeno del 15% la volumetria degli edifici ultimati da almeno dieci anni. Il sindaco nell’illustrarla l’ha definita una “proposta abnorme”.
Nr. 26, Cassina Fra’ Martino, via Solferino, Ettore Mandelli, respinta la richiesta di realizzare due fabbricati unifamiliari di mq. 160, 900 mc. 2 piani fuori terra uso famiglia. Aggiunto il consueto emendamento Perego sulla necessità di non consumare nuovo suolo.
Nr.27, via De Gasperi, Giorgio Rughetto con altre osservazioni nr. 42 e 48, tutte respinte. Il richiedente come ogni volta che va in Aula una variante di PGT ha proposto la parziale edificabilità del lotto tra via De Gasperi e via Montello fino al confine con la proprietà Brivio, cedendo il terreno necessario per realizzare una fermata dei bus. Aldo Castelli ha sottolineato la necessità di escludere l’ipotesi di una edificabilità futura in cambio di una cessione parziale del terreno a uso pubblico. Se c’è necessità di acquisire una porzione di terreno – ha detto il capogruppo di Cambia Merate - lo si acquista e basta, senza concedere nulla in cambio.
Nr. 29 Strada della detta Ca’ Rossa, Pietro Terragni e altri, respinta la richiesta di posa a terra di pannelli fotovoltaici in quanto le caratteristiche paesaggistiche, ambientali e agronomiche sono in contrasto con la trasformazione in ambiti tecnologici.
Nr. 34 Novate, via dei Lodovichi, Giuseppina Bianchi, accolta parzialmente la richiesta di sfruttare il volume edificatorio residuo. Parere negativo della minoranza di Cambia Merate.
Nr. 35 Novate via Bonfanti, via de Gasperi (simile alla nr.27) Carlo Besana, respinta la richiesta di realizzare una costruzione ad uso residenziale mono/bifamiliare. Roberto Perego aveva proposto una modifica al deliberato ma è stata bocciata.
Nr.36 normativa generale, arch. Cristina Trevia, accolta la richiesta di non includere nella superficie coperta balconi e terrazze con profondità massima di 2,50 metri, anziché gli attuali 1,50 metri; respinta la richiesta di un aumento una tantum della superficie coperta del 10%. Respinta anche la nr. 37 della stessa professionista che suggeriva un aumento del 10% del volume e della superficie coperta senza necessità di miglioramento energetico previa dimostrazione di avvenuti interventi energetici nei dieci anni precedenti.
Nr. 38, Strada per Imbersago, valletta di Novate, Marco Perego per Twins Engineering Srl, la società di cui al contenzioso con l’amministrazione comunale per aver recintato i propri terreni con strutture metalliche appoggiate su pali in ferro, anziché come impongono le norme del PGT con pali in legno e siepi sempre verdi. La società chiedeva di poter costruire un fienile, un deposito attrezzi agricoli, una stalla, un’attrezzatura meccanizzata per lo sgambamento dei cavalli, un edificio residenziale per l’abitazione dell’imprenditore agricolo e dei dipendenti e di stralciare il reticolo idrico minore dal tratto di roggia all’interno del compendio. Osservazione respinta.
Nr. 39, Via Como SP 54, sempre Marco Perego per Twins Engineering Srl. L’imprenditore chiede tra l’altro di poter realizzare una passerella aerea tra i due impianti produttivi Permedica Spa. L’osservazione è accolta di principio ma subordinata all’acquisizione dei pareri degli Enti competenti.
Nr. 43, norme generali, Cesare Parma, respinta la richiesta di desemaforizzare l’incrocio di Brugarolo sostituendolo con una rotatoria. Tutti d’accordo naturalmente ma l’osservazione è respinta per il fatto che gli interventi di regolazione del traffico non sono oggetto delle previsioni di PGT. Il sindaco ne ha approfittato per reclamare la primogenitura della volontà di desemaforizzare tutta Merate portando l’esempio di via Verdi e delle due rotatorie che hanno reso molto più scorrevole il traffico.
Nr. 44, via Gramsci, Daniele Carbone per “Apokas Srl”, respinta la richiesta di realizzare sul terreno in ambito ST2 attrezzature private di interesse pubblico, di fatto un’area sportiva privata attrezzata. La società si occupa di gare sportive a sfondo militare di cui si ricorderà il recente divieto dell’uso dei carri armati dopo ben quattro anni dalla richiesta di sospenderne la circolazione in fregio a via Laghetto proprio di fronte alle abitazioni. Il sindaco però si è mostrato scocciato per la bocciatura sostenendo che almeno la corsa campestre si dovrebbe poter praticare. L’attività, però, ha sancito l’Aula non è coerente con il contesto circostante.
Nr. 45 Cicognola SP 342 Dir, Aurelio sala per conto di Saffin Srl, respinta la richiesta di poter inserire nell’ambito di rigenerazione pubblici esercizi con possibilità si somministrazione di cibi e bevande e destinazione terziaria.
Nr. 47, via XXV Aprile, Franco Corapi, respinta la richiesta di poter alzare di un piano l’edificio già distributore. Perego ha fatto inserire il consueto emendamento di ulteriore tutela e salvaguardia.
Nr.55/56, doppia presentazione di osservazione da parte di Twins Engeneering, protocollate in copia incolla.
Nr. 58, Arcidiocesi di Milano, respinta una lunga richiesta tesa a disciplinare le aree e gli immobili di proprietà con un apposito piano delle attrezzature religiose. Il piano dei servizi non prevede il piano delle attrezzature religiose in quanto non sono previste nella pianificazione nuove attrezzature religiose ritenendo già sufficiente la dotazione esistente.
Nr.59 via Laghetto e via Sandro Pertini, Marco Casati per l’azienda agricola omonima, respinta la richiesta di utilizzo dei terreni indicati con l’identificazione di modeste aree ricreative/ludiche per attività fisiche all’aperto.
Nr. 62 Antonio Antidormi, procuratore dell’Arcidiocesi di Milano, parzialmente accolta l’osservazione di aggiustamenti minimali, mentre non sono stati individuati all’interno dei parchi Villa Perego e Guarnazzola alberi monumentali, per la buona ragione, ha spiegato Molinetti, che nel piano regionale non figurano più alberi monumentali a Merate. Nel testo dell’osservazione si cita una presunta interlocuzione tra i tecnici della Diocesi e l’Amministrazione comunale. Di qui la richiesta di chiarimenti da parte del capogruppo di Cambia Merate. Panzeri ha precisato che non c’è in atto alcuna interlocuzione e che soltanto anni fa, molti anni fa, c’era stata la richiesta di edificare parzialmente la collinetta di Sabbioncello, richiesta respinta.
Nr. 63, Beton Villa, respinta la proposta di raddoppiare la cubatura portando l’indice di copertura da 0,30 a 0,60 su mq. L’area è di 52.418 metri quadrati. E’ noto l’interessamento di una importante azienda all’acquisizione del comparto tuttora in vendita.
Successivamente il sindaco ha proposto di stralciare le osservazioni 8 – 49 – 50 – 54 inerenti a Villa Baslini.
Al netto delle osservazioni inerenti la Villa di via Sant’Ambrogio, delle 59 presentate nei termini, 14 sono state accolte, 10 parzialmente accolte e 35 respinte. Delle 10 giunte fuori tempo. quattro sono state accolte, una parzialmente e cinque respinte.
Vediamo le principali.
Nr. 3 – 5 – 6 sono giunte da Sartirana presentate da Enrica Bonalume, Dario Perego e Andrea Airoldi, tutte mirate a rendere parzialmente edificabili porzioni di terreni di proprietà. Sono state tutte respinte con l’emendamento presentato da Roberto Perego della minoranza che in sostanza sottolinea il divieto di consumo di nuovo suolo. L’occasione, tuttavia, è stata sfruttata da Giuseppe Procopio protagonista suo malgrado di una campagna di stampa con l’accusa di aver tentato di rendere edificabile il terreno dell’ex sindaco Perego. In sede ufficiale è stato chiarito definitivamente anche con il contributo dell’architetto Molinetti che il primo parere parzialmente favorevole era solo di natura tecnica in quanto il proponente si era dichiarato disposto a cedere buona parte del terreno gratuitamente per aree parcheggio al servizio del comparto e dell’oratorio. In sede politica – ha ribadito Procopio – il parere invece è stato negativo proprio nella logica di non consumare nuovo suolo. Nulla di troppo difficile anche per non addetti ai lavori (per gli addetti invece c’è il sospetto di malafede). Nessun commento da parte della maggioranza e silenzio da parte del sindaco che pure annunciava in pompa magna esposti alla Procura della Repubblica.
Nr. 9, Sartirana via Volta, approvato un modesto ampliamento della zona residenziale perché in continuità con le aree residenziali esistenti. Parere negativo della minoranza Cambia Merate.
Nr. 13, Parco urbano del Bagolino, via Grandi, Furgocar Srl, approvata l’istanza di estendere alle attività produttive l’uso degli immobili già a destinazione commerciale, terziaria e direzionale.
Nr. 20, Cassina fra’ Martino, Giancarlo Magni per conto Immobiliare Adda, respinta la richiesta di escludere alcuni mappali dalle norme di tutela del corridoio ecologico di connessione fra i parchi del Curone e Adda Nord.
Nr.23, Cicognola via Spluga, Rosa Riva, respinta la richiesta di ampliare a tutto il lotto di proprietà l’edificabilità per realizzare costruzioni uso abitativo famigliare. Emendamento di Roberto Perego, aggiungere che l’accoglimento comporterebbe la riduzione della fascia di rispetto e salvaguardia del comparto.
Nr.24 normativa generale geom. Carlo Perego, accolta, sotto i due ettari le recinzioni di terreni destinati a colture di pregio o ricovero animali possono essere con reti metalliche tese su piantane in ferro mascherate da siepi sempre verdi. Citiamo questa osservazione perché come noto è in atto un contenzioso nella Valletta di Novate che si protrae dal 2016 e che oggi se volesse il responsabile del settore urbanistico del Comune potrebbe chiudere con una ordinanza di demolizione. La norma infatti conferma che i lotti con superficie superiore a due ettari debbono essere recintate esclusivamente con paletti e traverse di legno. Non è chiaro quindi perché l’architetto Sangalli non proceda.
Nr.25 arch. Cereda e avv. Valli, (vedi anche la nr. 32 ing. Vittorio Cereda) respinta la proposta di ampliare una tantum almeno del 15% la volumetria degli edifici ultimati da almeno dieci anni. Il sindaco nell’illustrarla l’ha definita una “proposta abnorme”.
Nr. 26, Cassina Fra’ Martino, via Solferino, Ettore Mandelli, respinta la richiesta di realizzare due fabbricati unifamiliari di mq. 160, 900 mc. 2 piani fuori terra uso famiglia. Aggiunto il consueto emendamento Perego sulla necessità di non consumare nuovo suolo.
Nr.27, via De Gasperi, Giorgio Rughetto con altre osservazioni nr. 42 e 48, tutte respinte. Il richiedente come ogni volta che va in Aula una variante di PGT ha proposto la parziale edificabilità del lotto tra via De Gasperi e via Montello fino al confine con la proprietà Brivio, cedendo il terreno necessario per realizzare una fermata dei bus. Aldo Castelli ha sottolineato la necessità di escludere l’ipotesi di una edificabilità futura in cambio di una cessione parziale del terreno a uso pubblico. Se c’è necessità di acquisire una porzione di terreno – ha detto il capogruppo di Cambia Merate - lo si acquista e basta, senza concedere nulla in cambio.
Nr. 29 Strada della detta Ca’ Rossa, Pietro Terragni e altri, respinta la richiesta di posa a terra di pannelli fotovoltaici in quanto le caratteristiche paesaggistiche, ambientali e agronomiche sono in contrasto con la trasformazione in ambiti tecnologici.
Nr. 34 Novate, via dei Lodovichi, Giuseppina Bianchi, accolta parzialmente la richiesta di sfruttare il volume edificatorio residuo. Parere negativo della minoranza di Cambia Merate.
Nr. 35 Novate via Bonfanti, via de Gasperi (simile alla nr.27) Carlo Besana, respinta la richiesta di realizzare una costruzione ad uso residenziale mono/bifamiliare. Roberto Perego aveva proposto una modifica al deliberato ma è stata bocciata.
Nr.36 normativa generale, arch. Cristina Trevia, accolta la richiesta di non includere nella superficie coperta balconi e terrazze con profondità massima di 2,50 metri, anziché gli attuali 1,50 metri; respinta la richiesta di un aumento una tantum della superficie coperta del 10%. Respinta anche la nr. 37 della stessa professionista che suggeriva un aumento del 10% del volume e della superficie coperta senza necessità di miglioramento energetico previa dimostrazione di avvenuti interventi energetici nei dieci anni precedenti.
Nr. 38, Strada per Imbersago, valletta di Novate, Marco Perego per Twins Engineering Srl, la società di cui al contenzioso con l’amministrazione comunale per aver recintato i propri terreni con strutture metalliche appoggiate su pali in ferro, anziché come impongono le norme del PGT con pali in legno e siepi sempre verdi. La società chiedeva di poter costruire un fienile, un deposito attrezzi agricoli, una stalla, un’attrezzatura meccanizzata per lo sgambamento dei cavalli, un edificio residenziale per l’abitazione dell’imprenditore agricolo e dei dipendenti e di stralciare il reticolo idrico minore dal tratto di roggia all’interno del compendio. Osservazione respinta.
Nr. 39, Via Como SP 54, sempre Marco Perego per Twins Engineering Srl. L’imprenditore chiede tra l’altro di poter realizzare una passerella aerea tra i due impianti produttivi Permedica Spa. L’osservazione è accolta di principio ma subordinata all’acquisizione dei pareri degli Enti competenti.
Nr. 43, norme generali, Cesare Parma, respinta la richiesta di desemaforizzare l’incrocio di Brugarolo sostituendolo con una rotatoria. Tutti d’accordo naturalmente ma l’osservazione è respinta per il fatto che gli interventi di regolazione del traffico non sono oggetto delle previsioni di PGT. Il sindaco ne ha approfittato per reclamare la primogenitura della volontà di desemaforizzare tutta Merate portando l’esempio di via Verdi e delle due rotatorie che hanno reso molto più scorrevole il traffico.
Nr. 44, via Gramsci, Daniele Carbone per “Apokas Srl”, respinta la richiesta di realizzare sul terreno in ambito ST2 attrezzature private di interesse pubblico, di fatto un’area sportiva privata attrezzata. La società si occupa di gare sportive a sfondo militare di cui si ricorderà il recente divieto dell’uso dei carri armati dopo ben quattro anni dalla richiesta di sospenderne la circolazione in fregio a via Laghetto proprio di fronte alle abitazioni. Il sindaco però si è mostrato scocciato per la bocciatura sostenendo che almeno la corsa campestre si dovrebbe poter praticare. L’attività, però, ha sancito l’Aula non è coerente con il contesto circostante.
Nr. 45 Cicognola SP 342 Dir, Aurelio sala per conto di Saffin Srl, respinta la richiesta di poter inserire nell’ambito di rigenerazione pubblici esercizi con possibilità si somministrazione di cibi e bevande e destinazione terziaria.
Nr. 47, via XXV Aprile, Franco Corapi, respinta la richiesta di poter alzare di un piano l’edificio già distributore. Perego ha fatto inserire il consueto emendamento di ulteriore tutela e salvaguardia.
Nr.55/56, doppia presentazione di osservazione da parte di Twins Engeneering, protocollate in copia incolla.
Nr. 58, Arcidiocesi di Milano, respinta una lunga richiesta tesa a disciplinare le aree e gli immobili di proprietà con un apposito piano delle attrezzature religiose. Il piano dei servizi non prevede il piano delle attrezzature religiose in quanto non sono previste nella pianificazione nuove attrezzature religiose ritenendo già sufficiente la dotazione esistente.
Nr.59 via Laghetto e via Sandro Pertini, Marco Casati per l’azienda agricola omonima, respinta la richiesta di utilizzo dei terreni indicati con l’identificazione di modeste aree ricreative/ludiche per attività fisiche all’aperto.
Nr. 62 Antonio Antidormi, procuratore dell’Arcidiocesi di Milano, parzialmente accolta l’osservazione di aggiustamenti minimali, mentre non sono stati individuati all’interno dei parchi Villa Perego e Guarnazzola alberi monumentali, per la buona ragione, ha spiegato Molinetti, che nel piano regionale non figurano più alberi monumentali a Merate. Nel testo dell’osservazione si cita una presunta interlocuzione tra i tecnici della Diocesi e l’Amministrazione comunale. Di qui la richiesta di chiarimenti da parte del capogruppo di Cambia Merate. Panzeri ha precisato che non c’è in atto alcuna interlocuzione e che soltanto anni fa, molti anni fa, c’era stata la richiesta di edificare parzialmente la collinetta di Sabbioncello, richiesta respinta.
Nr. 63, Beton Villa, respinta la proposta di raddoppiare la cubatura portando l’indice di copertura da 0,30 a 0,60 su mq. L’area è di 52.418 metri quadrati. E’ noto l’interessamento di una importante azienda all’acquisizione del comparto tuttora in vendita.