Paderno: si è spento Luca Bonetti, il “burbero” di Casa Amica
Si è spento a soli 47 anni, dopo aver lottato per anni contro una malattia degenerativa rara, Luca Bonetti, ospite storico della cooperativa sociale Casa Amica di Merate.
Luca era arrivato al centro da adolescente, tramite un progetto scolastico di alternanza scuola lavoro, al quale è seguito, qualche mese dopo, l’inserimento ufficiale nella cooperativa. Nonostante le disabilità e la patologia, si è sempre dato da fare, presentandosi tutte le mattine alla struttura per svolgere le sue mansioni di assemblaggio, mostrando una grande intraprendenza anche quando, negli ultimi due anni, le condizioni di salute sono peggiorate. Sebbene dovesse recarsi tre volte a settimana a Lecco per una terapia di dialisi, non ha mai saltato un giorno al centro, l’ultimo inaspettatamente lo scorso venerdì.A Casa Amica era conosciuto come il “burbero”, per la sua apparenza severa e brusca, che però nascondeva un cuore d’oro. L’uomo ha infatti lasciato un vuoto non solo tra gli operatori, ma soprattutto tra i suoi colleghi e amici della struttura, che ora stentano a credere la sua mancanza. Si preoccupava sempre di coloro che gli stavano intorno, alleggerendo con la sua simpatia le ore di lavoro. Esempio della sua bontà d’animo era l’interesse che mostrava verso bambini che insieme ad altri ospiti, aveva adottato a distanza con l’aiuto dell’associazione Mehala di Paderno. Era il primo a chiedere aggiornamenti e novità sul benessere di coloro, che grazie anche al suo contributo, da anni Casa Amica sta sostenendo.
La sua quotidianità ruotava intorno alle ore passate all’associazione e alla musica, soprattutto per i gruppi Modà e Nomadi. Una vita serena e tranquilla, garantita dall’affetto e cura sempre mostrati dai genitori, che l’hanno seguito e protetto fino all’ultimo giorno. Luca Bonetti lascia dunque l’esempio e il ricordo di un grande lavoratore dalla sensibilità spiccata, che non si è lasciato abbattere dalle difficoltà, ma che, al contrario, si è sempre mostrato pronto a mettersi in gioco e a dare una mano.
A porgere l'ultimo saluto, ai funerali celebrati nella mattinata di giovedì 4 aprile presso la parrocchia di Paderno d'Adda, la mamma Maria Rosa, il papà Lidio e i parenti, insieme a tanti compagni di Casa Amica.
Luca era arrivato al centro da adolescente, tramite un progetto scolastico di alternanza scuola lavoro, al quale è seguito, qualche mese dopo, l’inserimento ufficiale nella cooperativa. Nonostante le disabilità e la patologia, si è sempre dato da fare, presentandosi tutte le mattine alla struttura per svolgere le sue mansioni di assemblaggio, mostrando una grande intraprendenza anche quando, negli ultimi due anni, le condizioni di salute sono peggiorate. Sebbene dovesse recarsi tre volte a settimana a Lecco per una terapia di dialisi, non ha mai saltato un giorno al centro, l’ultimo inaspettatamente lo scorso venerdì.A Casa Amica era conosciuto come il “burbero”, per la sua apparenza severa e brusca, che però nascondeva un cuore d’oro. L’uomo ha infatti lasciato un vuoto non solo tra gli operatori, ma soprattutto tra i suoi colleghi e amici della struttura, che ora stentano a credere la sua mancanza. Si preoccupava sempre di coloro che gli stavano intorno, alleggerendo con la sua simpatia le ore di lavoro. Esempio della sua bontà d’animo era l’interesse che mostrava verso bambini che insieme ad altri ospiti, aveva adottato a distanza con l’aiuto dell’associazione Mehala di Paderno. Era il primo a chiedere aggiornamenti e novità sul benessere di coloro, che grazie anche al suo contributo, da anni Casa Amica sta sostenendo.
La sua quotidianità ruotava intorno alle ore passate all’associazione e alla musica, soprattutto per i gruppi Modà e Nomadi. Una vita serena e tranquilla, garantita dall’affetto e cura sempre mostrati dai genitori, che l’hanno seguito e protetto fino all’ultimo giorno. Luca Bonetti lascia dunque l’esempio e il ricordo di un grande lavoratore dalla sensibilità spiccata, che non si è lasciato abbattere dalle difficoltà, ma che, al contrario, si è sempre mostrato pronto a mettersi in gioco e a dare una mano.
A porgere l'ultimo saluto, ai funerali celebrati nella mattinata di giovedì 4 aprile presso la parrocchia di Paderno d'Adda, la mamma Maria Rosa, il papà Lidio e i parenti, insieme a tanti compagni di Casa Amica.
I.Bi.