Merate, via Allende: parco solo per “ninja warriors”

Anche Merate aveva aderito al bando sport outdoor che prevedeva l’assegnazione di contributi regionali ai comuni lombardi per promuovere nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto dopo il COVID-19 con interventi inclusivi per tutta la cittadinanza e con un’area dedicata anche a soggetti con disabilità. Infatti, nelle intenzioni dichiarate, la Giunta aveva come obiettivo un parco diffuso in via Allende come punto di aggregazione per la pratica sportiva all’aperto dedicato a tutti. Al contrario si è poi scelto di istituire un campo per OBSTACLE COURSE RACE detto anche SPARTAN RACE. Ma che cos’è lo Spartan Race?
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Prendiamo in prestito le parole di Sam Stauffer, direttore dell'allenamento di Spartan: “è una disciplina, una gara di corsa con ostacoli, che porta il fisico al limite. Per affrontarla serve un allenamento da spartano (da qui la definizione) di atleti di alto livello. Bisogna essere preparati dal punto di vista cardio e della forza, oltre che della stabilità del core.” Si potrebbe definire un campo di allenamento per soli Ninja. Infatti, gli attrezzi inseriti nell’area, più di una decina, per la cui maggior parte sono “di difficile livello” e “strutturati per un’utenza adulta (over 18 anni)”. Anche sulla disciplina Spartan Race vige la norma nazionale italiana che impone i relativi requisiti di sicurezza UNI EN 16630 e che ne regola la fabbricazione, l’istallazione, l’ispezione, la manutenzione e i metodi di prova delle attrezzature installate in modo permanente per il fitness all’aperto e per l’utilizzo  senza rischi degli utilizzatori.
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Tali requisiti  riguardano anche la corretta posa con la specifica tipologia del terreno che deve essere antitrauma in funzione  dell’altezza di caduta. Oltre a ciò,  ogni attrezzo  deve mostrare anche cartelli informativi circa l’utilizzo, numero telefonico di emergenza generale, numero del personale addetto alla manutenzione. La Giunta, per motivi di sicurezza, ha optato per una recinzione dello spazio e una chiusura serale.  Poniamo alcune fondamentali domande: dato che lo spazio viene frequentato da minori per i quali vige un divieto per la loro sicurezza all’uso degli attrezzi quando e come si pensa di ovviare al problema? Chi è il personale addetto alla manutenzione? Sono stati fatti i collaudi di tutti gli attrezzi? Ogni quanto vengono fatti controlli sugli attrezzi? Solo al crepuscolo ci si può  infortunare, mentre di giorno, arrampicandosi su quegli attrezzi si è immuni?
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P.S. prima delle elezioni ci piacerebbe vedere qualche assessore sportivo fare una dimostrazione su come usare l’attrezzo più curioso dell’intero circuito: si chiama strong-track spear throw ovvero supporto per balle di paglia da colpire con lancia. Chissà che non ci spieghi come usarlo al meglio.    
Movimento 5 Stelle Merate
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