Calco: via al 25°campionato nazionale di corsa campestre 1.966 atleti da 11 regioni d’Italia si giocheranno 27 trofei
Dopo mesi di organizzazione e lavoro, è finalmente arrivato il momento: è iniziato a Calco il 25° Campionato Nazionale di Corsa Campestre. Ben 1.966 gli atleti provenienti da 11 regioni di Italia che già dagli scorsi giorni hanno raggiunto il paese e hanno iniziato a osservare il percorso ricavato nei campi tra via Saint Germain Laprade e l’Area San Vigilio – messi a disposizione da Antonio e Carola Orsenigo –, e che nella giornata di sabato 6 aprile percorreranno dando il massimo.
Dei 1.966 atleti in gara, 841 sono donne. È la Lombardia la regione più presente con quasi mille atleti, seguita da Veneto, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Umbria, Molise e Campania. Tra le province più rappresentante c’è al primo posto Lecco con 434 atleti di 13 società, seguita da Vicenza, Sondrio, Trento, Belluno, Bergamo, Milano, Reggio Emilia, Udine, Mantova, Feltre, Savona, Foglino, Massa, Padova, Pistoia, Lodi, Campobasso, Pisa, Imperia, Catania, Varese e Treviso. Ben trenta invece i comitati arancioblu del Centro Sportivo Italiano presenti e 137 le società sportive in gara.
Alle 9 in punto, come da programma è avvenuta l’inaugurazione. Guidati dal gruppo folcloristico “La Brianzola”, i sindaci Stefano Motta di Calco e Federico Airoldi di Brivio, don Giuseppe Sala, il presidente CSI Lombardia Paolo Fasani, il commissario CSI Lecco Giovanni Sala, il presidente della ASD GS Virtus Calco Walter Andreotti e i rappresentanti delle società sportive hanno sfilato raggiungendo il palco allestito all’inizio dei percorsi. Suonato l’Inno d’Italia eseguendo il solenne rito di alzabandiera, l’assessore allo Sport del Comune di Brivio, Elisa Rossi, ha ufficialmente dato inizio alla manifestazione portando la fiaccola e accendendo il braciere.
Prima di dare inizio alle gare, le autorità hanno tenuto a rivolgere un saluto e ringraziamenti.
Don Giuseppe Sala innanzitutto ha chiesto a ragazzi e ragazze perché fossero lì. “Siamo qui per divertirci. Giusto? È questo l’importante” ha detto il parroco da poco insediatosi nella comunità e che nel pomeriggio celebrerà inoltre la messa sotto il tendone in area San Vigilio per tutti gli atleti.
“Siamo veramente onorati di poter ospitare la campestre nazionale” ha detto invece il sindaco Stefano Motta, ringraziando poi la Virtus Calco, il CSI e tutti i volontari delle varie associazioni che hanno preso parte all’organizzazione della manifestazione. “Un grande applauso a loro, lo meritano tutto”. E infatti anche rappresentanti del CSI intervenuti per i saluti, tra cui il presidente regionale Paolo Fasani e Piero Albanese, si sono complimentati per la magnifica organizzazione e hanno ringraziato a loro volta.
È quindi iniziata la competizione. Le prime a scendere sul tracciato sono state le esordienti. Al termine di tutte le gare saranno ben 27 i campioni individuali 2024, uno per ogni categoria come da regolamento. Diverse le classifiche che verranno stilate: una individuale suddivisa per categoria, una unificata (maschile e femminile) per società categorie giovanili (Esordienti, Ragazzi/e, Cadetti/e), e una unificata per società categorie assolute. Infine una generale, la più ambita, con la somma dei punti ottenuti da ogni squadra in ciascuna delle due graduatorie suddette.
Riguardo ai tanti atleti in gara è stato stimato che due su tre hanno meno di 18 anni. Solo la categoria Cadetti (nati nel 2009-2010) ha visto distribuiti 377 pettorali (197 per la gara maschile, 180 in quella femminile), la squadra di casa, la Virtus Calco, ha schierato 127 atleti, mentre i campioni regionali lombardi 2024, i Diavoli Rossi del GS Morbegno (CSI Sondrio), hanno posto al via 88 iscritti, uno in più della Polisportiva Dueville Vicenza, sempre tra le big del panorama campestre ciessino.
E vista l’enorme quantità di giovani atleti e considerata anche la concomitanza con la Giornata Internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace, il CSI ha scelto di fare della manifestazione il palcoscenico per dire no al crescente fenomeno dell’hate speech nello sport. Il progetto “Odiare non è uno sport” è sostenuto inoltre dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e promosso dal Centro Volontariato Cooperazione allo Sviluppo, in partenariato con gli Enti di Promozione Sportiva CSI e Libertas e altri.
Attorno ai tracciati da 750, 1.100 e 1.600 metri, hanno disposto invece i loro stand gli Alpini del gruppo di Calco e Olgiate, i volontari del CAI di Calco e della Virtus Calco che si sono occupati di servire bibite, caffè e panini. Impegnati invece su strada gli agenti di Polizia Locale e il comandante Alberto Maggioni che, insieme ai volontari della Protezione Civile di Imbersago hanno garantito sicurezza e gestito il flusso di macchine e persone.
Il weekend di sport però si concluderà domenica 7 aprile, quando nel centro storico di Brivio si correrà la Staffetta delle Regioni.
I padroni di casa: gli atleti della Virtus Calco
Dei 1.966 atleti in gara, 841 sono donne. È la Lombardia la regione più presente con quasi mille atleti, seguita da Veneto, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Umbria, Molise e Campania. Tra le province più rappresentante c’è al primo posto Lecco con 434 atleti di 13 società, seguita da Vicenza, Sondrio, Trento, Belluno, Bergamo, Milano, Reggio Emilia, Udine, Mantova, Feltre, Savona, Foglino, Massa, Padova, Pistoia, Lodi, Campobasso, Pisa, Imperia, Catania, Varese e Treviso. Ben trenta invece i comitati arancioblu del Centro Sportivo Italiano presenti e 137 le società sportive in gara.
Alle 9 in punto, come da programma è avvenuta l’inaugurazione. Guidati dal gruppo folcloristico “La Brianzola”, i sindaci Stefano Motta di Calco e Federico Airoldi di Brivio, don Giuseppe Sala, il presidente CSI Lombardia Paolo Fasani, il commissario CSI Lecco Giovanni Sala, il presidente della ASD GS Virtus Calco Walter Andreotti e i rappresentanti delle società sportive hanno sfilato raggiungendo il palco allestito all’inizio dei percorsi. Suonato l’Inno d’Italia eseguendo il solenne rito di alzabandiera, l’assessore allo Sport del Comune di Brivio, Elisa Rossi, ha ufficialmente dato inizio alla manifestazione portando la fiaccola e accendendo il braciere.
L'assessore di Brivio, Elisa Rossi
Don Giuseppe Sala
Don Giuseppe Sala innanzitutto ha chiesto a ragazzi e ragazze perché fossero lì. “Siamo qui per divertirci. Giusto? È questo l’importante” ha detto il parroco da poco insediatosi nella comunità e che nel pomeriggio celebrerà inoltre la messa sotto il tendone in area San Vigilio per tutti gli atleti.
Il sindaco Stefano Motta e il sindaco Federico Airoldi
Il presidente CSI Lombardia Paolo Fasani e Elisa Rossi
È quindi iniziata la competizione. Le prime a scendere sul tracciato sono state le esordienti. Al termine di tutte le gare saranno ben 27 i campioni individuali 2024, uno per ogni categoria come da regolamento. Diverse le classifiche che verranno stilate: una individuale suddivisa per categoria, una unificata (maschile e femminile) per società categorie giovanili (Esordienti, Ragazzi/e, Cadetti/e), e una unificata per società categorie assolute. Infine una generale, la più ambita, con la somma dei punti ottenuti da ogni squadra in ciascuna delle due graduatorie suddette.
Riguardo ai tanti atleti in gara è stato stimato che due su tre hanno meno di 18 anni. Solo la categoria Cadetti (nati nel 2009-2010) ha visto distribuiti 377 pettorali (197 per la gara maschile, 180 in quella femminile), la squadra di casa, la Virtus Calco, ha schierato 127 atleti, mentre i campioni regionali lombardi 2024, i Diavoli Rossi del GS Morbegno (CSI Sondrio), hanno posto al via 88 iscritti, uno in più della Polisportiva Dueville Vicenza, sempre tra le big del panorama campestre ciessino.
E vista l’enorme quantità di giovani atleti e considerata anche la concomitanza con la Giornata Internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace, il CSI ha scelto di fare della manifestazione il palcoscenico per dire no al crescente fenomeno dell’hate speech nello sport. Il progetto “Odiare non è uno sport” è sostenuto inoltre dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo e promosso dal Centro Volontariato Cooperazione allo Sviluppo, in partenariato con gli Enti di Promozione Sportiva CSI e Libertas e altri.
Attorno ai tracciati da 750, 1.100 e 1.600 metri, hanno disposto invece i loro stand gli Alpini del gruppo di Calco e Olgiate, i volontari del CAI di Calco e della Virtus Calco che si sono occupati di servire bibite, caffè e panini. Impegnati invece su strada gli agenti di Polizia Locale e il comandante Alberto Maggioni che, insieme ai volontari della Protezione Civile di Imbersago hanno garantito sicurezza e gestito il flusso di macchine e persone.
Il weekend di sport però si concluderà domenica 7 aprile, quando nel centro storico di Brivio si correrà la Staffetta delle Regioni.
E.Ma.