Il mondo al contrario

Non è il titolo del libro di un generale ma è quello che emerge dal vivere quotidiano, dove si vorrebbe candidare al Parlamento Europeo una donna detenuta in Ungheria in attesa di processo per reati definiti dall’accusa molto gravi. Erano antifascisti, in Ungheria per manifestare ( o manganellare) contro i neo-nazisti.  Protestano per le manette ai polsi, ai piedi e per il regime carcerario disumano. Anche il Presidente della Repubblica ha espresso il suo interessamento. E il povero Zuncheddu in carcere per trentatre anni!!! Ha dovuto attendere tre anni in carcere, anche la revisione del processo di appello che lo avrebbe dichiarato estraneo ai fatti. Nessuno ha protestato per una vita passata in carcere da innocente! Forse perché nelle carceri italiane si vive come in Hotel?  E si scandalizzano se il Ministro di Giustizia Nordio chiede i test per i giudici.  Un camionista che rinnova la patente deve sottoporsi a degli esami medici specialmente dopo una certa età (che coincide con l’ascesa ai vertici del mondo giudiziario. Io farei una provocazione: mettiamo in lista anche Bossetti, non uscirà dal carcere ma almeno gli daranno la possibilità di difendersi dalle accuse, gli faranno fare gli esami sui reperti finora negati (non potranno esaminare il DNA in quanto hanno lasciato il materiale a deteriorarsi fuori dal frezeer). Si dirà che tre gradi di giudizio lo hanno dichiarato colpevole ma il caso Zuncheddu ha lasciato più che molti dubbi sul modo di amministrare la giustizia in Italia. E ci ergiamo al di sopra delle parti accusando Orban! Alla faccia dell’umiltà.
RC
A parte che si rispolvera un pezzo del piano di rinascita nazionale di Licio Gelli fondatore e capo della P2 – e se non fosse stato per il coraggio e l’intelligenza di magistrati come Gherardo Colombo e Giuliano Turone chissà in quali mani sarebbe finito il Paese – ma perché non associarsi a Nicola Gratteri e chiedere test anche per chi ci governa? Almeno saremo certi che non deliberano sotto effetti diciamo così . .speciali.
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