Merate: è tempo di voltare pagina

 Buongiorno Signor Scorzelli,
condivido i suoi pensieri appieno, ma, mi creda, il fatto di non nascere più a Merate è una cosa che può far male, ma, io per esempio, per ragioni urgenti di salute ho dovuto far nascere 50 anni fa uno dei miei figli a Lecco, pur essendo moglie di un meratese. Quello che conta veramente, secondo me, è lasciare andare nell'oblio più profondo chi ha contribuito, anche con il nostro voto, a deludere, offendere, oltraggiare i meratesi senza mai dare spiegazioni, se non finire derisi a " UN GIORNO DA PECORA". Si volterà pagina sicuramente, comunque vada senza l'alpino e senza i pochi ancora disposti a seguirlo e a spendere parole per lui. A noi, a me in particolare non meratese, dopo 65 anni vissuti qui, rimane la certezza di avere ancora la compagnia di qualcuno sempre disponibile ad ospitare su MOL meratesi e non, mettendoci faccia, tastiera, parole e penne ancor bruciacchiate e che ha un solo nome. E' questo mi creda, il privilegio di sentirsi ancora e sempre meratesi pur non avendone i natali e camminare con chi si è speso, ha lottato e sofferto per tutti noi che abbiamo sempre condiviso ed assistito impotenti al succedersi di ciò che anche Lei sa. E' solo per un meratese così che dobbiamo continuare ad essere ottimisti e pensare che non tutto è perduto.
Pierangela
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