Polemiche per Sindaco di Merate
Non sono residente a Merate, però la frequento da tanti anni e soprattutto leggo quotidianamente MOL. Vorrei esprimere un mio parere su quanto sta accadendo riguardo il Sindaco e l’amministrazione comunale. Ritengo strumentali molte polemiche sul suo operato, lui ha avuto il coraggio ( o follia) di rifare Via Verdi ed è una cosa che rimane. Poi è risaputo che quando fai un lavoro ne accontenti 50 e ne scontenti 60. Importante è fare qualche cosa per ammodernare una città che è invecchiata precocemente. Non solo strutturalmente ma anche a livello di popolazione. Possiamo dire “ Città de UMARELL”. Panzeri è intervenuto a gamba tesa su Retesalute, evidenziando però un buco che era stato truffaldinamente nascosto, soprattutto ai nuovi comuni che stavano per entrare come soci. Avrà sbagliato l’approccio, però gli errori o le gabolette erano state commesse negli anni precedenti. Quindi ognuno si prenda le sue responsabilità. Responsabilità, anche per non aver eseguito opere che oggi vengono reclamate a gran voce e con grande evidenza di costi (drenaggio lago). Se le amministrazioni precedenti avessero messo un tassello alla volta forse il lago oggi sarebbe in miglior salute. Molte accuse sono state lanciate a lui e ai sindaci della zona per Il depotenziamento dell’Ospedale, quando sappiamo benissimo che in tutta Italia i problemi sono uguali. Inoltre per quanto riguarda Merate, I medici soprattutto i più giovani sono attratti da strutture più all’avanguardia, localizzate nel milanese. Gioca a sfavore del Mandic la mancanza di mezzi pubblici per raggiungerlo e le lunghe code usando l’auto, che allungano il tempo di percorrenza. (il mancato prolungamento della EST) Per non parlare dei costi per l’affitto di un appartamento per operatori che arrivano da altre regioni. Non penso che Panzeri sia il responsabile di questo scivolamento della città di Merate. Avrà le sue colpe, i suoi difetti ma metterlo in croce in questo periodo è offensivo anche per i cristiani. Sinceramente, penso sia giunto il momento che tutte le forze politiche non si facciano la guerra, ma collaborino per far rivivere quella splendida Merate che fu, ben illustrata su MOL. Dobbiamo Imparare da molte zone del sud Italia “non importa chi comanda, basta che arrivino i soldi per fare i lavori”.
R.C.
Ogni opinione è legittima e lei trova ampio spazio su questo giornale. Però mi permetta di mettere in fila i temi: 1) via Verdi, ideazione e progettazione di Andrea Massironi e Giuseppe Procopio; 2) Retesalute, l’occultamento delle perdite non ha generato costi aggiuntivi considerando il circuito soci-clienti-soci, i costi aggiuntivi sono stati determinati dall’improvvida messa in liquidazione ritirata nove mesi dopo (non credo ci siano altri esempi di un’operazione lampo come questa); 3) Lago, occorre guardare indietro per comprendere ciò che hanno fatto i predecessori, dall’imponente fognatura circumlacuale al sentiero; se togliamo le casette dell’acqua tuttora inattive restano investimenti per meno di 300mila euro in cinque anni; 4) Ospedale, guarda caso cambiata la direzione strategica ora abbiamo un Dg che un giorno la settimana sta a Merate, tre nuovi RAD tutti del Mandic, due primari nel collegio di direzione e molto altro, il tutto in due mesi. Forse i sindaci uniti avrebbero ottenuto qualcosa in più dalla precedente direzione. Invece da Toto a Panzeri tutti a dire che le cose andavano bene e che era la stampa (cioè noi) a fare allarmismo. Toto dopo tre anni dalla chiusura della Psichiatria dichiarava che era aperta e funzionante. Date le circostanze sarebbe stato davvero utile mantenere qualche posto letto attivo.
Grazie per l’intervento.C.B.