Lomagna: Citterio-Sala un match su PGT e antenne

Nervosismo a fior di pelle in Consiglio comunale per il gruppo di minoranza. Il capogruppo Mauro Sala ha accusato apertamente l’amministrazione di essere reticente su temi di rilevanza pubblica. La seduta di giovedì 21 marzo si è aperta in salita. La sindaca Cristina Citterio si è rifiutata di rispondere al question time. Una chiusura che non è certo un buon biglietto da visita nel ripresentarsi agli elettori. Per il primo cittadino non è urgente chiarire se sia corretto che il nuovo PGT (Piano di Governo del Territorio) in fase di adozione prevedrebbe l’incremento del 20% dell’indice di edificabilità. Insomma un argomento che riguarda la vivibilità dell’abitato e il consumo di suolo. Ma per la sindaca tutta la discussione è rimandata ad aprile contestualmente all’adozione del PGT, di fatto negando la possibilità di un ulteriore confronto propedeutico.
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La sindaca si è abbarbicata all’assenza formale e sostanziale del carattere d’urgenza della domanda di indicare gli obiettivi derivanti dall’aumento della volumetria nella pianificazione urbanistica del paese. La minoranza, secondo Citterio, avrebbe dovuto presentare un’interpellanza, non un question time.

Ha avuto gioco facile il consigliere Sala nel polemizzare sul valore dell’urgenza, ricordando che una delibera del Consiglio comunale del 2021 vietava l’incremento volumetrico. “Ma allora uno può incrementare del 20% la propria abitazione?” è andato sul concreto Sala. Che ha aggiunto: “Ci sembrava avesse carattere di urgenza prima di arrivare a discutere il PGT visto che ci saranno le osservazioni. C’è stato un errore. Questa sera quanto meno bisognava dire qualcosa”.
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La sindaca si è limitata a dire che non ci sia nulla di sbagliato: “Non è un errore, nel senso che la delibera del 2021 esplicitava che la trattazione della materia specifica era una valutazione in attesa del nuovo PGT. È evidente che sono due cose diverse. Non c’è un’urgenza perché il nuovo PGT non è adottato, non ha validità. Avrà effetto nel momento in cui verrà adottato”. Ovviamente, per dovere di cronaca, va puntualizzato che il PGT non ha effetto dopo l’adozione, ma dopo la successiva approvazione. Ciò non toglie che se ne possa discutere in qualsiasi momento.

Tentiamo allora di offrire qualche spiegazione, senza pretesa di sostituirci all’urbanista incaricato, alla sindaca o al vice sindaco. L’incremento del 20% dell’indice di edificabilità è stato introdotto dalla Legge regionale sulla rigenerazione urbana del 2019. Il nuovo PGT lo recepisce. Nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano delle Regole, all’articolo 31.2 viene stabilito che l’aumento del 20% è valido per tutte gli edifici esistenti nel tessuto consolidato prevalentemente residenziale, in cambio di interventi di rigenerazione urbana previsti dalla normativa regionale. Dunque tutto in regola. Ma non si nota nel PGT alcuna linea di indirizzo per delimitare a determinati luoghi e condizioni questo genere di bonus. Del resto la stessa disciplina regionale dà potere ai Consigli comunali di prevedere delle limitazioni con delle delibere ad hoc, le quali si dovrebbero rifare ai principî espressi nel PGT. E, consultando la bozza del PGT, non si trovano richiami netti e circoscritti per tutelare il paese da una crescita potenzialmente esponenziale delle volumetrie dell’abitato.

Le tematiche del PGT sono complesse e un chiarimento, specialmente se richiesto, avrebbe fatto comodo per evitare confusione. E per questo il capogruppo di Uniti per Lomagna ha ribadito: “A me sembra che non ne vogliate discutere. Siete confusionari come al solito”. Un’accusa rispedita al mittente dal vice sindaco, delegato all’Urbanistica, Stefano Fumagalli: “Dov’è l’urgenza? È pubblico da quando è stata pubblicata la VAS. Se presentavate l’interpellanza si discuteva l’interpellanza”.
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Ma Sala non ha voluto sentire ragioni: “Non volete rispondere”. Al che, al vice sindaco Fumagalli è scappato un “chi se ne frega”. Commento che non è sfuggito al consigliere all’opposizione, che ha rincarato immediatamente la dose: “Avete fatto cinque anni così, con il chi se ne frega. È l’ennesima volta che la sindaca non vuole rispondere. La cittadinanza deve sapere”.

Tutto finito? Per niente. Sala ha continuato a più riprese anche su altri punti all’ordine del giorno a tacciare la maggioranza di non voler affrontare argomenti ostici e di svilire il ruolo del Consiglio comunale. Sull’aggiornamento del Piano Antenne, Sala ad esempio ha domandato se sia opportunamente richiamato nel nuovo PGT. Appena nominata la sigla, la sindaca ha replicato: “Quando parleremo del PGT faremo riferimento a questa cosa. Sinceramente questo dettaglio al momento non lo so, ma sono due percorsi differenti. Il Piano ha la sua valenza approvato dal Consiglio comunale”.

Ci è tornato sopra per l’approvazione del budget di Retesalute. Sala ha osservato che il bilancio dell’azienda speciale è stato affrontato dall’assemblea dei soci composta dai Comuni in due distinte seduta, la prima volta per l’illustrazione e l’altra per l’approvazione. In Consiglio comunale è arrivata dopo l’approvazione avvenuta in sede di assemblea dei soci. Quindi una raffica di domande retoriche: “Ma il Consiglio comunale serve solo per ratificare? Voi non rispondete alle domande. Il question time viene bypassato, la sindaca non sa rispondermi sulle antenne nel PGT. Ma noi cosa siamo qui a fare? Voi state svilendo il senso del ruolo decisorio del Consiglio comunale”. E ancora: “Siamo a marzo e l’ultimo Consiglio comunale lo abbiamo fatto a dicembre. Ne facciamo uno ogni tre mesi?”. Ha concluso il turno Sala: "Approviamo il budget di Retesalute approvato dall’assemblea dei soci tempo fa".

La sindaca Citterio, di contro, si è detta non a disagio, in quanto l’iter dell’approvazione del budget di Retesalute è stato condiviso da tutti i Comuni soci. Sala, incontenibile, ha cercato di interrompere l’intervento del primo cittadino, che ha commentato: “Ha una mancanza di rispetto che non corrisponde a quello che è consono per il Consiglio comunale. Va bene che è in campagna elettorale – ha detto rivolgendosi a Sala – Esprime delle considerazioni, ne prendo atto”.

E infine sulla ratifica di tre variazioni urgenti di bilancio già deliberate dalla Giunta, il consigliere di Uniti per Lomagna è stato secco: “Le variazioni di bilancio si approvano, non si ratificano”. Una di queste variazioni copre le spese per l’aggiornamento del Piano Antenne. Sala ha evidenziato che fosse una previsione nota da un anno e ha posto la questione sullo stesso piano del question time iniziale. “Il question time non è urgente, mentre queste cose sono urgenti. L’ultima variazione di Giunta è dell’11 marzo. Non si poteva fare in Consiglio comunale?”. Quindi il giudizio finale: “È l’ennesima brutta pagina di Impegno civico che ha sempre detto che sta ad ascoltare le persone ma neppure in sede istituzionale fate parlare”.

Accusa respinta da Citterio, ritenendo di aver lasciato parlare senza interromperlo. Mentre l’urgenza delle delibere di Giunta sarebbe determinata dall’esigenza di mettere gli uffici comunali nelle condizioni di portare avanti i procedimenti. Per Citterio, Sala sarebbe entrato in pieno clima di campagna elettorale.
M.P.
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