Avis provinciale in assemblea. 'Evitiamo sprechi, si è parte di un sistema più articolato'
Si è tenuta ad Airuno nel primo pomeriggio di sabato 23 marzo la 29° assemblea provinciale Avis, che ha visto riunire presso il Cine-Smeraldo dell’oratorio i presidenti delle 18 comunali del territorio e altri provenienti da fuori, oltre che il direttivo e molti ospiti.
A far gli onori di casa la presidente della comunale Avis di Airuno, Maria Angela Maggioni, che ha ringraziato di aver scelto il suo paese come luogo per l’assemblea e ha ricordato dei 55 anni che il gruppo compirà quest’anno.
Presente anche il sindaco Alessandro Milani, che ha rivolto un saluto e ha ringraziato tutti gli avisini per il grande lavoro portato avanti. “Siete persone concrete” ha detto.
Nel corso dell’assemblea, il presidente provinciale Bruno Manzini ha reso noti i numeri dello scorso anno e ha tracciato una prospettiva per il futuro. I dati sono molto positivi. Il numero dei soci donatori Avis in provincia di Lecco ha ripreso ad aumentare dopo l’inevitabile calo causato dal Covid. Il numero nel 2023 ha raggiunto quota 14.991. Certo inferiore rispetto ai 15.349 del 2015, ma in risalita rispetto ai 14.740 del 2021. Il 68% dei soci donatori del 2023 sono adulti con un’età compresa tra 36 e 65 anni, mentre il restante 32% sono giovani tra i 18 e 35 anni. In particolare si contano 1.592 soci di età compresa tra i 18 e 15 anni , 3.194 tra 26 e 35, 3.279 tra 36 e 45, 4.307 tra 46 e 55, 2.614 tra 56 e 65 e 5 di oltre 65 anni. Tra i donatori si contano più uomini che donne, con delle percentuali pari a 61,60% e 38,40%.
Interessante poi vedere il numero di donatori (2023) suddivisi per gruppo ematico. In testa con 5.610 donatori c’è il gruppo 0+, a seguire con 5.015 donatori il gruppo A+. Segue 0- con 1.208 donatori, A- con 1.005 e gli altri gruppi (B+, B-, AB+ e AB-) sono sotto al migliaio.
Altrettanto positivi sono i numeri relativi alle donazioni. Ben 28.491 quelle eseguite nel 2023: 24.943 di sangue intero e 3.548 di plasma. A essere aumentato è soprattutto questo secondo numero, che rispetto all’anno precedente è aumentato del 24,4 % proprio perché vi è maggiore richiesta. A contrario, all’Avis provinciale è stato chiesto di diminuire il numero di donazioni di sangue intero. Infatti nel 2023 le donazioni sono state 24.943 mentre nel 2022 erano state 26.075.
“I numeri sono molto buoni” ha confermato il presidente Manzini, spiegando che la provincia di Lecco si conferma tra le più attive a livello regionale e nazionale. “Bisogna però consolidare la propensione dei lecchesi a donare”. Il numero degli aspiranti donatori è in crescita e questo ha comportato una piccola dilatazione dei tempi negli esami di accertamento dell’idoneità. Nel 2023 a Lecco si sono presentati 950 aspiranti donatori (solo 835 si sono poi effettivamente presentati agli esami), mentre a Merate si sono presentati 287 aspiranti.
Parlando in termine di volontari, e non donatori, la situazione è meno rosea. A fronte di 14.991 soci donatori, nel 2023 si sono contati appena 225 soci attivi e propensi a collaborare. Certo un numero molto basso e peraltro in calo rispetto al 2021, quando se ne contavano 235. “C’è un problema di elevata età media in alcune comunali della provincia” ha detto il presidente, spiegando che alle sezioni vengono chiesti adempimenti normativi sempre più complessi e spesso un aiuto in più da qualche giovane non guasterebbe.
Nel corso dell’assemblea ha rivolto un pensiero anche il dottor Alessandro Gerosa, direttore del reparto di Medicina Trasfusionale ed Ematologia della Asst di Lecco, che ha tracciato un quadro sulla situazione in provincia: “Il territorio ha tanti donatori. Abbiamo il problema di dover frenare le donazioni, non il contrario. Questo è positivo, ma bisogna continuare a sensibilizzare, andare nelle scuole e fare in modo che si tramandi le tradizioni di dottori che portano avanti molte famiglie, anche perché non sappiamo quale sarà la prospettiva”. Per il momento, insieme alla provincia di Cremona, quella di Lecco compensa per i territori dove i donatori sono meno. “A livello di sangue intero, abbiamo raggiunto l’autosufficienza” ha detto il dottor Gerosa, spiegando però che a livello nazionale non è così. “Bisogna evitare gli sprechi, grazie all’organizzazione che abbiamo riusciamo a essere virtuosi, ma ogni donatore deve essere consapevole che il proprio gesto fa parte di una organizzazione più grande”.
Presente alla riunione anche il presidente provinciale dell’Avis di Sondrio, Eros Rodigari, che ha rivolto un saluto confermando quanto detto dal dottor Gerosa: “È fondamentale lavorare tutti in compensazione. Non pensiamo solo a noi e alla nostra provincia, ma a tutti. Ragioniamo tutti insieme”.
Ha portato invece i saluti della presidente nazionale Aido Flavia Petrin e del presidente regionale Corrado Valli il presidente Aido provinciale Giacomo Colombo, avisino “in prestito”, come ha voluto sottolineare: “È importante continuare a sensibilizzare ed è importante farlo insieme. Come Aido siamo disponibili a lavorare insieme come fanno in alcune province dove Aido, Admo e Avis vanno insieme nelle scuole”. Colombo ha tenuto ricordare del progetto che l’Aido di Lecco sta portando avanti: la realizzazione di due stanze all’ospedale Manzoni di Lecco adeguate all’incontro tra medici e parenti di pazienti in rianimazione.
Nel corso dell’assemblea è stato presentato il bilancio previsionale 2024 e il consuntivo 2023 ed è stata nominata la nuova Commissione Verifica Poteri per il periodo 2024/2027.
A far gli onori di casa la presidente della comunale Avis di Airuno, Maria Angela Maggioni, che ha ringraziato di aver scelto il suo paese come luogo per l’assemblea e ha ricordato dei 55 anni che il gruppo compirà quest’anno.
Presente anche il sindaco Alessandro Milani, che ha rivolto un saluto e ha ringraziato tutti gli avisini per il grande lavoro portato avanti. “Siete persone concrete” ha detto.
Nel corso dell’assemblea, il presidente provinciale Bruno Manzini ha reso noti i numeri dello scorso anno e ha tracciato una prospettiva per il futuro. I dati sono molto positivi. Il numero dei soci donatori Avis in provincia di Lecco ha ripreso ad aumentare dopo l’inevitabile calo causato dal Covid. Il numero nel 2023 ha raggiunto quota 14.991. Certo inferiore rispetto ai 15.349 del 2015, ma in risalita rispetto ai 14.740 del 2021. Il 68% dei soci donatori del 2023 sono adulti con un’età compresa tra 36 e 65 anni, mentre il restante 32% sono giovani tra i 18 e 35 anni. In particolare si contano 1.592 soci di età compresa tra i 18 e 15 anni , 3.194 tra 26 e 35, 3.279 tra 36 e 45, 4.307 tra 46 e 55, 2.614 tra 56 e 65 e 5 di oltre 65 anni. Tra i donatori si contano più uomini che donne, con delle percentuali pari a 61,60% e 38,40%.
Interessante poi vedere il numero di donatori (2023) suddivisi per gruppo ematico. In testa con 5.610 donatori c’è il gruppo 0+, a seguire con 5.015 donatori il gruppo A+. Segue 0- con 1.208 donatori, A- con 1.005 e gli altri gruppi (B+, B-, AB+ e AB-) sono sotto al migliaio.
Altrettanto positivi sono i numeri relativi alle donazioni. Ben 28.491 quelle eseguite nel 2023: 24.943 di sangue intero e 3.548 di plasma. A essere aumentato è soprattutto questo secondo numero, che rispetto all’anno precedente è aumentato del 24,4 % proprio perché vi è maggiore richiesta. A contrario, all’Avis provinciale è stato chiesto di diminuire il numero di donazioni di sangue intero. Infatti nel 2023 le donazioni sono state 24.943 mentre nel 2022 erano state 26.075.
“I numeri sono molto buoni” ha confermato il presidente Manzini, spiegando che la provincia di Lecco si conferma tra le più attive a livello regionale e nazionale. “Bisogna però consolidare la propensione dei lecchesi a donare”. Il numero degli aspiranti donatori è in crescita e questo ha comportato una piccola dilatazione dei tempi negli esami di accertamento dell’idoneità. Nel 2023 a Lecco si sono presentati 950 aspiranti donatori (solo 835 si sono poi effettivamente presentati agli esami), mentre a Merate si sono presentati 287 aspiranti.
Parlando in termine di volontari, e non donatori, la situazione è meno rosea. A fronte di 14.991 soci donatori, nel 2023 si sono contati appena 225 soci attivi e propensi a collaborare. Certo un numero molto basso e peraltro in calo rispetto al 2021, quando se ne contavano 235. “C’è un problema di elevata età media in alcune comunali della provincia” ha detto il presidente, spiegando che alle sezioni vengono chiesti adempimenti normativi sempre più complessi e spesso un aiuto in più da qualche giovane non guasterebbe.
Nel corso dell’assemblea ha rivolto un pensiero anche il dottor Alessandro Gerosa, direttore del reparto di Medicina Trasfusionale ed Ematologia della Asst di Lecco, che ha tracciato un quadro sulla situazione in provincia: “Il territorio ha tanti donatori. Abbiamo il problema di dover frenare le donazioni, non il contrario. Questo è positivo, ma bisogna continuare a sensibilizzare, andare nelle scuole e fare in modo che si tramandi le tradizioni di dottori che portano avanti molte famiglie, anche perché non sappiamo quale sarà la prospettiva”. Per il momento, insieme alla provincia di Cremona, quella di Lecco compensa per i territori dove i donatori sono meno. “A livello di sangue intero, abbiamo raggiunto l’autosufficienza” ha detto il dottor Gerosa, spiegando però che a livello nazionale non è così. “Bisogna evitare gli sprechi, grazie all’organizzazione che abbiamo riusciamo a essere virtuosi, ma ogni donatore deve essere consapevole che il proprio gesto fa parte di una organizzazione più grande”.
Presente alla riunione anche il presidente provinciale dell’Avis di Sondrio, Eros Rodigari, che ha rivolto un saluto confermando quanto detto dal dottor Gerosa: “È fondamentale lavorare tutti in compensazione. Non pensiamo solo a noi e alla nostra provincia, ma a tutti. Ragioniamo tutti insieme”.
Ha portato invece i saluti della presidente nazionale Aido Flavia Petrin e del presidente regionale Corrado Valli il presidente Aido provinciale Giacomo Colombo, avisino “in prestito”, come ha voluto sottolineare: “È importante continuare a sensibilizzare ed è importante farlo insieme. Come Aido siamo disponibili a lavorare insieme come fanno in alcune province dove Aido, Admo e Avis vanno insieme nelle scuole”. Colombo ha tenuto ricordare del progetto che l’Aido di Lecco sta portando avanti: la realizzazione di due stanze all’ospedale Manzoni di Lecco adeguate all’incontro tra medici e parenti di pazienti in rianimazione.
Nel corso dell’assemblea è stato presentato il bilancio previsionale 2024 e il consuntivo 2023 ed è stata nominata la nuova Commissione Verifica Poteri per il periodo 2024/2027.
E.Ma.