Paderno: truffatori in azione a danno di anziani del paese
“Siamo i carabinieri, sua figlia ha avuto un incidente. Servono soldi per l'operazione urgente”. Appostati all'esterno della casa attendono che la vittima caschi nell'inganno, portandola in totale stato di agitazione e confusione, e poi entrano in azione, suonando al campanello e prelevando il denaro o comunque tutto quanto di valore il poveretto ha nel frattempo preparato.
Il piano stava per andare a buon fine ma la domanda posta dalla donna, insospettita dall'insistenza dell'interlocutore al telefono, ha costretto i malviventi a chiudere in fretta la telefonata e a passare a un'altra vittima.
È accaduto a Paderno, in via Gasparotto, dove nei giorni scorsi diversi residenti hanno subito il medesimo tentativo di truffa perpetrato da sconosciuti che erano appostati all'esterno della zona residenziale su un furgone, pronti a chiudere il cerchio una volta che il poveretto fosse cascato.
Un'anziana di 80 anni si trovava in casa con il nipote adolescente quando ha ricevuto una telefonata sul numero fisso dove le si annunciava appunto l'incidente accaduto alla figlia con il ricovero in ospedale. Presa alla sprovvista la donna ha ascoltato il racconto del sedicente militare che le ha chiesto poi generalità e numeri di telefono di altre persone in casa da poter contattare per eventuali comunicazioni urgenti. Richiesta a cui è stato dato seguito ma che in realtà è il trucchetto per poter tenere i cellulari occupati con chiamate anonime impedendo così di lanciare l'allarme. L'insistenza del malvivente nell'invitarla a preparare i soldi ha generato il sospetto che ci fosse qualcosa di poco chiaro e così l'anziana ha chiesto: “Ma come si chiamano gli altri nonni?” (dunque i suoceri della persona ferita). Domanda a cui l'interlocutore non ha saputo dare risposta. In tutta fretta la chiamata è stata così concluso e anche il telefono del nipote, che nel frattempo era stato raggiunto da alcuni squilli anonimi, è tornato libero.
Lanciato l'allarme ai famigliari e consultati i vicini si è scoperto che il tentativo era stato messo in atto con altri residenti e che un furgone con a bordo delle persone al telefono era stato avvistato in un parcheggio poco distante dal palazzo della donna.
Il piano stava per andare a buon fine ma la domanda posta dalla donna, insospettita dall'insistenza dell'interlocutore al telefono, ha costretto i malviventi a chiudere in fretta la telefonata e a passare a un'altra vittima.
È accaduto a Paderno, in via Gasparotto, dove nei giorni scorsi diversi residenti hanno subito il medesimo tentativo di truffa perpetrato da sconosciuti che erano appostati all'esterno della zona residenziale su un furgone, pronti a chiudere il cerchio una volta che il poveretto fosse cascato.
Un'anziana di 80 anni si trovava in casa con il nipote adolescente quando ha ricevuto una telefonata sul numero fisso dove le si annunciava appunto l'incidente accaduto alla figlia con il ricovero in ospedale. Presa alla sprovvista la donna ha ascoltato il racconto del sedicente militare che le ha chiesto poi generalità e numeri di telefono di altre persone in casa da poter contattare per eventuali comunicazioni urgenti. Richiesta a cui è stato dato seguito ma che in realtà è il trucchetto per poter tenere i cellulari occupati con chiamate anonime impedendo così di lanciare l'allarme. L'insistenza del malvivente nell'invitarla a preparare i soldi ha generato il sospetto che ci fosse qualcosa di poco chiaro e così l'anziana ha chiesto: “Ma come si chiamano gli altri nonni?” (dunque i suoceri della persona ferita). Domanda a cui l'interlocutore non ha saputo dare risposta. In tutta fretta la chiamata è stata così concluso e anche il telefono del nipote, che nel frattempo era stato raggiunto da alcuni squilli anonimi, è tornato libero.
Lanciato l'allarme ai famigliari e consultati i vicini si è scoperto che il tentativo era stato messo in atto con altri residenti e che un furgone con a bordo delle persone al telefono era stato avvistato in un parcheggio poco distante dal palazzo della donna.
S.V.