Church pocket/3. Lo spirito della Teologia - Il monoteismo
La cultura generalmente riconosciuta ci porta a collegare il monoteismo con l’ebraismo, come prima grande religione che non ha un pantheon ma una sola e unica divinità. In realtà alcune fonti archeologiche di recente scoperta portano a ridefinire questo paradigma storico-teologico.
Il vicino e medio Oriente è da sempre ricondotto alle religioni politeiste come quella babilonese o quella egiziana. È proprio da quest’ultima che partiremo per capire che il monoteismo non nasce nella terra di Canaan bensì in Egitto.
La riforma religiosa ha inizio con il Faraone Akhenaton, che pian piano soppresse tutti i culti monoteisti in favore del dio Aton, ossia il Dio Sole. Alcuni studiosi, pochi a dire il vero, ritengono che il faraone, in devozione al suo unico Dio, cambio il suo nome da Akhenamon a Akhenaton, da “irradiazione di Amon” a “Irradiazione di Aton”. Alcune tombe del periodo di Akhenaton riportano il monopolio di questo culto. La teoria del monoteismo egiziano però sfocia nell'enoteismo, termine coniato dallo storico Müller, che sta a indicare quasi una sottocategoria del monoteismo. Infatti monoteismo significa “un solo Dio” mentre enoteismo è “unico Dio”. Non è solo una differenza semantica ma sostanziale. Il monoteismo non annulla l’esistenza di altre divinità ma ne privilegia il culto di una sola. L’enoteismo prevede oltre il culto di un solo Dio anche l’annullamento di tutte le divinità. Una delle politiche di Akhenaton fu proprio quella di annullare tutte le altre divinità del pantheon egiziano. Quindi possiamo dire che l’enoteismo egiziano fu solo la scintilla del monoteismo come noi lo conosciamo. Con la morte di Akhenaton, il culto decadde naturalmente. Il successore, Tutankhamon, ristabilì i culti antichi senza alcuna fatica.
Il vicino e medio Oriente è da sempre ricondotto alle religioni politeiste come quella babilonese o quella egiziana. È proprio da quest’ultima che partiremo per capire che il monoteismo non nasce nella terra di Canaan bensì in Egitto.
La riforma religiosa ha inizio con il Faraone Akhenaton, che pian piano soppresse tutti i culti monoteisti in favore del dio Aton, ossia il Dio Sole. Alcuni studiosi, pochi a dire il vero, ritengono che il faraone, in devozione al suo unico Dio, cambio il suo nome da Akhenamon a Akhenaton, da “irradiazione di Amon” a “Irradiazione di Aton”. Alcune tombe del periodo di Akhenaton riportano il monopolio di questo culto. La teoria del monoteismo egiziano però sfocia nell'enoteismo, termine coniato dallo storico Müller, che sta a indicare quasi una sottocategoria del monoteismo. Infatti monoteismo significa “un solo Dio” mentre enoteismo è “unico Dio”. Non è solo una differenza semantica ma sostanziale. Il monoteismo non annulla l’esistenza di altre divinità ma ne privilegia il culto di una sola. L’enoteismo prevede oltre il culto di un solo Dio anche l’annullamento di tutte le divinità. Una delle politiche di Akhenaton fu proprio quella di annullare tutte le altre divinità del pantheon egiziano. Quindi possiamo dire che l’enoteismo egiziano fu solo la scintilla del monoteismo come noi lo conosciamo. Con la morte di Akhenaton, il culto decadde naturalmente. Il successore, Tutankhamon, ristabilì i culti antichi senza alcuna fatica.
Pietro Santoro, nato a Caserta il 29 dicembre 1990. Primo di tre figli, ho vissuto la mia infanzia e adolescenza alle pendici del Monte Tifata, tra San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere e Capua, dove ho frequentato il Liceo Scientifico “L. Garofano”. Nel 2009 mi sono iscritto presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, la sez. San Luigi, conseguendo nel 2014 il Baccellerato in Sacra Teologia, con la valutazione di magna cum laude. Negli stessi anni ho frequentato il Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo, il Seminario Maggiore per le arcidiocesi e diocesi della Campania e del meridione d'Italia che ne hanno affidato la direzione alla Compagnia di Gesù (Gesuiti). È il luogo che la Chiesa Cattolica istituisce per la formazione del futuro clero diocesano. Ho frequentato la Pontifica Università della Santa Croce in Roma per la Licenza in Diritto Canonico. Vivo in Lombardia dal 4 novembre 2015 e a Osnago dal 2019. Ho insegnato Religione Cattolica dal 2015 al 2023 presso alcune scuole del meratese ma soprattutto presso la Scuola Primaria “G. Rodari” di Cernusco Lombardone, di cui sono stato Responsabile di Plesso dal 2018 al 2023. Ad oggi sono istruttore amministrativo presso i Servizi Demografici -Ufficio Elettorale – del Comune di Merate, frequento il primo anno della Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi “G. Marconi”.
Rubrica a cura di Pietro Santoro