Lavorare per l'ospedale

"Lasciamo perdere l'ospedale di Merate"...vuol dire sancirne la lenta agonia. A fronte di disagi o disservizi, occorre pretendere il ripristino degli funzionali di un Ospedale classificato di 1° Livello per un bacino di utenza di 120.000 abitanti. Rispetto alla positiva esperienza citata dal lettore per analisi presso il San Raffaele, segnalo che nel questionario online lanciato lo scorso maggio 2023 dal Tavolo Sanita' Meratese, su 500 utenti che hanno risposto, oltre la meta' si e' dovuta rivolgere a prestazione in diretta solvenza, pagando di tasca propria in strutture private , ma alla domanda sul grado di soddisfazione e risoluzione del percorso diagnostico, questo e' risultato inferiore presso le strutture private rispetto al pubblico, segno che alla prestazione ottenuta non segue sempre la presa in carico del paziente...Questo ci deve far meditare...la strada verso la scelta verso il privato a scapito di una sanita' pubblica inefficiente, non da garanzie assolute di miglior cura...Dobbiamo auspicare un reinvestimento negli Ospedali Pubblici. Considerate che nella strada lombarda prescelta di libero mercato in sanita', von diritto di accesso a strutture sia pubbliche che private. la Regione a Milano impegna ormai il 60% del proprio fondo sanitario per strutture convenzionate private e con il rimanente 40% Ospedali Pubblici di eccellenza come Niguarda, Policlinico, Besta se la devono cavare ...Ogni volta che col Servizio Sanitario scegliamo una struttura privata, riduciamo una quota di finanziamento e sostegno dei nostri Ospedali Pubblici... ma ricordate dov'erano i privati durante l'emergenza COVID?? Il buon privato deve essere integrativo di un pubblico efficiente e adeguatamente finanziato( e gestito), non sostitutivo. Indignamoci quando il Pubblico non funziona, ma non contribuiamo al suo depauperamento, non perdiamo il diritto universalistico alla salute.