Il comitato “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”
Si è costituita formalmente l’articolazione lecchese de “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, un’alleanza nazionale composta da oltre 100 soggetti accomunati dalla volontà di difendere il sistema democratico fondato su diritti civili e sociali, così come viene delineato nella Carta costituzionale nata dalla Resistenza. Le realtà del nostro territorio che, a oggi, hanno aderito a questo gruppo sono: ANPI, ARCI, AUSER, CGIL, EMERGENCY, FEDERCONSUMATORI, FORUM SALUTE MENTALE, LEGAMBIENTE, LIBERA, SUNIA, UDI.
Il percorso di mobilitazione è iniziato il 24 giugno 2023 con la manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed è proseguito con la grande manifestazione del 7 ottobre scorso a Roma, che ha visto la partecipazione di 200mila persone provenienti da tutta Italia. In quell’occasione sono stati oltre 300 i lecchesi a essere scesi in piazza per chiedere che i diritti fondamentali sanciti nella Costituzione fossero pienamente e universalmente riconosciuti e resi concretamente esigibili.
A preoccupare sono soprattutto l’assenza di risposte sul lavoro povero e precario, gli attacchi al parlamentarismo, alla coesione nazionale e al diritto universale alla salute alla scuola pubblica, il disinteresse per la promozione di serie iniziative di Pace, la mancanza di politiche industriali attente alla transizione ecologica. I nostri valori, invece, sono radicalmente alternativi all’impianto ideologico del governo in carica, perché promuovono un modello sociale basato su uguaglianza, solidarietà e partecipazione democratica.
Per contrastare questa deriva ci impegniamo a coordinarci al fine di costruire un percorso di confronto continuo, mobilitazione e allargamento del gruppo, che rimetta al centro la necessità di attuare i precetti costituzionali.
Il percorso di mobilitazione è iniziato il 24 giugno 2023 con la manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed è proseguito con la grande manifestazione del 7 ottobre scorso a Roma, che ha visto la partecipazione di 200mila persone provenienti da tutta Italia. In quell’occasione sono stati oltre 300 i lecchesi a essere scesi in piazza per chiedere che i diritti fondamentali sanciti nella Costituzione fossero pienamente e universalmente riconosciuti e resi concretamente esigibili.
A preoccupare sono soprattutto l’assenza di risposte sul lavoro povero e precario, gli attacchi al parlamentarismo, alla coesione nazionale e al diritto universale alla salute alla scuola pubblica, il disinteresse per la promozione di serie iniziative di Pace, la mancanza di politiche industriali attente alla transizione ecologica. I nostri valori, invece, sono radicalmente alternativi all’impianto ideologico del governo in carica, perché promuovono un modello sociale basato su uguaglianza, solidarietà e partecipazione democratica.
Per contrastare questa deriva ci impegniamo a coordinarci al fine di costruire un percorso di confronto continuo, mobilitazione e allargamento del gruppo, che rimetta al centro la necessità di attuare i precetti costituzionali.