Cernusco: a piedi in Islanda per 350 km. Video-racconto di tre giovani escursionisti

È attraverso il canale YouTube “Michele on the mountains” che il 25enne Michele Oggioni, di Cernusco Lombardone, racconta le sue avventure in giro per il mondo e soprattutto tra ferrate, sentieri e vette di montagne. Tante le esperienze che il giovane consulente tecnico ambientale narra attraverso i suoi video, come il trekking in Nepal, viaggi in bus verso l’India, pedalate in lungo e in largo per l’Albania, e svariate notti in tenda sulle cime di note montagne italiane.
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L’ultimo video risale a pochi giorni fa e racconta gli 11 giorni di cammino che ha compiuto la scorsa estate attraversando da Nord a Sud l’Islanda con due amici: Carlo Guzzon (Merate) e Lorenzo Balconi (Paderno d’Adda).
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Da sinistra Michele Oggioni, Carlo Guzzon, Lorenzo Balconi

“Ci siamo conosciuti quando avevamo 7 anni e frequentavamo il Gruppo Scout del Cernusco Lombardone” racconta Michele, spiegando che insieme sono stati svariate volte in montagna e negli ultimi anni hanno iniziato a intraprendere viaggi più avventurosi. “Nel 2022 abbiamo percorso l’Albania in bicicletta in 13 giorni. Siamo arrivati lì con il traghetto e abbiamo girato per tutto il paese. Anni prima siamo partiti in bici da Cernusco e siamo arrivati a Innsbruck, in Austria, e un’altra volta invece abbiamo girato per le Dolomiti raggiungendo poi la Slovenia” prosegue Michele, mettendo in chiaro che i loro viaggi vengono sempre organizzati con poco – pochissimo – preavviso.
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Così è accaduto anche a luglio del 2023, quando hanno prenotato un volo per Reykjavík, capitale dell’Islanda, con l’obiettivo di camminare da Akureyri (Nord) a Skogafoss (Sud) attraversando per 350 km la regione Sprengisandur seguendo la strada F26 e facendo trekking nella zona di Landmannalaugar. Un’avventura per certi versi folle e per altri straordinaria. “In quanto appassionati ciclisti, l’idea era quella di fare il giro dell’Islanda in sella, ma informandoci abbiamo capito che sarebbero servite bici adatte all’itinerario che avevamo in mente, per cui abbiamo deciso di affrontare il viaggio a piedi”.
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Atterrati il 10 agosto del 2023 nella capitale, Michele, Lorenzo e Carlo hanno preso un pullman che, dopo 6 ore di viaggio, li ha portati al punto di partenza del loro cammino. Hanno dormito per la prima e unica volta in ostello e l’indomani, rifornitisi di cibo e bevande sufficienti per 15 giorni, si sono incamminati con uno zaino da 25 kg in spalla a ciascuno.

“Abbiamo percorso 350 km in 11 giorni, camminando in media 30 km al giorno, una volta anche 40, di cui 20 sotto la pioggia. Ci siamo attrezzati con tende, sacchi a pelo e tutto l’occorrente. Le difficoltà maggiori sono state senz’altro dosare il cibo, quindi barrette, panini e quadratini di cioccolato contanti ogni giorno, e il clima. Dal secondo giorno di cammino fino al nono ci siamo mossi lungo l’altopiano, dove le temperature erano molto basse e di notte scendevano sotto zero, e dove soprattutto c’era molto vento” ha proseguito Michele, spiegando che hanno camminato diversi giorni senza incontrare altre persone e senza vedere segni di civiltà se non qualche auto molto lontana. Altri giorni invece si sono imbattuti in un escursionista italiano che faceva lo stesso percorso ma al contrario e una volta in cinque ciclisti, sempre italiani.
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“L’alto piano è un deserto di lapilli vulcanici, abbiamo dovuto gestirci anche con l’acqua, perché i punti di rifornimento erano ogni 30 km”. Se da un lato quindi le difficolta, e i rischi, erano diversi, dall’altro anche le gioie non sono mancate. Oltre ad avere sotto gli occhi ogni giorno uno straordinario paesaggio naturale, i tre giovani hanno avuto anche il piacere di imbattersi più volte in pozze  naturali di acqua calda in cui, neanche a dirlo, hanno fatto il bagno rigenerandosi dopo giorni di cammino.
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“È un viaggio che consigliamo a persone che hanno già intrapreso itinerari simili, perché non bisogna dimenticare che se succede qualcosa in posti così, non ci sono soccorsi. Non bisogna sottovalutare niente” dice Michele, senza nascondere però la grande soddisfazione provata quando sono arrivati a destinazione. “Gli ultimi tre giorni, dal deserto abbiamo attraversato una fascia di vulcani e ghiacciai molto bella. Arrivati a Skogafoss abbiamo raggiunto la famosa cascata, ma poi da lì abbiamo proseguito verso la costa perché il nostro obbiettivo era toccare l’acqua dell’oceano, come abbiamo fatto quando siamo partiti da Nord”.
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Si è trattato di un viaggio avventuroso e anche tutto sommato economico. “Abbiamo speso circa 1.000 euro a testa, e il 70% di questa spesa è dovuta ai voli. Se uno prenota con anticipo, ha margine di risparmio” ha concluso Michele. In merito al prossimo viaggio, ha svelato, lui e gli amici hanno già qualche idea in mente, ma è presto per decidere. “Scherzando abbiamo pensato alla Bolivia o al deserto dei Gobi…”. E allora chissà che per l’estate prossima non venga pubblicato un nuovo e interessante video sul canale “Michele on the mountains”.
E.Ma.
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