Lomagna si-cura: benessere psicologico. Parola ai medici
Si è parlato di benessere psicologico, ansia e depressione durante il secondo incontro del ciclo “Lomagna Si-cura”, organizzato e promosso dal Comune e dalla Consulta Politiche Sociali, e coordinato dal dottor Jakob Panzeri, medico di medicina generale in paese.
Gli ospiti della serata – svoltasi nell’auditorium di via Roma – sono stati lo psicologo Simone Caputi, specializzando in psicoterapia cognitiva del ciclo di vita e Learning Designer e fondatore di “Considera”, gruppo di co-working che si occupa di psicologia e educazione, e il dottor Alessio Rota, medico di medicina generale a Monza.
Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto della figura dello psicologo, facendo innanzitutto chiarezza sul fatto che non è vero che se uno lo frequenta, allora è "matto". È stato ricordato inoltre che esistono diversi tipi di psicologi, specializzati in vari ambiti. Ci sono infatti lo psicologo clinico, quello forense, di comunità, del lavoro, ambientale, dello sport, scolastico, dello sviluppo, dell’emergenza, sociale e neuropsicologo. Purtroppo però tutt’oggi ci sono spesso pregiudizi e soprattutto paura. Questo è sbagliato, hanno confermato gli ospiti della serata, spiegando però che si tratta di un timore legittimo, poiché intraprendere un percorso con uno psicologo significa prendere in mano una parte di se stessi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute viene definita come “uno stato di totale benessere, fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie”. Importante dunque assicurarsi di star bene sotto tutti questi punti di vista. Per benessere sociale, è stato spiegato, si intende l’avere delle relazioni positive che nutrono l’individuo e lo aiutano a stare bene. C’è poi il benessere psicologico, che si basa su alcuni fattori, come l’autonomia, la crescita personale, la padronanza del contesto, l’accettazione di sé, raggiungere i propri scopi nella vita e avere relazioni positive con gli altri.
Sul benessere psicologico è importante lavorare anche nella vita di tutti giorni. Per farlo è necessario adottare dei piccoli accorgimenti, come per esempio ricordarsi di comunicare i propri bisogni, imparare a dire di no agli altri o sul posto di lavoro, guardare le proprie emozioni e saper dare un nome, adottare uno stile di vita cooperativo, mantenere un buon equilibrio sonno-veglia, coltivare l’autocompassione, costruire relazioni positive e prendersi cura del proprio corpo.
Se una persona per un qualsiasi motivo non si sente bene, prima ancora di rivolgersi a uno psicologo può sempre parlarne con il medico, ha ricordato il dottor Panzeri, anche per ansia e depressione che sono eventi psicologici sempre più diffusi. Come spiegato dal dottor Rota, che ha frequentato l’università insieme al dottor Panzeri, al giorno d’oggi è anche possibile effettuare test di screening, che non hanno lo scopo diagnostico, ma semplicemente possono mettere in evidenza risultati positivi in persone apparentemente sane, e dunque devono essere indirizzate ai medici per la diagnosi e i trattamenti necessari.
Il terzo e ultimo incontro del secondo ciclo “Lomagna Si-cura” si terrà il prossimo 11 aprile. Il dottor Vittorio Fontana parlerà di “Una medicina umana”.
Gli ospiti della serata – svoltasi nell’auditorium di via Roma – sono stati lo psicologo Simone Caputi, specializzando in psicoterapia cognitiva del ciclo di vita e Learning Designer e fondatore di “Considera”, gruppo di co-working che si occupa di psicologia e educazione, e il dottor Alessio Rota, medico di medicina generale a Monza.
Lo psicologo Simone Caputi e il dottor Jakob Panzeri
Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto della figura dello psicologo, facendo innanzitutto chiarezza sul fatto che non è vero che se uno lo frequenta, allora è "matto". È stato ricordato inoltre che esistono diversi tipi di psicologi, specializzati in vari ambiti. Ci sono infatti lo psicologo clinico, quello forense, di comunità, del lavoro, ambientale, dello sport, scolastico, dello sviluppo, dell’emergenza, sociale e neuropsicologo. Purtroppo però tutt’oggi ci sono spesso pregiudizi e soprattutto paura. Questo è sbagliato, hanno confermato gli ospiti della serata, spiegando però che si tratta di un timore legittimo, poiché intraprendere un percorso con uno psicologo significa prendere in mano una parte di se stessi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute viene definita come “uno stato di totale benessere, fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie”. Importante dunque assicurarsi di star bene sotto tutti questi punti di vista. Per benessere sociale, è stato spiegato, si intende l’avere delle relazioni positive che nutrono l’individuo e lo aiutano a stare bene. C’è poi il benessere psicologico, che si basa su alcuni fattori, come l’autonomia, la crescita personale, la padronanza del contesto, l’accettazione di sé, raggiungere i propri scopi nella vita e avere relazioni positive con gli altri.
Il dottor Alessio Rota e il dottor Jokob Panzeri
Sul benessere psicologico è importante lavorare anche nella vita di tutti giorni. Per farlo è necessario adottare dei piccoli accorgimenti, come per esempio ricordarsi di comunicare i propri bisogni, imparare a dire di no agli altri o sul posto di lavoro, guardare le proprie emozioni e saper dare un nome, adottare uno stile di vita cooperativo, mantenere un buon equilibrio sonno-veglia, coltivare l’autocompassione, costruire relazioni positive e prendersi cura del proprio corpo.
Se una persona per un qualsiasi motivo non si sente bene, prima ancora di rivolgersi a uno psicologo può sempre parlarne con il medico, ha ricordato il dottor Panzeri, anche per ansia e depressione che sono eventi psicologici sempre più diffusi. Come spiegato dal dottor Rota, che ha frequentato l’università insieme al dottor Panzeri, al giorno d’oggi è anche possibile effettuare test di screening, che non hanno lo scopo diagnostico, ma semplicemente possono mettere in evidenza risultati positivi in persone apparentemente sane, e dunque devono essere indirizzate ai medici per la diagnosi e i trattamenti necessari.
Il terzo e ultimo incontro del secondo ciclo “Lomagna Si-cura” si terrà il prossimo 11 aprile. Il dottor Vittorio Fontana parlerà di “Una medicina umana”.
E.Ma.