Merate: visite gratuite per il Word Obesity Day al Mandic
Nelle giornate del 2, 4 e 5 marzo, in occasione del Word Obesity Day – il giorno dedicato alla cura dell’obesità, malattia metabolica di cui soffrono circa 6 milioni di persone in Italia – l’Ospedale Mandic di Merate ha messo a disposizione spazi ambulatoriali per visite gratuite (senza impegnativa del medico curante). L’Asst di Lecco infatti dispone proprio a Merate di un centro di chirurgia bariatrica riconosciuto dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche (S.I.C.O.B), all’interno dell’Unità operativa di Chirurgia Generale diretta dal dottor Andrea Costanzi.
In queste giornate i pazienti hanno avuto modo di essere visitati dal dottor Costanzi e dalla dottoressa Ilaria Canfora. Si è trattato di incontri mirati a definire se il paziente può intraprendere il percorso di cura, un percorso multidisciplinare che si snoda attraverso l’incontro di diverse figure prima di arrivare all’intervento vero e proprio. Una volta che il paziente è stato ritenuto idoneo (i limiti possono essere l’età o la presenza di patologie) infatti segue una valutazione da parte dello psicologo, il quale deve rilasciare il nullaosta per procedere. Solo allora i medici potranno proseguire a fare esami, ecografie, gastroscopie, e seguiranno la visite da pneumologo, endocrinologo e diabetologo, cardiologo e anestesista.
“Sono convinto della necessità di intervenire chirurgicamente in casi selezionati, specificatamente in pazienti con obesità grave, quando è necessario un calo ponderale importante e la dieta, l'esercizio fisico, la psicoterapia e i farmaci non sono sufficienti. In questi casi l'unica soluzione efficace, secondo numerosi lavori scientifici internazionali, è la chirurgia bariatrica, che si occupa di interventi che permettono una riduzione efficace del grave eccesso di peso e che la mantengono costante nel tempo” ha spiegato il dottor Andrea Costanzi. “In Italia c'è ancora scarsa consapevolezza di come il bisturi possa rappresentare, in caso di obesità grave, l'unica arma in grado di allungare la vita, ridurre le comorbilità associate e assicurare una cura definitiva nel 60-80 per cento dei casi”.
In queste giornate i pazienti hanno avuto modo di essere visitati dal dottor Costanzi e dalla dottoressa Ilaria Canfora. Si è trattato di incontri mirati a definire se il paziente può intraprendere il percorso di cura, un percorso multidisciplinare che si snoda attraverso l’incontro di diverse figure prima di arrivare all’intervento vero e proprio. Una volta che il paziente è stato ritenuto idoneo (i limiti possono essere l’età o la presenza di patologie) infatti segue una valutazione da parte dello psicologo, il quale deve rilasciare il nullaosta per procedere. Solo allora i medici potranno proseguire a fare esami, ecografie, gastroscopie, e seguiranno la visite da pneumologo, endocrinologo e diabetologo, cardiologo e anestesista.
“Sono convinto della necessità di intervenire chirurgicamente in casi selezionati, specificatamente in pazienti con obesità grave, quando è necessario un calo ponderale importante e la dieta, l'esercizio fisico, la psicoterapia e i farmaci non sono sufficienti. In questi casi l'unica soluzione efficace, secondo numerosi lavori scientifici internazionali, è la chirurgia bariatrica, che si occupa di interventi che permettono una riduzione efficace del grave eccesso di peso e che la mantengono costante nel tempo” ha spiegato il dottor Andrea Costanzi. “In Italia c'è ancora scarsa consapevolezza di come il bisturi possa rappresentare, in caso di obesità grave, l'unica arma in grado di allungare la vita, ridurre le comorbilità associate e assicurare una cura definitiva nel 60-80 per cento dei casi”.