Istituto Viganò: gli studenti rispondono a Mastroberardino (con grande garbo). Venga una mattina in un'aula scolastica
Egregio consigliere provinciale Mastroberardino,
Le rispondiamo in merito al Suo intervento su Merateonline, relativo alla nostra manifestazione di venerdì, 1 marzo.
Non mettiamo in discussione il fatto che siano stati effettuati i lavori di manutenzione da Lei elencati, quali, ad esempio, il completo rifacimento del tetto. E’ stata realizzata anche la nuova pista di atletica, che però, a nostro avviso, non può essere considerata una priorità, così come la nuova palestra che condivideremo con l’Istituto “Agnesi”.
Le chiediamo di non sottovalutare il nostro disagio: trascorriamo dalle 5 alle 6 ore a scuola e meritiamo quindi un ambiente sicuro e confortevole.
A questo proposito, come abbiamo ampiamente documentato, tanto resta da fare: gli interventi sull’impianto di riscaldamento a cui Lei ha fatto riferimento non si sono rivelati risolutivi dato che molte aule sono fredde. Nessuno studente ha l’interesse né la possibilità di manomettere le termovalvole, poiché, come ci hanno spiegato i tecnici provinciali durante il loro sopralluogo, occorrerebbe un cacciavite.
Per quanto riguarda la mancanza di acqua, che impedisce di utilizzare i servizi igienici del terzo e del secondo piano, un intervento a distanza di una settimana non può essere considerato tempestivo, in quanto il 50% degli studenti del nostro Istituto, è stato costretto a spostarsi sugli altri due piani, con conseguenze chiaramente immaginabili. E difficoltoso è stato anche il lavoro dei collaboratori scolastici che, per pulire, dovevano reperire l’acqua ai piani bassi.
Gli altri problemi che vorremmo fossero risolti sono i seguenti:
pavimento rialzato al primo piano, così da ormai un anno;
infissi rotti, che non consentono di aprire alcune finestre; altre, invece, non si chiudono, producendo spifferi;
messa in sicurezza delle stufette elettriche, di cui alcune aule del seminterrato, umide ed esposto a nord, sono state dotate, dato che su due termfosifoni, ne funziona uno solo ed è insufficiente a riscaldare l’ambiente;
muri con crepe o buchi, alcuni prodotti dai lavori di manutenzione e non coperti, né tinteggiati;
nei bagni, porte, rubinetti e sanitari sono spesso in pessimo stato.
muffa nei bagni della palestra se possibile da rimuovere
Vorremmo infine spendere due parole sull’uscita di sicurezza chiusa con il lucchetto; tale porta, come Lei ha precisato, non è presente nel piano di evacuazione, quindi non è un’uscita di emergenza; resta il fatto che è segnalata come tale da un cartello, che è opportuno venga rimosso, per evitare errori come quello in cui, anche noi, siamo incappati.
Gentile consigliere Mastroberardino, Lei e gli adulti in generale, dovete ricordare che siamo studenti, perciò non conosciamo la terminologia specifica e, spesso, siamo impulsivi: siamo a scuola per imparare, ma ci troviamo a vivere un disagio reale.
A questo proposito, per toccare con mano quella che è la nostra realtà, vorremmo invitarLa a trascorrere una mattinata scolastica in una delle nostre aule, magari in una di queste fredde giornate, con i caloriferi che non funzionano, gli spifferi dovuti alle finestre che chiudono male e senza nemmeno poter andare in bagno.
Nell’attesa di un Suo cortese riscontro, in conclusione ci teniamo a dirLe che la nostra manifestazione del 1 marzo non è stata contro la Provincia: abbiamo solo cercato di attirare l’attenzione sui problemi esistenti, pensando sia a noi stessi, che agli studenti che, in futuro, si iscriveranno al “Viganò”. Chiediamo infine che venga fatta chiarezza sui fondi che potranno essere destinati in futuro all’Istituto per sistemare le diverse criticità esistenti, rendendo noto agli studenti e al personale della scuola quali interventi saranno esiguiti.
Le rispondiamo in merito al Suo intervento su Merateonline, relativo alla nostra manifestazione di venerdì, 1 marzo.
Non mettiamo in discussione il fatto che siano stati effettuati i lavori di manutenzione da Lei elencati, quali, ad esempio, il completo rifacimento del tetto. E’ stata realizzata anche la nuova pista di atletica, che però, a nostro avviso, non può essere considerata una priorità, così come la nuova palestra che condivideremo con l’Istituto “Agnesi”.
Le chiediamo di non sottovalutare il nostro disagio: trascorriamo dalle 5 alle 6 ore a scuola e meritiamo quindi un ambiente sicuro e confortevole.
A questo proposito, come abbiamo ampiamente documentato, tanto resta da fare: gli interventi sull’impianto di riscaldamento a cui Lei ha fatto riferimento non si sono rivelati risolutivi dato che molte aule sono fredde. Nessuno studente ha l’interesse né la possibilità di manomettere le termovalvole, poiché, come ci hanno spiegato i tecnici provinciali durante il loro sopralluogo, occorrerebbe un cacciavite.
Per quanto riguarda la mancanza di acqua, che impedisce di utilizzare i servizi igienici del terzo e del secondo piano, un intervento a distanza di una settimana non può essere considerato tempestivo, in quanto il 50% degli studenti del nostro Istituto, è stato costretto a spostarsi sugli altri due piani, con conseguenze chiaramente immaginabili. E difficoltoso è stato anche il lavoro dei collaboratori scolastici che, per pulire, dovevano reperire l’acqua ai piani bassi.
Gli altri problemi che vorremmo fossero risolti sono i seguenti:
pavimento rialzato al primo piano, così da ormai un anno;
infissi rotti, che non consentono di aprire alcune finestre; altre, invece, non si chiudono, producendo spifferi;
messa in sicurezza delle stufette elettriche, di cui alcune aule del seminterrato, umide ed esposto a nord, sono state dotate, dato che su due termfosifoni, ne funziona uno solo ed è insufficiente a riscaldare l’ambiente;
muri con crepe o buchi, alcuni prodotti dai lavori di manutenzione e non coperti, né tinteggiati;
nei bagni, porte, rubinetti e sanitari sono spesso in pessimo stato.
muffa nei bagni della palestra se possibile da rimuovere
Vorremmo infine spendere due parole sull’uscita di sicurezza chiusa con il lucchetto; tale porta, come Lei ha precisato, non è presente nel piano di evacuazione, quindi non è un’uscita di emergenza; resta il fatto che è segnalata come tale da un cartello, che è opportuno venga rimosso, per evitare errori come quello in cui, anche noi, siamo incappati.
Gentile consigliere Mastroberardino, Lei e gli adulti in generale, dovete ricordare che siamo studenti, perciò non conosciamo la terminologia specifica e, spesso, siamo impulsivi: siamo a scuola per imparare, ma ci troviamo a vivere un disagio reale.
A questo proposito, per toccare con mano quella che è la nostra realtà, vorremmo invitarLa a trascorrere una mattinata scolastica in una delle nostre aule, magari in una di queste fredde giornate, con i caloriferi che non funzionano, gli spifferi dovuti alle finestre che chiudono male e senza nemmeno poter andare in bagno.
Nell’attesa di un Suo cortese riscontro, in conclusione ci teniamo a dirLe che la nostra manifestazione del 1 marzo non è stata contro la Provincia: abbiamo solo cercato di attirare l’attenzione sui problemi esistenti, pensando sia a noi stessi, che agli studenti che, in futuro, si iscriveranno al “Viganò”. Chiediamo infine che venga fatta chiarezza sui fondi che potranno essere destinati in futuro all’Istituto per sistemare le diverse criticità esistenti, rendendo noto agli studenti e al personale della scuola quali interventi saranno esiguiti.
I rappresentanti di Istituto, Maria Cappucci e Lorenzo Monti