Brivio: finisce in carcere per sfruttamento della prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico
I carabinieri della compagnia di Merate hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Milano nei confronti di un cittadino italiano di 34 anni, già agli arresti domiciliari per violenza sessuale ai danni di minorenne. La nuova accusa, che gli ha aperto le porte del carcere, è di sfruttamento di prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico.
Gli approfondimenti investigativi effettuati in merito alla violenza sessuale hanno consentito alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano di richiedere una nuova misura cautelare ai danni dell’uomo che con i suoi dispositivi informatici aveva prodotto immagini e video pedopornografici ritraenti gli incontri sessuali che quest’ultimo promuoveva con minorenni da lui reclutati, sia nella provincia di Lecco che in quella di Milano. Tra il materiale sequestrato ed analizzato, i carabinieri hanno trovato anche un vero e proprio tariffario delle prestazioni sessuali offerte e diversi documenti di identità falsificati, utilizzati dall’uomo per mentire sull’età dei minorenni e permettere loro di accedere alle strutture ricettive nelle quali si consumavano i rapporti sessuali.
Il 34enne, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Monza.
Gli approfondimenti investigativi effettuati in merito alla violenza sessuale hanno consentito alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano di richiedere una nuova misura cautelare ai danni dell’uomo che con i suoi dispositivi informatici aveva prodotto immagini e video pedopornografici ritraenti gli incontri sessuali che quest’ultimo promuoveva con minorenni da lui reclutati, sia nella provincia di Lecco che in quella di Milano. Tra il materiale sequestrato ed analizzato, i carabinieri hanno trovato anche un vero e proprio tariffario delle prestazioni sessuali offerte e diversi documenti di identità falsificati, utilizzati dall’uomo per mentire sull’età dei minorenni e permettere loro di accedere alle strutture ricettive nelle quali si consumavano i rapporti sessuali.
Il 34enne, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Monza.