Lomagna: centro sportivo, altro confronto col gestore
Sembra quasi un déjà vu. Ci si avvicina alle elezioni comunali e il centro sportivo di via Carducci è fonte di qualche controversia. A fine gennaio il gestore ha chiesto di installare due campi da padel nella tensostruttura polivalente ad oggi in uso tennis/calcetto, dichiarando che verrebbe garantita la polivalenza con più discipline. La convenzione però era chiara. Su quel campo si poteva giocare a tennis o calcetto, mentre nell’altro tendone venivano ammessi loro sport similari, pur rispettando il criterio della polivalenza. Quindi, tirando la convenzione con le pinze, era stato autorizzato il padel su uno dei due campi coperti, che è diventato l’unico e il solo sport per quel rettangolo di gioco, sebbene l’accordo parli di polivalenza.
Nel mese di febbraio la Giunta ha deliberato in verso positivo all’inserimento di due campi da padel anche nell’altro capannone, con delle prescrizioni “vincolanti”: trasmettere all’ufficio tecnico un progetto in cui si evidenzino le modalità con cui si riesca a garantire la polivalenza. Di per sé potrebbe voler dire di sì per di fatto rispondere no. Ma il pregresso fa sospettare che sia un modo per dire “forse” per intendere un sì. Non sappiamo se il fantomatico progetto sia già stato trasmesso ed eventualmente autorizzato dall’ufficio tecnico.
La Sport City SSD attualmente può utilizzare solo due dei tre campi da padel che ha realizzato, per via dell’impatto acustico lamentato nell’estate del 2022 dai residenti. L’ARPA ha constatato nell’ottobre del 2022 il superamento dei limiti, imponendo al gestore il pagamento di una sanzione di 2 mila euro e di attuare delle opportune contromisure. La Sport City SSD ha vagliato diverse ipotesi, come l’applicazione di pannelli fonoassorbenti sotto alla volta della tensostruttura o la posa di un ulteriore telo. La società sportiva si è poi indirizzata verso la costituzione di una barriera esterna alta 6 metri e lunga 100 metri, decisamente impattante a livello visivo.
Sulla base di questo intervento, che non è mai partito, l’amministrazione comunale ha concesso temporaneamente di mantenere in funzione l’attività sportiva del padel, ma con soli due campi utilizzati per turno e non oltre le ore 22.00. Secondo delle stime fornite dal gestore così si rispetterebbero i limiti, ma solo con la tensostruttura completamente chiusa. Pare che nel frattempo la Sport City abbia ventilato una nuova ipotesi: la creazione di collinette di terra tra i tre campi da padel e le villette a schiera. Tutte le varie analisi tecniche, le limitazioni di utilizzo dei campi e la prospettiva di interventi integrativi fanno presupporre che il gestore possa avere delle ripercussioni economiche non di poco conto.
Nel mese di febbraio la Giunta ha deliberato in verso positivo all’inserimento di due campi da padel anche nell’altro capannone, con delle prescrizioni “vincolanti”: trasmettere all’ufficio tecnico un progetto in cui si evidenzino le modalità con cui si riesca a garantire la polivalenza. Di per sé potrebbe voler dire di sì per di fatto rispondere no. Ma il pregresso fa sospettare che sia un modo per dire “forse” per intendere un sì. Non sappiamo se il fantomatico progetto sia già stato trasmesso ed eventualmente autorizzato dall’ufficio tecnico.
La Sport City SSD attualmente può utilizzare solo due dei tre campi da padel che ha realizzato, per via dell’impatto acustico lamentato nell’estate del 2022 dai residenti. L’ARPA ha constatato nell’ottobre del 2022 il superamento dei limiti, imponendo al gestore il pagamento di una sanzione di 2 mila euro e di attuare delle opportune contromisure. La Sport City SSD ha vagliato diverse ipotesi, come l’applicazione di pannelli fonoassorbenti sotto alla volta della tensostruttura o la posa di un ulteriore telo. La società sportiva si è poi indirizzata verso la costituzione di una barriera esterna alta 6 metri e lunga 100 metri, decisamente impattante a livello visivo.
Sulla base di questo intervento, che non è mai partito, l’amministrazione comunale ha concesso temporaneamente di mantenere in funzione l’attività sportiva del padel, ma con soli due campi utilizzati per turno e non oltre le ore 22.00. Secondo delle stime fornite dal gestore così si rispetterebbero i limiti, ma solo con la tensostruttura completamente chiusa. Pare che nel frattempo la Sport City abbia ventilato una nuova ipotesi: la creazione di collinette di terra tra i tre campi da padel e le villette a schiera. Tutte le varie analisi tecniche, le limitazioni di utilizzo dei campi e la prospettiva di interventi integrativi fanno presupporre che il gestore possa avere delle ripercussioni economiche non di poco conto.
M.P.