Nessun accordo, il processo a Morgan va avanti. Primi screzi

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Morgan, all'anagrafe Marco Castoldi
"Chiamiamo il processo a carico di Marco Castoldi". Il (vero) nome di Morgan è risuonato anche quest'oggi in Tribunale a Lecco ed è destinato a risuonarvi ancora. Se infatti lo scorso 12 dicembre il giudice Martina Beggio aveva caldeggiato un accordo tra le parti, per evitare la strada del dibattimento, quest'oggi in apertura di udienza le è stato rappresentata l'intenzione di tirare diritto, sottoponendo dunque al suo vaglio la vicenda che vede l'ex giudice di X-Factor contrapposto ad una sua ex. Atti persecutori e diffamazione i reati contestati all'artista che, stando al compendio accusatorio, chiaramente ancora tutto da provare, pare abbia tempestato di chiamate e messaggi una donna residente al tempo dei fatti nel meratese, non accettando la fine della loro relazione. In una chat WhatsApp avrebbe anche pubblicato insinuazioni volgari, giudicate dalla querelante lesive della sua immagine. Assenti, come già alla scorsa udienza, entrambi i protagonisti, rappresentati da avvocati di fuori Foro che già hanno cominciato a battagliare. Il difensore di Morgan ha reiterato infatti - per ragioni tecniche - la richiesta di esclusione dal processo della parte civile, già avanzata in sede di rinvio a giudizio. Si è opposta, ovviamente, la toga che rappresenta la persona offesa, "spalleggiata" anche dal sostituto procuratore Giulia Angeleri che, sul punto, si è riportata alla argomentazioni già svolte dal collega che, in prima battuta, si è occupato del fascicolo, trasmesso da Monza a Lecco, per competenza territoriale, in considerazione del paese in cui, al tempo, risiedeva la presunta vittima.
La causa è stata ora aggiornata al 12 marzo solo per lo scioglimento della riserva circa l'ammissione o meno della parte civile. Dunque, se oggi si è scoperto che il processo andrà avanti, in quella data si capirà invece se in presenza o meno del legale che tutela gli interessi della denunciante.
A.M.
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