Imbersago: tentata rapina contro il rettore del santuario mariano. Padre Giulio si è difeso poi si è barricato in casa
Tentativo di rapina a mano armata nella serata di domenica a Imbersago a danno del rettore del santuario mariano della Madonna del Bosco, padre Giulio Binaghi. Uno sconosciuto col viso coperto da un passamontagna e brandendo un coltello ha atteso che il sacerdote uscisse dalla canonica per recarsi in chiesa e lo ha minacciato. Nonostante la diversità di corporatura il religioso è riuscito ad allontanarlo e a barricarsi in casa sino all'arrivo dei militari che hanno avviato le indagini per risalire all'identità della persona.
Attorno alle 18.30, infatti, i volontari che prestano servizio al luogo mariano si sono accorti che c'era una persona appostata a fare da palo e poco distante un uomo che si stava impossessando delle monetine che, da tradizione, vengono gettate nella fontana che si trova alla sommità della scalinata nei pressi della statua di Papa Giovanni e dell'ingresso alla grotta del miracolo. Allontanati i due soggetti, le attività sono proseguite come d'abitudine.
Attorno alle 19, secondo quanto è stato possibile appurare, il Rettore sarebbe rientrato in canonica per la cena mentre in santuario sono rimasti alcuni volontari con il sacrestano per la sistemazione della chiesa dopo le funzioni domenicali.
Uno sconosciuto al campanello avvisava don Giulio della presenza di persone in chiesa, fatto questo assolutamente normale viste le operazioni di pulizia e sistemazione in corso.
Recatosi in santuario per verificare che tutto fosse a posto, don Giulio è tornato in canonica ma, probabilmente inquieto e insospettito dalla segnalazione ricevuta, ha voluto recarsi nuovamente in chiesa.
Tempo di aprire la porta della canonica e di fronte si è trovato un energumeno completamente incappucciato che brandiva un coltello e che gli ha intimato la consegna dei soldi. A nulla sono valsi i dinieghi del sacerdote con il malvivente che si è fatto così più insistente e aggressivo, mostrando l'arma puntata sul sacerdote.
Nonostante la diversa corporatura, don Giulio non si è fatto intimorire e con una spallata è riuscito ad allontanare per un istante il delinquente, il tempo sufficiente per richiudere la porta e impedirgli di entrare.
Subito ha avvertito le persone che si trovavano in chiesa, dicendo loro di chiudersi all'interno in attesa dell'arrivo dei carabinieri.
Fortunatamente la rapina, pur lasciando uno strascico di paura, non è andata a buon fine e don Giulio, persona mite e accogliente, sempre cordiale con chiunque si rivolga alla sua porta, non ha riportato ferite.
Resta da capire come mai le telecamere, posizionate attorno al santuario e con un raggio di ripresa molto esteso, nella giornata di ieri non fossero funzionanti.
I fatti si sono svolti tra le 19 e le 19.30 ma hanno avuto un antefatto che fa sospettare che qualcuno, già dal pomeriggio, si fosse appostato nei pressi del santuario e stesse controllando gli spostamenti.
Attorno alle 18.30, infatti, i volontari che prestano servizio al luogo mariano si sono accorti che c'era una persona appostata a fare da palo e poco distante un uomo che si stava impossessando delle monetine che, da tradizione, vengono gettate nella fontana che si trova alla sommità della scalinata nei pressi della statua di Papa Giovanni e dell'ingresso alla grotta del miracolo. Allontanati i due soggetti, le attività sono proseguite come d'abitudine.
Attorno alle 19, secondo quanto è stato possibile appurare, il Rettore sarebbe rientrato in canonica per la cena mentre in santuario sono rimasti alcuni volontari con il sacrestano per la sistemazione della chiesa dopo le funzioni domenicali.
Uno sconosciuto al campanello avvisava don Giulio della presenza di persone in chiesa, fatto questo assolutamente normale viste le operazioni di pulizia e sistemazione in corso.
Recatosi in santuario per verificare che tutto fosse a posto, don Giulio è tornato in canonica ma, probabilmente inquieto e insospettito dalla segnalazione ricevuta, ha voluto recarsi nuovamente in chiesa.
Tempo di aprire la porta della canonica e di fronte si è trovato un energumeno completamente incappucciato che brandiva un coltello e che gli ha intimato la consegna dei soldi. A nulla sono valsi i dinieghi del sacerdote con il malvivente che si è fatto così più insistente e aggressivo, mostrando l'arma puntata sul sacerdote.
Nonostante la diversa corporatura, don Giulio non si è fatto intimorire e con una spallata è riuscito ad allontanare per un istante il delinquente, il tempo sufficiente per richiudere la porta e impedirgli di entrare.
Subito ha avvertito le persone che si trovavano in chiesa, dicendo loro di chiudersi all'interno in attesa dell'arrivo dei carabinieri.
Fortunatamente la rapina, pur lasciando uno strascico di paura, non è andata a buon fine e don Giulio, persona mite e accogliente, sempre cordiale con chiunque si rivolga alla sua porta, non ha riportato ferite.
Resta da capire come mai le telecamere, posizionate attorno al santuario e con un raggio di ripresa molto esteso, nella giornata di ieri non fossero funzionanti.
S.V.