Risposta - Ancora sulle Foibe

Vorrei affrontare brevemente alcuni aspetti della legge 30 marzo 2004 n. 92 relativa all’istituzione del “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, anche per comprovare la difficoltà di una “giusta commemorazione”. Nella mia mail precedente avevo inquadrato l’aspetto storico degli eventi , ora la legge e il suo iter legislativo: le proposte di legge furono presentate nei governi presieduti da Berlusconi e i firmatari furono i massimi esponenti di Alleanza Nazionale (ex MSI) Fini, Gasparri, Menia oltre a Mirko Tremaglia ex iscritto al Partito Repubblicano Fascista soldato della Repubblica di Salò e, successivamente anche da Ignazio Benito (suo secondo nome) La Russa, sì, quello dei busti di Mussolini nel suo salotto di casa e non solo, ricordiamo i fatti del 12 aprile 1973. Tralasciando ogni commento, sono propenso però a ritenere che tale istituzione, visto le persone, si rifacessero ad un’altra precedente celebrazione, la data era il 30.1.1944: “ Il Segretario del Partito Repubblicano Fascista comunica: Per disposizione del Duce il 30 gennaio le Federazioni fasciste repubblicane promuoveranno la celebrazione dei nostri Caduti In Istria e Dalmazia nella lotta contro il comunismo partigiano. Messe solenni di suffragio e rievocazioni celebrative, affidate a comitati, consacreranno il perenne ricordo dei Martiri…) vedi Corriere della Sera del 20.1.1944. All’articolo 3 viene dato riconoscimento al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti …….e fino al sesto grado di coloro che dal 8 settembre 1943 (notare la data: giorno dell’armistizio) al 10 febbraio 1947 sono stati soppressi e infoibati e/o soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro attentato e che persero la vita dopo il 10/2/47 entro l’anno 1950 per morte sopraggiunta in conseguenza a torture, deportazione e prigionia, le domande per tale riconoscimento ebbero la durata di 10 anni, poi procrastinata per altri 10 anni, quindi è il 28 aprile 2024 la scadenza definitiva. Al 2015 si ebbero 323 riconoscimenti, a gennaio 2021 (ultimo dato in mio possesso) un totale di 384 riconoscimenti. A parte la mia prima considerazione di esiguità, fa luce un articolo del Corriere della Sera del 23 marzo 2015 a firma di Alessandro Fulloni dal titolo “ Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia per il Giorno del Ricordo- Le onorificenze concesse del governo per celebrare le vittime delle foibe. Tra i commemorati decine di repubblichini, di cui cinque accusati di uccisioni, torture e saccheggi “. Infatti, pochissimi civili ma la quasi totalità dei riconoscimenti vanno ai militari in divisa (miliziani della RSI, carabinieri dell’esercito regio, volontari della Guardia nazionale repubblicana ecc.). Il “genocidio degli italiani d’Istria” o di “pulizia etnica perpetrata dai partigiani titini” come scrive Libero del 10 febbraio le considero frasi propagandistiche molto pericolose, perché il nazionalismo porta la guerra e alla morte. Sig Emilio, io ho il massimo rispetto per i morti chiunque siano, per me non hanno bandiere e ci insegnano a vivere, è la storia ad assolvere o a condannare e il Fascismo è stato condannato dalla Storia. Per una ulteriore conoscenza suggerisco di visitare il seguente sito internet relativo ai falsi fotografici: https://www.wumingfoundation.com/giap/2015/03/come-si-manipola-la-storia-attraverso-le-immagini-il-giornodelricordo-e-i-falsi-fotografici-sullefoibe/ Ah, volevo dire un’ultima cosa, sono i reperti storiografici i documenti ufficiali, le fotografie che fanno la storia non le chiacchere, i sentito dire, la propaganda; ulteriori approfondimenti l’anno prossimo.
Grazie 
Ilario
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