Sciopero contro le morti sul lavoro

Sembra che  il contatore non si voglia fermare: nel 2024 sono già 145 i lavoratori morti in Italia. La strage di Firenze, seguita da altri infortuni avvenuti nei giorni successivi, ci porta ancora una volta a dire basta alle morti sul lavoro. Smettiamola anche con la retorica del cordoglio, è il momento che il Governo, le Imprese e le loro Associazioni di rappresentanza si assumano le proprie responsabilità: stop alle gare al massimo ribasso, agli appalti a cascata, alla mancanza di controlli. Tutto questo genera ulteriore precarietà sul lavoro e le conseguenze in termini di vite umane non sono una fatalità, ma il frutto di scelte deliberate.

Cgil e Uil, Feneal e Fillea, Fiom e Uilm rivendicano tutti i contenuti della Piattaforma Unitaria, a oggi ignorata. Cgil e Uil da anni richiedono l’inserimento della patente a punti, una maggiore congruità su tempi e modi di esecuzione del lavoro e l’obbligo della timbratura in cantiere, essenziale per avere la percezione di chi si trova nei luoghi di lavoro e delle ore effettivamente prestate. Fondamentale anche applicare i CCNL del settore di riferimento, effettuare formazione prima dell’accesso in cantiere e rendere agibile la presenza di RLS, RLST e Ispettori.

Siamo stanchi dei richiami alla cultura della sicurezza, vogliamo luoghi di lavoro più sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro!

Quanto accaduto nel cantiere dell’Esselunga a Firenze è una sconfitta per tutti. Per questo anche Feneal e Fillea, Fiom e Uilm insieme alle Confederazioni di Cgil e Uil del territorio di Lecco, mercoledì 21 Febbraio 2024 sciopereranno le ultime 2 di ore di ogni turno. Nella mattinata di mercoledì i rappresentanti delle suddette Organizzazioni Sindacali si recheranno a un incontro con il Prefetto di Lecco per presentare la Piattaforma Unitaria ed esporre l’importante della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Contro le morti sul lavoro, figlie di imprese non qualificate e di catene infinite di appalti e subappalti.

Contro le morti sul lavoro, figlie delle mancate regole, del mancato rispetto degli orari e dei giusti contratti collettivi, delle gare al massimo ribasso su costi della manodopera e della sicurezza, delle troppe false partite Iva e dello sfruttamento dei cottimisti.




Contro le morti sul lavoro occorrono più controlli e che le risorse disponibili siano destinate a rafforzare gli organici degli ispettori e a incrementare le verifiche periodiche delle ATS, anche in coordinamento con le forze dell’ordine.

Se davvero si vogliono fermare le stragi sul lavoro, la politica deve avere il coraggio di introdurre la patente a punti e il reato di omicidio sul lavoro: basta con l’impunità per chi sbaglia!

Vogliamo le massime tutele in tutti i cantieri, pubblici e privati, vogliamo luoghi di lavoro sicuri e non tombe per i lavoratori.

 Vogliamo rispetto e dignità per le persone!
CGIL e UIL – FENEAL e FILLEA – FIOM e UILM
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