Appello di ANPI per dire basta alla guerra
"La Segreteria nazionale ANPI lancia un appello alle istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, perché, al di là di qualsiasi orientamento ideologico, si intervenga subito per far cessare il massacro di palestinesi in corso da mesi e per impedire l’ennesimo bagno di sangue che avverrà con l’annunciato attacco alla città di Rafah, nella striscia di Gaza al confine con l’Egitto, dove si è concentrato più di un milione di abitanti di Gaza, costretti a rifugiarsi dopo l’invasione e i bombardamenti israeliani.
L’orribile massacro, dall’ANPI immediatamente condannato, perpetrato da Hamas nei confronti di civili israeliani il 7 ottobre 2023, non giustifica affatto l’immane strage in corso: più di 28mila morti, circa 70mila feriti: donne, bambini, giornalisti, medici, personale dell’ONU.
Facciamo nostri:
• il documento proposto da tante voci ebraiche, fra cui il giornalista Gad Lerner, le scrittrici Edith Bruck e Livia Tagliacozzo, lo storico Carlo Ginzburg, in cui si afferma che “i massacri di civili perpetrati a Gaza dall’esercito israeliano sono sicuramente crimini di guerra; sono inaccettabili e ci fanno inorridire”;
• l’ordinanza dalla Corte di Giustizia Internazionale che impone al governo israeliano di adottare “tutte le misure in suo potere per impedire atti di genocidio a danno dei palestinesi di Gaza”;
• la dichiarazione del Segretario generale dell’ONU Guterres per cui “solo una pace negoziata che soddisfi le legittime aspirazioni nazionali sia dei palestinesi che degli israeliani, la visione a lungo termine di una soluzione a due Stati, può portare stabilità a lungo termine al popolo di questa terra e del Medio Oriente”.
Denunciamo gli atti criminali del governo ultranazionalista di Netanyahu e le affermazioni di tante personalità israeliane: il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato: “Stiamo mettendo Gaza sotto assedio completo. Non avranno elettricità, non avranno cibo, non avranno acqua, non avranno carburante, chiuderemo tutto. Stiamo combattendo contro animali umani e ci comporteremo di conseguenza”; diversi deputati del Likud - il partito nazionalista israeliano - hanno dichiarato di voler spazzare via i palestinesi da Gaza; addirittura il ministro del patrimonio Amihai Elyahu, a domanda sull’uso dell’arma atomica su Gaza, ha risposto. “È una possibilità”.
Non possiamo chiudere gli occhi davanti a tutto ciò: siamo in presenza della violazione di tutti i diritti di cui l’occidente democratico e il nostro Paese si fanno portabandiera.
Per questo lanciamo un appello per una mobilitazione generale e urgente per fermare la carneficina, per la fine dell’occupazione, per l’autodeterminazione del popolo palestinese, per la prospettiva indilazionabile di due popoli in due Stati, pacifici, autonomi e sicuri".
13 febbraio 2024
L’orribile massacro, dall’ANPI immediatamente condannato, perpetrato da Hamas nei confronti di civili israeliani il 7 ottobre 2023, non giustifica affatto l’immane strage in corso: più di 28mila morti, circa 70mila feriti: donne, bambini, giornalisti, medici, personale dell’ONU.
Facciamo nostri:
• il documento proposto da tante voci ebraiche, fra cui il giornalista Gad Lerner, le scrittrici Edith Bruck e Livia Tagliacozzo, lo storico Carlo Ginzburg, in cui si afferma che “i massacri di civili perpetrati a Gaza dall’esercito israeliano sono sicuramente crimini di guerra; sono inaccettabili e ci fanno inorridire”;
• l’ordinanza dalla Corte di Giustizia Internazionale che impone al governo israeliano di adottare “tutte le misure in suo potere per impedire atti di genocidio a danno dei palestinesi di Gaza”;
• la dichiarazione del Segretario generale dell’ONU Guterres per cui “solo una pace negoziata che soddisfi le legittime aspirazioni nazionali sia dei palestinesi che degli israeliani, la visione a lungo termine di una soluzione a due Stati, può portare stabilità a lungo termine al popolo di questa terra e del Medio Oriente”.
Denunciamo gli atti criminali del governo ultranazionalista di Netanyahu e le affermazioni di tante personalità israeliane: il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato: “Stiamo mettendo Gaza sotto assedio completo. Non avranno elettricità, non avranno cibo, non avranno acqua, non avranno carburante, chiuderemo tutto. Stiamo combattendo contro animali umani e ci comporteremo di conseguenza”; diversi deputati del Likud - il partito nazionalista israeliano - hanno dichiarato di voler spazzare via i palestinesi da Gaza; addirittura il ministro del patrimonio Amihai Elyahu, a domanda sull’uso dell’arma atomica su Gaza, ha risposto. “È una possibilità”.
Non possiamo chiudere gli occhi davanti a tutto ciò: siamo in presenza della violazione di tutti i diritti di cui l’occidente democratico e il nostro Paese si fanno portabandiera.
Per questo lanciamo un appello per una mobilitazione generale e urgente per fermare la carneficina, per la fine dell’occupazione, per l’autodeterminazione del popolo palestinese, per la prospettiva indilazionabile di due popoli in due Stati, pacifici, autonomi e sicuri".
13 febbraio 2024
ANPI Brianza Meraese