Merate: pienone per il film “Careseekers” in auditorium

“Malgrado Sanremo ce l’abbiamo fatta a riempire l’auditorium. Questo vuol dire che abbiamo colpito nel segno. Successo ancora maggiore se si pensa che il tema è totalmente nuovo per noi ma è un tema importante e quanto mai attuale.”

Così è iniziata la presentazione della serata dell’8 febbraio 2024 da parte di Maria Rosa Panzera Presidente di DietroLalavagna associazione a sostegno delle scuole di Merate. Dopo i ringraziamenti di rito la Presidente ha spiegato le ragioni che hanno portato l’associazione a sondare il tema dell’anzianità a cominciare dal fatto, ben noto, che l’Italia è uno dei paesi più vecchi dell’Unione Europea con circa un quarto di popolazione sopra i 65 anni.
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La presentazione della serata da parte della Presidente Maria Rosa Panzera di DietroLaLavagna
L’incontro con il film documentario dal titolo “Careseekers – In cerca di cura” ha portato l’associazione a pensare di intraprendere una strada su questo argomento ideando due serate: la prima con la proiezione del film, la seconda con una tavola rotonda a tre voci il 27 febbraio 2024 sempre in auditorium “Giusi Spezzaferri” alle ore 21:00. Tre voci, tre punti di vista differenti per parlare della “cura”: la filosofa Laura Campanello ci parlerà della differenza tra cura e prendersi cura, la signora Natalía Parmigiani dell’Auser di Fabbrico (Reggio Emilia) ci racconterà le riflessioni fatte dal gruppo che ha seguito il laboratorio di autocoscienza sulla cura che lei stessa ha ideato e infine la responsabile dell’Area Distretto e Ufficio di Piano di Retesalute - Donatella Barberis ci illustrerà le politiche territoriali in materia, quali progetti, quali idee.
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Da sinistra la protagonista Sandra Cetto, la sceneggiatrice Tiziana Francesca Vaccaro e Patrizia Riva di DietroLaLavagna
Il film presentato, che ha riscosso un grande successo, è un documentario on the road, un viaggio surreale attraverso l'Italia alla ricerca di una risposta alla grande domanda: "quale cura ci
(a)spetta?". Nel film quattro storie si intrecciano: due anziani caregiver, una badante straniera, le oss
in una casa di riposo e un’esperienza di vita comune in Sardegna. Incontri, visioni e utopie di chi ha
bisogno di cura e di chi con la cura ci lavora. Dopo il film Patrizia Riva dell’associazione ha intervistato la sceneggiatrice Tiziana Francesca Vaccaro e una protagonista del film Sandra Cetto. La sceneggiatrice ha spiegato quali idee, pensieri e spinte dietro al documentario e la protagonista ha raccontato come sia nata l’idea di provare a vivere in comunità per vedere se sia possibile condividere la parte finale della propria vita in una dimensione di muto aiuto in cui si metta al centro della vita insieme la relazione di incontro e la piena accettazione dell’altro.
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Il Direttivo di DietroLaLavagna (da sinistra: Marisa Corradini, Maria Rosa Panzera, Patrizia Riva, Paola Sala, Franca Pelosi, Giovanna Restelli e Amelia Cella) e le due ospiti la sceneggiatrice Tiziana Francesca Vaccaro e la protagonista Sandra Cetto.

La cura che ci “aspetta” o ci “spetta” dipende anche dai pensieri, ragionamenti e domande che ci facciamo o ci faremo attorno a questo tema e a come vorremo vivere la parte finale della nostra vita, pensieri/ragionamenti/domande che non soltanto noi come singoli dobbiamo fare ma che devono
essere affrontati dall’intera comunità.
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E sono proprio questi pensieri che devono anche uscire dagli schemi di cui il film parla. Ma non solo: la declinazione al femminile, scelta inevitabile visto lo squilibrio di genere nei settori della cura e ancora la questione di un sistema che ha come obiettivo il profitto e non il benessere delle persone e che porta a dire che il nostro sistema di welfare è da ripensare. DietroLaLavagna non dimentica di essere un’associazione a sostegno della scuola con un focus dal 2012 sull’adolescenza e ha già pronto un progetto su un tema specifico che vedrà due serate programmate a marzo e aprile con due relatori di alto livello.  Per ultimo ricorda che tutti questi progetti possono prendere vita solo se ci sono dei soci che ci sostengono. Al sito www.dietrolalavagna.it trovate come associarvi.
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