A L.: ma l’Italia è davvero così un covo di criminali?

Lei nelle sue lettere continua a paragonare l’Italia come un covo di criminali dove ciascuno fa quel che vuole con l’Ungheria patria di legge e ordine. Ebbene, lasciamo che a parlare siano i numeri anziché le opinioni, siccome uno nella sua personale esperienza non può avere la visione completa della sua situazione.
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Se guardiamo i tassi di omicidi, ecco che vedo chiaramente che è ben più probabile finire ammazzati in Ungheria che non in Italia (lasciando stare la Val d’Aosta, dove sono quattro gatti e un singolo omicidio basta a far saltare la regione di 3 categorie). Non nego che ci siano problemi e rapine, furti o quant’altro e che vadano combattuti senza pietà, ma non bisogna nemmeno falsare quelli che sono *i fatti*, cioè che l’Italia rimane un paese tutto sommato sicuro, per quanto sia realistico che un paese moderno possa esserlo! Se poi uno vuole negare la verità per sostenere una sua narrazione faziosa, è libero di farlo.
RP
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