Merate, Mattia Salvioni: “Tecnica e innovazione per scrivere una pagina nuova. Il programma lo elaboriamo con i cittadini”
Ha poco meno di trent’anni ma politicamente ne dimostra il doppio, per la grande abilità nel volare alto, tratteggiare nel cielo gli schemi più arditi, le visioni più avanzate lasciando ai terrestri i temi della quotidianità.
“No anche i temi del vivere quotidiano entreranno nel programma integrato che parte dalla visione sovracomunale per poi scendere fino ai più piccoli dettagli del livello locale”.
Mattia Salvioni, meratese doc, abita in via Sant’Ambrogio, laureato in economia e management gestione d’impresa ambiti digitale e innovazione alla Bocconi, lavora presso EY, nota come Ernst & Young, un network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità ecc., segmento “Trasformazioni aziendali”, già segretario del circolo del Partito Democratico di Merate, oggi ufficialmente candidato per una lista civica che guarda al centro-sinistra / centro.
Il giovane candidato se la dovrà vedere con Massimo Panzeri che, costi quel che costi, sarà in campo a giugno per tentare la riconferma. E, forse se la dovrà vedere anche con una terza lista, si dice guidata da Dario Perego, già sindaco dal 1995 al 2004.
Quando ha maturato l’idea di mettersi in campo in prima persona?
“La decisione non arriva ovviamente da me, ma dal nutrito gruppo di cittadini che in una rosa di nomi ha puntato sul mio. Siamo in tanti attorno al tavolo, una cinquantina provenienti da diversi ambiti ed esperienze e molti altri che stanno fornendo il loro contributo su specifici temi e approfondimenti”.
Era necessario dimettersi dalla segreteria del Circolo. Non è che si diventa civici soltanto facendo un formale passo indietro?
“L’ho fatto perché avevo necessità di lavorare tranquillamente, muovermi in modo sereno e aperto e lasciare al partito la più ampia possibilità di attrezzarsi per la campagna elettorale per l’elezione del Parlamento Europeo. Il Direttivo del Circolo continuerà a lavorare in vista della tornata di giugno mentre il gruppo che comprende persone di qualunque estrazione si impegnerà per la campagna locale”.
Prima della ufficializzazione della candidatura c’è stato un lungo periodo di trattativa con rappresentanti di altra area politica.
“Guardi, qui la narrazione è davvero stupefacente. Sembra che noi abbiamo fatto melina per conoscere le intenzioni degli avversari lasciando intendere una nostra disponibilità ad aggregarci e che poi all’ultimo momento ci siamo tirati indietro lanciando la mia candidatura. Ma le cose non sono andate così. Noi già nel settembre 2022 abbiamo iniziato a lavorare per un rinnovamento di area. L’obiettivo era e è uno solo: offrire alla cittadinanza un’alternativa all’attuale Amministrazione che riteniamo inconcludente, senza una visione di lungo periodo, dedita solo a qualche opera pubblica mentre Merate ha perso la centralità nel territorio e minaccia di perdere pure il presidio ospedaliero. Ordinaria gestione dei beni pubblici. Bene noi abbiamo iniziato a lavorare partendo dal meratese, cercando modalità per fare rete con altri comuni per mettere assieme i problemi e vederne la soluzione in chiave sovracomunale a beneficio di Merate e del territorio”.
Ma una trattativa c’è stata.
“Sì, ci siamo incontrati più volte, dapprima soltanto il dottor Stefano Maffi e io poi il tavolo si è allargato. Ma a Maffi dissi subito una cosa: siamo civici, alternativi all’attuale maggioranza. La nostra vuole essere una pagina nuova, una progettualità del tutto diversa. Con Maffi gli incontri sono andati avanti anche in modo informale fino a settembre scorso. Sono stati fatti una serie di incontri più ampi e ad inizio ottobre Stefano fece per la prima volta il nome di Dario Perego come possibile candidato. Abbiamo proseguito gli incontri fino a che, sollecitati per affrontare il tema delle candidature a fine novembre, c’è stata una frenata improvvisa da parte loro chiedendo il rinvio a gennaio. A Quel punto, abbiamo capito che avevano cambiato idea, abbiamo chiesto un incontro chiarificatore che si è concluso con un nulla di fatto, così come a gennaio. Abbiamo sempre ribadito e confermato quanto presentato fin dall’inizio.
Quindi la trattativa si è arenata.
“Avevamo lasciato aperte le porte alla partecipazione di esponenti del gruppo guidato da Maffi. Volevamo prima confrontarci sulle possibili convergenze e poi parlare di nomi”.
Insomma prima dovevate essere voi a portare voti e sei, sette candidati dentro la lista “Perego”, per intenderci e poi dovevano essere loro a fare altrettanto dentro la lista “Salvioni”.
“Messa così è un po’ troppo sintetica. Nessuno doveva portare nessuno ma guardare a una possibile proposta e idea per Merate condivisa”.
E adesso?
“L’ultimo incontro di metà gennaio ha segnato la fine della trattativa e il gruppo di lavoro ha indicato la mia candidatura.
Ora si lavora al programma #viviamomerate partendo dall’ascolto. Gireremo frazioni e località parleremo con tutti per raccogliere le indicazioni e spunti per arricchire il programma che stiamo elaborando nel gruppo. Come abbiamo fatto col sondaggio sui bisogni sanitari, circa 600 risposte che hanno contribuito a fare luce su una situazione dell’ambito socio-sanitario territoriale in evidenti difficoltà”.
Quindi al momento nulla che riguardi grandi temi come le aree ambientali a nord di Merate, il futuro di villa Confalonieri e del polo della Cultura.
“Al contrario, sono tutti temi che stiamo approfondendo da tempo con il gruppo di lavoro. Riteniamo che luoghi come: l’attuale comune, villa Confalonieri, la scuola media, la biblioteca e Palazzo Prinetti siano tra loro interconnessi e i progetti che stiamo realizzando puntano a valorizzare a pieno le potenzialità di queste importanti aree per la comunità e le realtà ad esse correlate.
Inoltre, la fase di ascolto che abbiamo avviato e che proseguirà nelle prossime settimane ci ha permesso di raccogliere sollecitazioni puntuali su temi chiave come: decoro urbano e verde pubblico, sicurezza in alcune aree della città, aree scolastiche e ricreative protette e vivibili.
Posso già dire che rimetteremo mano al Piano urbano del traffico del 2007, ma in chiave sovracomunale e guardando ad una mobilità sostenibile, sicura e rispettosa di tutte le esigenze. Pensando alla sicurezza, tra le altre cose, vorremmo verificare le potenzialità future della rete di videosorveglianza ad oggi attiva, per valutare possibili sviluppi a tutela della cittadinanza e a supporto della pianificazione territoriale.
Contestualmente, Viviamo Merate rivolge certamente uno sguardo attento alle frazioni per cui proporremo progetti dedicati che possano valorizzare non solo gli aspetti urbanistici ma da questi anche le diverse realtà sociali ed economiche che le caratterizzano. Non a caso inizieremo a partire da Sabato 17 a Cassina e Domenica 18 a Brugarolo (dalle 09 alle 12) un primo tour in ognuna di esse per un ascolto attivo.
A tal proposito, guardando alla fascia Nord di Merate, sensibile dal punto di vista ambientale e di innegabile pregio naturalistico, la direzione su cui stiamo lavorando è puntare allo sviluppo di un turismo verde, interconnesso con le infrastrutture del territorio volano per una riscoperta dei luoghi d’interesse sino ad abbracciare il Parco del Curone e il Parco Adda Nord.
Cercheremo con le realtà e Comuni vicini di proporre un dialogo su diversi temi del Meratese per confrontarsi su soluzioni condivise in diversi ambiti come il sociale, il sanitario con il polo ospedaliero Mandic, che ha visto alcuni di noi protagonisti nell’esperienza del Tavolo Sanità, di cui ribadiamo la necessità di mantenere la qualifica di Ospedale di 1° Livello. In questo senso, sono necessari una serie di abilitatori come ad esempio: collaborazioni con il mondo imprenditoriale e scientifico che possano sfruttare il know-how del territorio per sperimentare soluzioni innovative di valorizzazione del presidio ed essere di stimolo per nuovi professionisti, una maggiore integrazione socio-sanitaria accompagnata da un’analisi dei bisogni per la predisposizione di percorsi diagnostico-terapeutici.
Infine, stiamo esplorando progetti che possano rendere i giovani protagonisti della vita cittadina, offrendo loro spazi dove esprimere la propria creatività, trovare servizi e opportunità lungo il loro percorso di crescita.
Allo stesso modo ci rivolgiamo con una particolare attenzione e sollecitudine alle fasce più fragili con una variegata offerta di servizi e proposte che consentano a tutti di vivere Merate, senza lasciare indietro nessuno come, ad esempio, iniziative per l’invecchiamento attivo, che combattano la solitudine e valorizzino le relazioni, promozione di stili di vita salutari, attenzione alle problematiche dell’autonomia nella disabilità. Ci preme in modo particolare sviluppare tutte quelle dinamiche che permettano di intercettare i bisogni sociali e di adottare politiche che lo affrontino in chiave preventiva ed innovativa, in un’ottica di welfare rigenerativo e di comunità, promuovendo la partecipazione attiva alla vita della città. In questo contesto, la collaborazione con le associazioni culturali, sociali e sportive per la città diventerà ancora più rilevante con un piano di coordinamento, di sostegno e promozione attiva delle iniziative.
Merate potrà cogliere le opportunità del futuro puntando su una strategia che tenga conto sia dell'ambito territoriale che delle specificità del contesto locale”.
La lista dei candidati?
“Le disponibilità sono tante, stiamo definendo le scelte in base al tempo utile per questo servizio alla collettività e alla competenza. Il lavoro di gruppo comunque va oltre i sedici candidati.”.
Purché in caso di sconfitta non si dilegui, il gruppo, come avvenuto nel 2014 dopo le debacle di Silvia Villa e nel 2019 di Aldo Castelli.
“No anche i temi del vivere quotidiano entreranno nel programma integrato che parte dalla visione sovracomunale per poi scendere fino ai più piccoli dettagli del livello locale”.
Mattia Salvioni, meratese doc, abita in via Sant’Ambrogio, laureato in economia e management gestione d’impresa ambiti digitale e innovazione alla Bocconi, lavora presso EY, nota come Ernst & Young, un network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità ecc., segmento “Trasformazioni aziendali”, già segretario del circolo del Partito Democratico di Merate, oggi ufficialmente candidato per una lista civica che guarda al centro-sinistra / centro.
Il giovane candidato se la dovrà vedere con Massimo Panzeri che, costi quel che costi, sarà in campo a giugno per tentare la riconferma. E, forse se la dovrà vedere anche con una terza lista, si dice guidata da Dario Perego, già sindaco dal 1995 al 2004.
Quando ha maturato l’idea di mettersi in campo in prima persona?
“La decisione non arriva ovviamente da me, ma dal nutrito gruppo di cittadini che in una rosa di nomi ha puntato sul mio. Siamo in tanti attorno al tavolo, una cinquantina provenienti da diversi ambiti ed esperienze e molti altri che stanno fornendo il loro contributo su specifici temi e approfondimenti”.
Era necessario dimettersi dalla segreteria del Circolo. Non è che si diventa civici soltanto facendo un formale passo indietro?
“L’ho fatto perché avevo necessità di lavorare tranquillamente, muovermi in modo sereno e aperto e lasciare al partito la più ampia possibilità di attrezzarsi per la campagna elettorale per l’elezione del Parlamento Europeo. Il Direttivo del Circolo continuerà a lavorare in vista della tornata di giugno mentre il gruppo che comprende persone di qualunque estrazione si impegnerà per la campagna locale”.
Prima della ufficializzazione della candidatura c’è stato un lungo periodo di trattativa con rappresentanti di altra area politica.
“Guardi, qui la narrazione è davvero stupefacente. Sembra che noi abbiamo fatto melina per conoscere le intenzioni degli avversari lasciando intendere una nostra disponibilità ad aggregarci e che poi all’ultimo momento ci siamo tirati indietro lanciando la mia candidatura. Ma le cose non sono andate così. Noi già nel settembre 2022 abbiamo iniziato a lavorare per un rinnovamento di area. L’obiettivo era e è uno solo: offrire alla cittadinanza un’alternativa all’attuale Amministrazione che riteniamo inconcludente, senza una visione di lungo periodo, dedita solo a qualche opera pubblica mentre Merate ha perso la centralità nel territorio e minaccia di perdere pure il presidio ospedaliero. Ordinaria gestione dei beni pubblici. Bene noi abbiamo iniziato a lavorare partendo dal meratese, cercando modalità per fare rete con altri comuni per mettere assieme i problemi e vederne la soluzione in chiave sovracomunale a beneficio di Merate e del territorio”.
Ma una trattativa c’è stata.
“Sì, ci siamo incontrati più volte, dapprima soltanto il dottor Stefano Maffi e io poi il tavolo si è allargato. Ma a Maffi dissi subito una cosa: siamo civici, alternativi all’attuale maggioranza. La nostra vuole essere una pagina nuova, una progettualità del tutto diversa. Con Maffi gli incontri sono andati avanti anche in modo informale fino a settembre scorso. Sono stati fatti una serie di incontri più ampi e ad inizio ottobre Stefano fece per la prima volta il nome di Dario Perego come possibile candidato. Abbiamo proseguito gli incontri fino a che, sollecitati per affrontare il tema delle candidature a fine novembre, c’è stata una frenata improvvisa da parte loro chiedendo il rinvio a gennaio. A Quel punto, abbiamo capito che avevano cambiato idea, abbiamo chiesto un incontro chiarificatore che si è concluso con un nulla di fatto, così come a gennaio. Abbiamo sempre ribadito e confermato quanto presentato fin dall’inizio.
Quindi la trattativa si è arenata.
“Avevamo lasciato aperte le porte alla partecipazione di esponenti del gruppo guidato da Maffi. Volevamo prima confrontarci sulle possibili convergenze e poi parlare di nomi”.
Insomma prima dovevate essere voi a portare voti e sei, sette candidati dentro la lista “Perego”, per intenderci e poi dovevano essere loro a fare altrettanto dentro la lista “Salvioni”.
“Messa così è un po’ troppo sintetica. Nessuno doveva portare nessuno ma guardare a una possibile proposta e idea per Merate condivisa”.
E adesso?
“L’ultimo incontro di metà gennaio ha segnato la fine della trattativa e il gruppo di lavoro ha indicato la mia candidatura.
Ora si lavora al programma #viviamomerate partendo dall’ascolto. Gireremo frazioni e località parleremo con tutti per raccogliere le indicazioni e spunti per arricchire il programma che stiamo elaborando nel gruppo. Come abbiamo fatto col sondaggio sui bisogni sanitari, circa 600 risposte che hanno contribuito a fare luce su una situazione dell’ambito socio-sanitario territoriale in evidenti difficoltà”.
Quindi al momento nulla che riguardi grandi temi come le aree ambientali a nord di Merate, il futuro di villa Confalonieri e del polo della Cultura.
“Al contrario, sono tutti temi che stiamo approfondendo da tempo con il gruppo di lavoro. Riteniamo che luoghi come: l’attuale comune, villa Confalonieri, la scuola media, la biblioteca e Palazzo Prinetti siano tra loro interconnessi e i progetti che stiamo realizzando puntano a valorizzare a pieno le potenzialità di queste importanti aree per la comunità e le realtà ad esse correlate.
Inoltre, la fase di ascolto che abbiamo avviato e che proseguirà nelle prossime settimane ci ha permesso di raccogliere sollecitazioni puntuali su temi chiave come: decoro urbano e verde pubblico, sicurezza in alcune aree della città, aree scolastiche e ricreative protette e vivibili.
Posso già dire che rimetteremo mano al Piano urbano del traffico del 2007, ma in chiave sovracomunale e guardando ad una mobilità sostenibile, sicura e rispettosa di tutte le esigenze. Pensando alla sicurezza, tra le altre cose, vorremmo verificare le potenzialità future della rete di videosorveglianza ad oggi attiva, per valutare possibili sviluppi a tutela della cittadinanza e a supporto della pianificazione territoriale.
Contestualmente, Viviamo Merate rivolge certamente uno sguardo attento alle frazioni per cui proporremo progetti dedicati che possano valorizzare non solo gli aspetti urbanistici ma da questi anche le diverse realtà sociali ed economiche che le caratterizzano. Non a caso inizieremo a partire da Sabato 17 a Cassina e Domenica 18 a Brugarolo (dalle 09 alle 12) un primo tour in ognuna di esse per un ascolto attivo.
A tal proposito, guardando alla fascia Nord di Merate, sensibile dal punto di vista ambientale e di innegabile pregio naturalistico, la direzione su cui stiamo lavorando è puntare allo sviluppo di un turismo verde, interconnesso con le infrastrutture del territorio volano per una riscoperta dei luoghi d’interesse sino ad abbracciare il Parco del Curone e il Parco Adda Nord.
Cercheremo con le realtà e Comuni vicini di proporre un dialogo su diversi temi del Meratese per confrontarsi su soluzioni condivise in diversi ambiti come il sociale, il sanitario con il polo ospedaliero Mandic, che ha visto alcuni di noi protagonisti nell’esperienza del Tavolo Sanità, di cui ribadiamo la necessità di mantenere la qualifica di Ospedale di 1° Livello. In questo senso, sono necessari una serie di abilitatori come ad esempio: collaborazioni con il mondo imprenditoriale e scientifico che possano sfruttare il know-how del territorio per sperimentare soluzioni innovative di valorizzazione del presidio ed essere di stimolo per nuovi professionisti, una maggiore integrazione socio-sanitaria accompagnata da un’analisi dei bisogni per la predisposizione di percorsi diagnostico-terapeutici.
Infine, stiamo esplorando progetti che possano rendere i giovani protagonisti della vita cittadina, offrendo loro spazi dove esprimere la propria creatività, trovare servizi e opportunità lungo il loro percorso di crescita.
Allo stesso modo ci rivolgiamo con una particolare attenzione e sollecitudine alle fasce più fragili con una variegata offerta di servizi e proposte che consentano a tutti di vivere Merate, senza lasciare indietro nessuno come, ad esempio, iniziative per l’invecchiamento attivo, che combattano la solitudine e valorizzino le relazioni, promozione di stili di vita salutari, attenzione alle problematiche dell’autonomia nella disabilità. Ci preme in modo particolare sviluppare tutte quelle dinamiche che permettano di intercettare i bisogni sociali e di adottare politiche che lo affrontino in chiave preventiva ed innovativa, in un’ottica di welfare rigenerativo e di comunità, promuovendo la partecipazione attiva alla vita della città. In questo contesto, la collaborazione con le associazioni culturali, sociali e sportive per la città diventerà ancora più rilevante con un piano di coordinamento, di sostegno e promozione attiva delle iniziative.
Merate potrà cogliere le opportunità del futuro puntando su una strategia che tenga conto sia dell'ambito territoriale che delle specificità del contesto locale”.
La lista dei candidati?
“Le disponibilità sono tante, stiamo definendo le scelte in base al tempo utile per questo servizio alla collettività e alla competenza. Il lavoro di gruppo comunque va oltre i sedici candidati.”.
Purché in caso di sconfitta non si dilegui, il gruppo, come avvenuto nel 2014 dopo le debacle di Silvia Villa e nel 2019 di Aldo Castelli.
Claudio Brambilla