Sartirana: nella riserva lago spuntano un picchio e un ranocchio scolpiti nel legno
Da qualche giorno sono l'attrazione di chi passeggia lungo il sentiero che costeggia il lago di Sartirana, sul tratto a est, poco dopo il “bagnolo”.
Qui il gruppo dei volontari della riserva, infatti, ha deciso di dare un tocco di arte e una nuova vita ai tronchi degli arbusti che per i violenti acquazzoni dello scorso anno sono stati abbattuti.
Con la parte rimasta ancora al terreno, infatti, grazie a un eccellente lavoro di squadra hanno ricavato due degli animali che popolano la riserva e nelle prossime settimane procederanno con altre realizzazioni.
Ciascuno con le proprie abilità ha contribuito alla riuscita dei due manufatti: il primo ricavato da un ciliegio selvatico è stato un picchio ancorato al tronco con le zampette e rappresentato mentre con il becco sta creando il buco. Il secondo animale, invece, è un ranocchio enorme, ancora in fase di finitura, scavato in un platano.
C'è chi ha "sgrossato" il tronco, chi lo ha rifinito e decorato con i dettagli e chi ha trattato il legno con l'impregnante per cercare di renderlo immortale.
Tra le mani al lavoro ci sono anche quelle di Costante Ghezzi, ex messo comunale, presepista e appassionato di pittura, lavorazione del legno, intaglio.
Un lavoro minuzioso e creativo quello realizzato dal gruppo, capitanato dal direttore Mauro Brambilla, che raccomanda ai visitatori di non danneggiare i manufatti né di salirvi a cavalcioni per qualche fotografia, come già successo, onde rendere vano tanto impegno profuso per un risultato eccezionale.
Non resta che attendere il resto delle creazioni, belle a vedersi e simpatiche anche per i più piccoli che si fermano volentieri ad ammirarle e a farsi raccontare qualche storia dai più grandi.
Qui il gruppo dei volontari della riserva, infatti, ha deciso di dare un tocco di arte e una nuova vita ai tronchi degli arbusti che per i violenti acquazzoni dello scorso anno sono stati abbattuti.
Con la parte rimasta ancora al terreno, infatti, grazie a un eccellente lavoro di squadra hanno ricavato due degli animali che popolano la riserva e nelle prossime settimane procederanno con altre realizzazioni.
Ciascuno con le proprie abilità ha contribuito alla riuscita dei due manufatti: il primo ricavato da un ciliegio selvatico è stato un picchio ancorato al tronco con le zampette e rappresentato mentre con il becco sta creando il buco. Il secondo animale, invece, è un ranocchio enorme, ancora in fase di finitura, scavato in un platano.
C'è chi ha "sgrossato" il tronco, chi lo ha rifinito e decorato con i dettagli e chi ha trattato il legno con l'impregnante per cercare di renderlo immortale.
Tra le mani al lavoro ci sono anche quelle di Costante Ghezzi, ex messo comunale, presepista e appassionato di pittura, lavorazione del legno, intaglio.
Un lavoro minuzioso e creativo quello realizzato dal gruppo, capitanato dal direttore Mauro Brambilla, che raccomanda ai visitatori di non danneggiare i manufatti né di salirvi a cavalcioni per qualche fotografia, come già successo, onde rendere vano tanto impegno profuso per un risultato eccezionale.
Non resta che attendere il resto delle creazioni, belle a vedersi e simpatiche anche per i più piccoli che si fermano volentieri ad ammirarle e a farsi raccontare qualche storia dai più grandi.