Parco Curone: per un video in più due crossisti litigano convinti di avere ragione
Sta spopolando su YouTube il video di due youtuber che si divertono con le motocross elettriche tra i sentieri del Parco del Curone.
Nella presentazione affermano di trovarsi a Montevecchia Alta. In effetti in uno spezzone del filmato li si vede impennare in via Alta collina. Il titolo acchiappa click recita “Insultati e minacciati da un maniaco (rissa sfiorata!!!)”. Concetto ribadito nella descrizione del filmato: “Abbiamo incontrato un pazzo maniaco che ci ha insultati e minacciati senza motivo! Abbiamo sfiorato la rissa...”.
Nel mondo al contrario, i due giovani si sono sentiti vittime degli insulti di una persona che stava passeggiando nella natura. Secondo loro, “lui è venuto qua per cercare rogne”.
L’uomo, schernito in post-produzione per predicare bene e razzolare male (non teneva i cani al guinzaglio), ha usato – va detto – toni forti nei loro confronti, specificando che “nel Parco del Curone si va a passo d’uomo” e che c’è il divieto di andare con le motocross o le bici nel bosco.
Degli 80 km di sentieri nel Parco, solo il 10% è interessato da limitazioni di transito. Dalle immagini si nota che gli youtuber in alcuni tratti passano su dei gradini in pietra (“bella ‘sta gradinata”), abbandonano il tracciato, passano direttamente tra un albero e l’altro o tra i rovi e si divincolano tra le staccionate a tornello installate apposta – non ci vuole grande intuito – per non far passare biciclette, moto e cavalli.
Il diverbio è stato acceso, ma dal primo all’ultimo minuto, non sembra che i due produttori di contenuti di intrattenimento sui social abbiano davvero preso coscienza del proprio sbaglio. “Non è che abbiamo creato un problema, alla fine non è che stiamo facendo chissà che male. Come è suo il bosco, è anche mio” dice uno dei due all’uomo innervosito. “Ti rendi conto che ci siamo fermati, abbiamo chiesto scusa, ti abbiamo detto che non lo sapevamo e da lassù non abbiamo visto il divieto, non ti abbiamo attaccato. Rilassati”. La reazione non è stata da calma zen: “Non mi rilasso. Siete due coglioni che non rispettano le regole”.
La pratica di downhill e cross è nota da tempo e lamentata dai pedoni che fruiscono della natura. L’Ente Parco installa periodicamente dei cartelli che segnalano i divieti, ma vengono poi tolti da chi si avventura con moto e bici, che organizzano persino il tracciato con rampe create apposta per il proprio divertimento. La presenza di questi mezzi rovina col tempo i sentieri, oltre a creare disturbo alla fauna, problemi alla vegetazione e pericolo per le persone.
Il signore a piedi chiede nel video ai motociclisti di andarsene, li fotografa, ma loro insistono per rimanere. Dopo uno stacco del montaggio, si vedono i due youtuber a un bivio e scelgono di prendere la stessa strada che sapevano aver preso il contestatore: “È una questione di principio, non è suo il bosco” commenta riottoso uno dei due amici. Si incrociano di nuovo un altro paio di volte. Alla fine della gita, Ivo – così viene chiamato dall’altro – sintetizza soavemente: “Volevo tirargli un pugno in faccia”. L’altro, più diplomatico, si difende dalle accuse: “Ne incontriamo tante di persone nei boschi e non ci rompono mai le balle, anzi tutti di solito sono incuriositi. Appena li abbiamo visti abbiamo frenato con largo anticipo”.
Con la magia del montaggio, è stata inserita all’inizio una premessa, mentre decantavano la “valle incantata” della Brianza. “Ci tenevo a specificare prima che la gente parli per niente che, ok, noi tante volte facciamo i coglioni nei video, certo. Noi ci teniamo a rispettare chiaramente tutte le persone che incontriamo. Quello che facciamo semplicemente è intrattenervi nei video”.
Nella presentazione affermano di trovarsi a Montevecchia Alta. In effetti in uno spezzone del filmato li si vede impennare in via Alta collina. Il titolo acchiappa click recita “Insultati e minacciati da un maniaco (rissa sfiorata!!!)”. Concetto ribadito nella descrizione del filmato: “Abbiamo incontrato un pazzo maniaco che ci ha insultati e minacciati senza motivo! Abbiamo sfiorato la rissa...”.
Nel mondo al contrario, i due giovani si sono sentiti vittime degli insulti di una persona che stava passeggiando nella natura. Secondo loro, “lui è venuto qua per cercare rogne”.
L’uomo, schernito in post-produzione per predicare bene e razzolare male (non teneva i cani al guinzaglio), ha usato – va detto – toni forti nei loro confronti, specificando che “nel Parco del Curone si va a passo d’uomo” e che c’è il divieto di andare con le motocross o le bici nel bosco.
Degli 80 km di sentieri nel Parco, solo il 10% è interessato da limitazioni di transito. Dalle immagini si nota che gli youtuber in alcuni tratti passano su dei gradini in pietra (“bella ‘sta gradinata”), abbandonano il tracciato, passano direttamente tra un albero e l’altro o tra i rovi e si divincolano tra le staccionate a tornello installate apposta – non ci vuole grande intuito – per non far passare biciclette, moto e cavalli.
Il diverbio è stato acceso, ma dal primo all’ultimo minuto, non sembra che i due produttori di contenuti di intrattenimento sui social abbiano davvero preso coscienza del proprio sbaglio. “Non è che abbiamo creato un problema, alla fine non è che stiamo facendo chissà che male. Come è suo il bosco, è anche mio” dice uno dei due all’uomo innervosito. “Ti rendi conto che ci siamo fermati, abbiamo chiesto scusa, ti abbiamo detto che non lo sapevamo e da lassù non abbiamo visto il divieto, non ti abbiamo attaccato. Rilassati”. La reazione non è stata da calma zen: “Non mi rilasso. Siete due coglioni che non rispettano le regole”.
La pratica di downhill e cross è nota da tempo e lamentata dai pedoni che fruiscono della natura. L’Ente Parco installa periodicamente dei cartelli che segnalano i divieti, ma vengono poi tolti da chi si avventura con moto e bici, che organizzano persino il tracciato con rampe create apposta per il proprio divertimento. La presenza di questi mezzi rovina col tempo i sentieri, oltre a creare disturbo alla fauna, problemi alla vegetazione e pericolo per le persone.
Il signore a piedi chiede nel video ai motociclisti di andarsene, li fotografa, ma loro insistono per rimanere. Dopo uno stacco del montaggio, si vedono i due youtuber a un bivio e scelgono di prendere la stessa strada che sapevano aver preso il contestatore: “È una questione di principio, non è suo il bosco” commenta riottoso uno dei due amici. Si incrociano di nuovo un altro paio di volte. Alla fine della gita, Ivo – così viene chiamato dall’altro – sintetizza soavemente: “Volevo tirargli un pugno in faccia”. L’altro, più diplomatico, si difende dalle accuse: “Ne incontriamo tante di persone nei boschi e non ci rompono mai le balle, anzi tutti di solito sono incuriositi. Appena li abbiamo visti abbiamo frenato con largo anticipo”.
Con la magia del montaggio, è stata inserita all’inizio una premessa, mentre decantavano la “valle incantata” della Brianza. “Ci tenevo a specificare prima che la gente parli per niente che, ok, noi tante volte facciamo i coglioni nei video, certo. Noi ci teniamo a rispettare chiaramente tutte le persone che incontriamo. Quello che facciamo semplicemente è intrattenervi nei video”.
M.P.