Lomagna, Montevecchia e Osnago: viaggio dove corre il "sentiero della droga"
Si snodano due chilometri di sentiero, fra i comuni di Lomagna, Osnago e Montevecchia, dove l’attività di spaccio di droga è di frequente una regola. Un dato di fatto, visibile a chiunque passeggi nei boschi. Una situazione che abbiamo verificato in diversi sopralluoghi, in diversi mesi, durante l’intero anno 2023.
Due chilometri di percorso che corrispondono al tratto finale del sentiero numero uno del Parco del Curone (denominato “Nord-Sud”, Ceregallo – Caravaggio). L’itinerario che scende dalle colline di Sirtori fino a Lomagna. Nel suo tratto finale è divenuto il sentiero dello spaccio di droga.
Definirlo sentiero della droga non è una formula sensazionalistica. L’attività di spaccio di stupefacenti è diffusa e costante. Corre lungo le direttrici che collegano il sentiero alle strade limitrofe: via Giotto, via Per le Orane e via Monza.
In queste zone, durante i sopralluoghi, gli incontri con spacciatori sono avvenuti ricorrenti.
Durante i mesi trascorsi, abbiamo notato come l’attività di spaccio, in principio concentrata nei fine settimana, quando forse aumenta la domanda di stupefacenti, sia andata estendendosi temporalmente fino a diventare continuativa.
Se prima gli spacciatori si muovevano indisturbati, anche fra chi compiva una passeggiata domenicale nel bosco, oggi sono appostati in punti nevralgici del percorso quasi ogni giorno della settimana.
Partiamo da Lomagna, dove si incontrano i primi luoghi di spaccio. L'area si trova ai margini dei campi coltivati a ovest del centro storico del paese. Là dove il sentiero “Lomagna – Sirtori” inizia a seguire il declivio del terreno verso l’area ex Rdb. Qui è già possibile intravedere i primi spacciatori.
Il primo, una specie di vedetta, sta nascosto nel bosco, ha lo sguardo rivolto verso l’ex area industriale e il piazzale di sosta antistante, lungo via Giotto. Cellulare a portata di mano, alcuni involucri confezionati. Nei periodi di attesa fra un cliente e un “rifornimento di droga” sembra intento a consumare stupefacenti.
In altre occasioni, un secondo, lo si trova a pochi metri di distanza. A est dell’ex area Rdb. Là dove vi è una valletta chiusa che, prolungandosi nel bosco, offre una via di fuga comoda verso l’altipiano sovrastante.
Qualcuno lo si può intravvedere in prossimità delle vasche di laminazione. Quest’area è nota come “la Stretta”. Qui si trova una delle zone di incontro fra chi sembra gestire la rete di spacciatori, gli spacciatori stessi e i clienti. Il traffico sembra avvenire nei pressi dell’antico ponte in pietra dove una stradina di campagna attraversa il torrente Molgoretta e raggiunge via Giotto.
Una macchina si ferma, lo spacciatore si avvicina, talune volte in bicicletta, un rapido scambio e via. L’autovettura riparte, lo spacciatore rientra nel bosco. Proprio in fronte a quest’area parte un sentiero che giunge a Maresso di Missaglia, in località Bergamina, passando nell’area verde boschiva. Un’altra zona in cui sono state segnalate attività di spaccio.
Una scena che in fondo ritorna con le stesse modalità. Come l’attività di spaccio di droga che avveniva in località Maresso di Missaglia, in un’area compresa fra la Bergamina e il cimitero di Valaperta di Casatenovo. Zona dove il traffico proseguiva con le medesime dinamiche. Spaccio che avevamo segnalato su queste colonne nel mese di marzo 2022.
Ora il “movimento” si è spostato lungo il sentiero “Nord – Sud” del Parco del Curone. A breve distanza dalla località Bestec, nel comune di Osnago. Qui può capitare di incontrare uno spacciatore. Un soggetto viene visto più volte: veste di scuro, si aggira nella zona con una bicicletta nera mal ridotta. Ha uno zaino che a volte nasconde. Sembra intento a consumare sostanze.
E' il tratto dove, in passato, è stato realizzato un intervento di riqualificazione dell’alveo del torrente Curone. E' possibile che lo spacciatore resti fermo nel letto del corso d’acqua, quando in secca, tenendo d'occhio la strada senza però essere notato.
Altre volte in bicicletta percorre pochi metri lungo il tratto che costeggia il torrente Curone in direzione dell’ex zona industriale.
Proseguendo lungo il sentiero lo scenario non cambia. Boschi e campi di mais. Una zona che, ad un tratto, si apre su un vasto prato. Un sentiero alla sinistra porta verso via Monza, ormai è territorio di Montevecchia. Il sentiero costeggia il campo e attraversa il torrente Curone grazie ad un ponte.
Un manufatto antico in pietra che ricorda il passato contadino del nostro territorio. Qui solitamente si apposta un altro spacciatore in attesa fra un cliente e un “rifornimento”.
Nelle scorse settimane, a breve distanza da questo punto, nell’area sottostante la scuola primaria di Montevecchia, due bambini sono stati avvicinati e importunati da una persona. Pare in evidente stato di alterazione, probabilmente intenta a consumare droga.
Dalle dinamiche raccontate si trae l'impressione che gli spacciatori in attesa dei clienti abbiano con sé una dose di stupefacente piuttosto limitato. Probabilmente, in caso di perquisizione e fermo, verrebbero considerate modiche quantità a uso personale.
Resta il fatto che l'incrocio di segnalazioni ci porta a ritenere che la situazione è andata peggiorando con una presenza di spacciatori sempre più frequente. Se l'impressione trova conferme tra le autorità civili e militari è necessario che oltre alla indispensabile azione di repressione da parte delle Forze dell’ordine, si metta in campo un’azione congiunta dei comuni e degli enti interessati: Lomagna, Osnago, Montevecchia, nonché il Parco del Curone. È opportuno che intervengano per provare a risolvere questo problema, in modo articolato, organizzato e definitivo.
Note alle carte:
Punti rossi – Zone in cui sono stati visti spacciatori
Punti Blu – Aree in cui gli spacciatori sono stati visti appostarsi nascondendo stupefacenti
Punti Neri – Zone di traffico di stupefacenti
Due chilometri di percorso che corrispondono al tratto finale del sentiero numero uno del Parco del Curone (denominato “Nord-Sud”, Ceregallo – Caravaggio). L’itinerario che scende dalle colline di Sirtori fino a Lomagna. Nel suo tratto finale è divenuto il sentiero dello spaccio di droga.
Definirlo sentiero della droga non è una formula sensazionalistica. L’attività di spaccio di stupefacenti è diffusa e costante. Corre lungo le direttrici che collegano il sentiero alle strade limitrofe: via Giotto, via Per le Orane e via Monza.
In queste zone, durante i sopralluoghi, gli incontri con spacciatori sono avvenuti ricorrenti.
Durante i mesi trascorsi, abbiamo notato come l’attività di spaccio, in principio concentrata nei fine settimana, quando forse aumenta la domanda di stupefacenti, sia andata estendendosi temporalmente fino a diventare continuativa.
Se prima gli spacciatori si muovevano indisturbati, anche fra chi compiva una passeggiata domenicale nel bosco, oggi sono appostati in punti nevralgici del percorso quasi ogni giorno della settimana.
Partiamo da Lomagna, dove si incontrano i primi luoghi di spaccio. L'area si trova ai margini dei campi coltivati a ovest del centro storico del paese. Là dove il sentiero “Lomagna – Sirtori” inizia a seguire il declivio del terreno verso l’area ex Rdb. Qui è già possibile intravedere i primi spacciatori.
Il primo, una specie di vedetta, sta nascosto nel bosco, ha lo sguardo rivolto verso l’ex area industriale e il piazzale di sosta antistante, lungo via Giotto. Cellulare a portata di mano, alcuni involucri confezionati. Nei periodi di attesa fra un cliente e un “rifornimento di droga” sembra intento a consumare stupefacenti.
In altre occasioni, un secondo, lo si trova a pochi metri di distanza. A est dell’ex area Rdb. Là dove vi è una valletta chiusa che, prolungandosi nel bosco, offre una via di fuga comoda verso l’altipiano sovrastante.
Qualcuno lo si può intravvedere in prossimità delle vasche di laminazione. Quest’area è nota come “la Stretta”. Qui si trova una delle zone di incontro fra chi sembra gestire la rete di spacciatori, gli spacciatori stessi e i clienti. Il traffico sembra avvenire nei pressi dell’antico ponte in pietra dove una stradina di campagna attraversa il torrente Molgoretta e raggiunge via Giotto.
Una macchina si ferma, lo spacciatore si avvicina, talune volte in bicicletta, un rapido scambio e via. L’autovettura riparte, lo spacciatore rientra nel bosco. Proprio in fronte a quest’area parte un sentiero che giunge a Maresso di Missaglia, in località Bergamina, passando nell’area verde boschiva. Un’altra zona in cui sono state segnalate attività di spaccio.
Una scena che in fondo ritorna con le stesse modalità. Come l’attività di spaccio di droga che avveniva in località Maresso di Missaglia, in un’area compresa fra la Bergamina e il cimitero di Valaperta di Casatenovo. Zona dove il traffico proseguiva con le medesime dinamiche. Spaccio che avevamo segnalato su queste colonne nel mese di marzo 2022.
Ora il “movimento” si è spostato lungo il sentiero “Nord – Sud” del Parco del Curone. A breve distanza dalla località Bestec, nel comune di Osnago. Qui può capitare di incontrare uno spacciatore. Un soggetto viene visto più volte: veste di scuro, si aggira nella zona con una bicicletta nera mal ridotta. Ha uno zaino che a volte nasconde. Sembra intento a consumare sostanze.
E' il tratto dove, in passato, è stato realizzato un intervento di riqualificazione dell’alveo del torrente Curone. E' possibile che lo spacciatore resti fermo nel letto del corso d’acqua, quando in secca, tenendo d'occhio la strada senza però essere notato.
Altre volte in bicicletta percorre pochi metri lungo il tratto che costeggia il torrente Curone in direzione dell’ex zona industriale.
Proseguendo lungo il sentiero lo scenario non cambia. Boschi e campi di mais. Una zona che, ad un tratto, si apre su un vasto prato. Un sentiero alla sinistra porta verso via Monza, ormai è territorio di Montevecchia. Il sentiero costeggia il campo e attraversa il torrente Curone grazie ad un ponte.
Un manufatto antico in pietra che ricorda il passato contadino del nostro territorio. Qui solitamente si apposta un altro spacciatore in attesa fra un cliente e un “rifornimento”.
Nelle scorse settimane, a breve distanza da questo punto, nell’area sottostante la scuola primaria di Montevecchia, due bambini sono stati avvicinati e importunati da una persona. Pare in evidente stato di alterazione, probabilmente intenta a consumare droga.
Dalle dinamiche raccontate si trae l'impressione che gli spacciatori in attesa dei clienti abbiano con sé una dose di stupefacente piuttosto limitato. Probabilmente, in caso di perquisizione e fermo, verrebbero considerate modiche quantità a uso personale.
Resta il fatto che l'incrocio di segnalazioni ci porta a ritenere che la situazione è andata peggiorando con una presenza di spacciatori sempre più frequente. Se l'impressione trova conferme tra le autorità civili e militari è necessario che oltre alla indispensabile azione di repressione da parte delle Forze dell’ordine, si metta in campo un’azione congiunta dei comuni e degli enti interessati: Lomagna, Osnago, Montevecchia, nonché il Parco del Curone. È opportuno che intervengano per provare a risolvere questo problema, in modo articolato, organizzato e definitivo.
Note alle carte:
Punti rossi – Zone in cui sono stati visti spacciatori
Punti Blu – Aree in cui gli spacciatori sono stati visti appostarsi nascondendo stupefacenti
Punti Neri – Zone di traffico di stupefacenti