Sulla chiusura dell'attività della fattoria

La cooperativa “Casa dei ragazzi “ di olgiate Molgora a dicembre ha chiuso l’attività della fattoria, dove erano impiegati dei ragazzi disabili nelle attività di tirocinio e borsa lavoro per il tramite della Provincia. La comunicazione è stata data agli ospiti a inizio dicembre e da gennaio le famiglie di questi utenti, che frequentavano quotidianamente la fattoria, impiegando tempo e risorse in attività occupazionali e risocializzanti, ad oggi si ritrovano a dover gestire da soli i propri cari che hanno perso quella piccola sicurezza che per poche ore al giorno permetteva loro di avere un minimo di realizzazione e autonomia. Come al solito, la lentezza e la burocrazia dei servizi preposti a dover trovare altre opportunità, sta penalizzando questi soggetti e le loro famiglie. Il cps non dà risposte e Retesalute, che tanto decanta l’avvio di progetti di inserimento lavorativo nella propria programmazione, non è pervenuta. Addirittura, contattata direttamente l’azienda consortile, pare che fosse all’oscuro della chiusura di questa attività, questione ai limiti del ridicolo! Casa dei ragazzi , come si può vedere dal sito di Retesalute, è una delle cooperative che collabora con retesalute e che ha dato adesione formale ad una collaborazione partecipando alle varie manifestazioni di interesse che l’azienda propone. Situazione ridicola e deprimente! Cosa offre il territorio realmente per i ragazzi e adulti disabili che non chiedono altro che essere integrati nella società? Domandatevelo, chiedetelo anche all’azienda, la risposta tante famiglie ce l’hanno già da tempo: tante belle parole ma zero fatti! 
Un padre arrabbiato coi servizi!
Gentile lettore, per quanto ci è stato possibile appurare, alla Fattoria della Casa dei Ragazzi hanno avuto inizio da febbraio dei lavori di ristrutturazione generale, che dureranno all'incirca fino alla fine di maggio. Interventi che servono per creare un luogo più accogliente e adatto ai bisogni di tutti. Non ci risulta che Retesalute gestisca le borse lavoro. In casi analoghi gli attori con cui le famiglie si interfacciano sono il centro di collocamento disabili della Provincia di Lecco e gli Enti/società che offrono dei posti di lavoro o tirocinio. Il suggerimento è di riprovare a contattare l'assistente sociale del suo Comune, per cercare di trovare una soluzione temporanea fino a quando non riaprirà la Fattoria, integrando l'eventuale progetto individualizzato di cui l'amministrazione comunale si fa già parzialmente carico. Con l'assistente sociale del Comune si potrebbe ragione di coordinarsi con l'Ufficio Inclusione sociale di Retesalute per attivare dei voucher, che però sono altra cosa rispetto alle borse lavoro. 


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