Lomagna: Rete al Femminile e le ''eroine'' del quotidiano
“Wonder Woman sì, ma anche meno”, questo il titolo dell’incontro organizzato da Rete al Femminile di Brianza nel pomeriggio di sabato 3 gennaio, dedicato alle donne interessate a trovare un equilibrio tra la vita privata e la libera professione.
Un auditorium gremito di donne di tutte le età ha accolto la fisioterapista e formatrice esperienziale Paola Bongiovanni e l’attrice, speaker e teatro terapista Carlotta Oggioni, che hanno presentato sei professioniste che hanno scelto di intraprendere il cammino “indipendente” e non da “dipendente”. La prima a prendere la parola è stata Patrizia Frasca, che dopo trentuno anni di carriera aziendale nell’ambito informatico ha deciso di “ribellarsi” e intraprendere una professione a contatto con la sua vera passione: la natura.
“Trentuno anni sono lunghi, io mi sentivo un pezzo di arredamento, una scrivania o un quadro e quindi ho fatto un salto”, ha raccontato la donna, spiegando come solamente uscendo dalla propria routine sia facile accorgersi delle centinaia di opportunità che il mondo esterno ha da offrire. Dopo diverse peripezie che l’hanno lasciata senza un’occupazione, si è trasformata in consulente in ambito di bellezza e benessere naturale, focalizzandosi sui benefici e i principi attivi delle erbe, aprendo la propria attività grazie al sostegno di Rete al Femminile. “Le collaborazioni sono fondamentali, da soli si va veloci ma se si vuole andare lontano bisogna essere in gruppo, per questo oggi ci facciamo conoscere” ha concluso prima di passare il microfono a Paola Monisso.
La consulente aziendale e formatrice specializzata in comunicazione e marketing strategico digitale ha spiegato ai presenti come costruire un personal brand distintivo partendo dai propri punti di forza. Il personal branding è la manifestazione pubblica della propria identità, competenze, valore e storia personale, un racconto che riflette la propria autenticità, coerenza e la capacità di connettersi con gli altri.
“Noi donne siamo speciali, facciamo fatica a tirare fuori i nostri talenti perché pensiamo di non essere mai abbastanza. Quindi la prima cosa che dobbiamo fare è allenarci a innamorarci di noi stesse per fare in modo che gli altri si possano innamorare di noi dal punto di vista professionale”. Individuare le proprie motivazioni, potenzialità e punti di forza permettono di differenziarsi e emergere in un mercato del lavoro al giorno d’oggi estremamente competitivo. “Ritengo che sia un processo da fare più volte nella vita perché permette di capire chi siamo e chi vogliamo diventare”. Se il tutto viene accompagnato da un’autenticità che avvicina al cliente, lo sviluppo di una strategia che fa spiccare il volo diventa estremamente naturale, trovando il supporto di altre realtà affini.
L’assistente virtuale Debora La Galia e l’esperta di comunicazione Federica Villa hanno poi sottolineato l’importanza di delegare mansioni in un mondo dominato da un multitasking che riduce drasticamente la produttività e da una mania di controllo che porta al burnout, causato da un forte stress e ansia. “Dare fiducia ad un altro è un modo per condividere una passione con sicurezza, non vuol dire non essere brava abbastanza”. A conferma dell’importanza della condivisione del carico lavorativo, Rete Brianza dal 2016 ha creato un nuovo sistema di amministrazione: una leadership diffusa, che ha proposto nove donne come leader della vita associativa, che si basa su decisioni prese all’unanimità. Questa metodologia è risultata talmente rivoluzionaria da fungere come esempio a diverse realtà, che l’hanno acquisita e adattata per consentire un maggior spazio di respiro ai propri dipendenti.
A chiudere la serie di interventi sono state la massoterapista Federica Delfini e la “creatrice di leggerezza” Fabiana Pozzi, che hanno rimarcato l’importanza di prendersi cura di sé attraverso una visione olistica dell’essere umano. “Le emozioni che proviamo tutti i giorni sono estremamente collegate al corpo, non è un caso se quando fa freddo non tutti ci ammaliamo, perché la malattia deriva da un disequilibrio dell’energia che si muove con le emozioni. Quindi la responsabilità della salute è nelle nostre mani ed è fondamentale prendersi cura l'una dell'altra”.
Dal 2016 Rete al Femminile è l’associazione nazionale dedicata alle donne, o alle persone che si riconoscono nel genere femminile, che lavorano in proprio come libere professioniste, freelance o imprenditrici. Nel tempo ha sviluppato diverse sedi provinciali per andare incontro alle necessità locali, con attività concrete di formazione, condivisione, aggiornamento professionale e creazione di alleanze. Ogni mese tante professioniste mettono le proprie conoscenze a servizio di altre, offrendo il sostegno umano fondamentale per un’attività sana e produttiva. Sabato 24 febbraio ci sarà il prossimo incontro conoscitivo nella zona del meratese mentre il 1°marzo a Paderno Dugnano si terrà un’altra conferenza ricca di esperienze di donne imprenditrici. Per maggiori informazioni consultare il sito retealfemminile.com.
Un auditorium gremito di donne di tutte le età ha accolto la fisioterapista e formatrice esperienziale Paola Bongiovanni e l’attrice, speaker e teatro terapista Carlotta Oggioni, che hanno presentato sei professioniste che hanno scelto di intraprendere il cammino “indipendente” e non da “dipendente”. La prima a prendere la parola è stata Patrizia Frasca, che dopo trentuno anni di carriera aziendale nell’ambito informatico ha deciso di “ribellarsi” e intraprendere una professione a contatto con la sua vera passione: la natura.
“Trentuno anni sono lunghi, io mi sentivo un pezzo di arredamento, una scrivania o un quadro e quindi ho fatto un salto”, ha raccontato la donna, spiegando come solamente uscendo dalla propria routine sia facile accorgersi delle centinaia di opportunità che il mondo esterno ha da offrire. Dopo diverse peripezie che l’hanno lasciata senza un’occupazione, si è trasformata in consulente in ambito di bellezza e benessere naturale, focalizzandosi sui benefici e i principi attivi delle erbe, aprendo la propria attività grazie al sostegno di Rete al Femminile. “Le collaborazioni sono fondamentali, da soli si va veloci ma se si vuole andare lontano bisogna essere in gruppo, per questo oggi ci facciamo conoscere” ha concluso prima di passare il microfono a Paola Monisso.
La consulente aziendale e formatrice specializzata in comunicazione e marketing strategico digitale ha spiegato ai presenti come costruire un personal brand distintivo partendo dai propri punti di forza. Il personal branding è la manifestazione pubblica della propria identità, competenze, valore e storia personale, un racconto che riflette la propria autenticità, coerenza e la capacità di connettersi con gli altri.
“Noi donne siamo speciali, facciamo fatica a tirare fuori i nostri talenti perché pensiamo di non essere mai abbastanza. Quindi la prima cosa che dobbiamo fare è allenarci a innamorarci di noi stesse per fare in modo che gli altri si possano innamorare di noi dal punto di vista professionale”. Individuare le proprie motivazioni, potenzialità e punti di forza permettono di differenziarsi e emergere in un mercato del lavoro al giorno d’oggi estremamente competitivo. “Ritengo che sia un processo da fare più volte nella vita perché permette di capire chi siamo e chi vogliamo diventare”. Se il tutto viene accompagnato da un’autenticità che avvicina al cliente, lo sviluppo di una strategia che fa spiccare il volo diventa estremamente naturale, trovando il supporto di altre realtà affini.
L’assistente virtuale Debora La Galia e l’esperta di comunicazione Federica Villa hanno poi sottolineato l’importanza di delegare mansioni in un mondo dominato da un multitasking che riduce drasticamente la produttività e da una mania di controllo che porta al burnout, causato da un forte stress e ansia. “Dare fiducia ad un altro è un modo per condividere una passione con sicurezza, non vuol dire non essere brava abbastanza”. A conferma dell’importanza della condivisione del carico lavorativo, Rete Brianza dal 2016 ha creato un nuovo sistema di amministrazione: una leadership diffusa, che ha proposto nove donne come leader della vita associativa, che si basa su decisioni prese all’unanimità. Questa metodologia è risultata talmente rivoluzionaria da fungere come esempio a diverse realtà, che l’hanno acquisita e adattata per consentire un maggior spazio di respiro ai propri dipendenti.
A chiudere la serie di interventi sono state la massoterapista Federica Delfini e la “creatrice di leggerezza” Fabiana Pozzi, che hanno rimarcato l’importanza di prendersi cura di sé attraverso una visione olistica dell’essere umano. “Le emozioni che proviamo tutti i giorni sono estremamente collegate al corpo, non è un caso se quando fa freddo non tutti ci ammaliamo, perché la malattia deriva da un disequilibrio dell’energia che si muove con le emozioni. Quindi la responsabilità della salute è nelle nostre mani ed è fondamentale prendersi cura l'una dell'altra”.
Dal 2016 Rete al Femminile è l’associazione nazionale dedicata alle donne, o alle persone che si riconoscono nel genere femminile, che lavorano in proprio come libere professioniste, freelance o imprenditrici. Nel tempo ha sviluppato diverse sedi provinciali per andare incontro alle necessità locali, con attività concrete di formazione, condivisione, aggiornamento professionale e creazione di alleanze. Ogni mese tante professioniste mettono le proprie conoscenze a servizio di altre, offrendo il sostegno umano fondamentale per un’attività sana e produttiva. Sabato 24 febbraio ci sarà il prossimo incontro conoscitivo nella zona del meratese mentre il 1°marzo a Paderno Dugnano si terrà un’altra conferenza ricca di esperienze di donne imprenditrici. Per maggiori informazioni consultare il sito retealfemminile.com.
I.Bi.