La Nonna e il Carabiniere
Ha fatto scalpore in questi giorni le risposte date da un carabiniere schierato a Milano per contenere una manifestazione non autorizzata, a una nonna di 94 anni in prima fila del corteo. Il rappresentante delle forze dell’ordine ha detto di non conoscere il Presidente della Repubblica e di non averlo votato. Indagato e spostato dal suo posto di lavoro e ora in attesa di provvedimenti disciplinari dopo che la magistratura avrà fatto le opportune verifiche. Come sempre, i poveri Carabinieri schierati in prima fila contro delinquenza, contro tifosi allo stadio e contro i cortei di esagitati, devono sempre pagare loro. Fu indagato il carabiniere che era di guardia a Kappler nell’ospedale militare a Roma (sarebbe fuggito nascosto nella valigia trasportata dalla moglie) Assurdo. A Genova, il carabiniere aggredito all’interno della camionetta che sparò per difendersi dagli assalitori fu processato per la morte dell’aggressore. Giovani, schierati inermi contro orde di barbari liberi di insultare, lanciare pietre incendiare e deturpare le proprietà altrui, devono subire violenze fisiche, senza oltrepassare quella linea (tracciata da chi?) di difesa dei diritti a manifestare. A Milano, erano schierati contro dimostranti di una manifestazione, non autorizzata per quel giorno. 27 Gennaio Giornata della Memoria per i morti nei campi di concentramento. Una nonna di dichiarata fede antifascista, violando una legge di uno stato democratico, in prima fila a manifestare e portare ad esempio il Presidente della Repubblica, la cui autorità era da lei e dai suoi compagni oltraggiata con la sfida a scendere in piazza. . Questi Carabinieri devono CREDERE (nello Stato), OBBEDIRE (alle leggi dello Stato) COMBATTERE (nelle strade o nelle nazioni in guerra). Un motto di Mussolini, ma sono doveri al quale i Carabinieri devono attenersi. O Forse manifestavano contro Mussolini e il suo motto? No. Loro non sopportano nessuna legge, nessuna autorità. Sono solo Odiatori. E questa ( ennesima)volta si sono scagliati contro dei ragazzi, che chiamiamo sempre nel momento del bisogno e sono andati anche a morire ed ammalarsi, nei paesi in guerra ( vedi col. Galgani lecconline). La cosa più triste, la vediamo poi in tv, dove le barzellette sui carabinieri provocano enormi risate. E nessuno si vergogna. Nemmeno il Presidente della Repubblica.
RC