Retesalute: presentato il bilancio preventivo 2024
Nell’Assemblea dei soci di Retesalute del 31 gennaio è stato illustrato per sommi capi il nuovo bilancio di previsione dell’azienda speciale. Seguiranno un paio di incontri tecnici con gli amministratori comunali nella prima metà di febbraio per meglio dettagliare le voci del budget, per poi tornare in Assemblea dei soci per l’approvazione. Come già avvenuto l’anno scorso, i documenti faranno il giro dei Consigli comunali degli Enti soci per un’ulteriore ratifica o approvazione.
Il bilancio vale circa 10 milioni e mezzo di euro e presenta un risultato netto di 11.673 euro. Il direttore generale Luca Rigamonti ha spiegato che l’uscita dall’azienda dei Comuni di Nibionno ed Ello e dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta e l’ingresso del solo Comune di Santa Maria Hoè ha comportato un ritocco del contributo ordinario di funzionamento, che copre i costi generali di Retesalute. È stato aggiornato a 5,20 euro ad abitante rispetto ai vecchi 4,96 euro. Gli introiti su questa voce comunque saranno inferiori di quasi 20 mila euro, scendendo a 609.940 euro.
Il budget è stato costruito ipotizzando anche un adeguamento del contributo di funzionamento del servizio Tutela Minori, compreso lo spazio neutro, con un potenziamento del personale e del coordinamento. L’importo previsto passa da 500 mila a 525 mila euro. Si registra inoltre la sistemazione delle tariffe relative ai servizi garantiti con il personale del 3,32% in base al nuovo CCNL Enti locali.
Adeguate anche, secondo le ipotesi del CdA, le tariffe sull’Assistenza Educativa Scolastica e sull’Assistenza Domiciliare Minori del 2% circa. La tariffa dal 1° marzo 2024 verrà portata da 24,94 a 25,45 euro. “Tale adeguamento – ha commentato il direttore generale Rigamonti – ci permette di applicare una tariffa lo stesso inferiore a quella che viene applicata già dal 2023 nei territori limitrofi. A seguito delle nuove procedure di affidamento e dell’applicazione del nuovo contratto applicato dal comparto cooperative si dovranno effettuare delle nuove valutazioni”.
Il costo del personale in collaborazione ammonta al 5,6%, in aumento per le maggiori spese legate ai progetti del PNRR. I finanziamenti europei serviranno però anche per coprire le spese del personale impiegato per attuare i nuovi progetti. Le spese per il personale dipendente dell’azienda rimangono invece al 23,30% delle spese complessive, nonostante l’adeguamento del CCNL Enti locali. Quindi si resta al di sotto della soglia del 25%, in linea con quanto è indicato per le aziende speciali.
Il bilancio vale circa 10 milioni e mezzo di euro e presenta un risultato netto di 11.673 euro. Il direttore generale Luca Rigamonti ha spiegato che l’uscita dall’azienda dei Comuni di Nibionno ed Ello e dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta e l’ingresso del solo Comune di Santa Maria Hoè ha comportato un ritocco del contributo ordinario di funzionamento, che copre i costi generali di Retesalute. È stato aggiornato a 5,20 euro ad abitante rispetto ai vecchi 4,96 euro. Gli introiti su questa voce comunque saranno inferiori di quasi 20 mila euro, scendendo a 609.940 euro.
Il budget è stato costruito ipotizzando anche un adeguamento del contributo di funzionamento del servizio Tutela Minori, compreso lo spazio neutro, con un potenziamento del personale e del coordinamento. L’importo previsto passa da 500 mila a 525 mila euro. Si registra inoltre la sistemazione delle tariffe relative ai servizi garantiti con il personale del 3,32% in base al nuovo CCNL Enti locali.
Adeguate anche, secondo le ipotesi del CdA, le tariffe sull’Assistenza Educativa Scolastica e sull’Assistenza Domiciliare Minori del 2% circa. La tariffa dal 1° marzo 2024 verrà portata da 24,94 a 25,45 euro. “Tale adeguamento – ha commentato il direttore generale Rigamonti – ci permette di applicare una tariffa lo stesso inferiore a quella che viene applicata già dal 2023 nei territori limitrofi. A seguito delle nuove procedure di affidamento e dell’applicazione del nuovo contratto applicato dal comparto cooperative si dovranno effettuare delle nuove valutazioni”.
Il costo del personale in collaborazione ammonta al 5,6%, in aumento per le maggiori spese legate ai progetti del PNRR. I finanziamenti europei serviranno però anche per coprire le spese del personale impiegato per attuare i nuovi progetti. Le spese per il personale dipendente dell’azienda rimangono invece al 23,30% delle spese complessive, nonostante l’adeguamento del CCNL Enti locali. Quindi si resta al di sotto della soglia del 25%, in linea con quanto è indicato per le aziende speciali.
M.P.