Usmate: record d’incasso per il falò solidale di Sant’Antonio

Record di incassi per il Falò di Sant’Antonio “solidale”, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Usmate Velate in collaborazione con la Consulta Cultura, le associazioni e gli oratori del territorio. 

Durante la serata, grazie alla vendita di salamelle, tortelli, crepes, hamburger, frittele, cioccolata e vin brulé, sono stati raccolti oltre 3.500 euro che saranno devoluti (in ugual misura) alle attività dell’Associazione Volontari Trasporti e al Centro di Ascolto Caritas Usmate Velate per il Progetto “Insieme per la Scuola” (per l’acquisto di materiale didattico) e il "Progetto Farmacia” (per far fronte alle spese farmaceutiche).
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“E’ un risultato davvero straordinario che conferma sia la straordinaria partecipazione registrata al falò di sabato 20 gennaio, la generosità di tutti gli usmatevelatesi che non mancano mai di dimostrare nei fatti la loro vicinanza a chi opera sul territorio per il bene della collettività” dichiara Mario Sacchi, assessore con delega alla Cultura. 

I fondi raccolti ammontano nel dettaglio a 3.580 euro (già al netto dei costi sostenuti) e confermano l’incremento rispetto alle annualità precedenti: erano stati 3.139 euro nel 2023 e anche prima del periodo pandemico non si era mai andati oltre quota 3mila euro. Il merito è soprattutto della rete solidale che si è unita nell’organizzazione del Falò: il lavoro, la passione e l’entusiasmo hanno contraddistinto i volontari dell’Oratorio di Usmate e di Velate, di Mato Grosso, del Gruppo Alpini, di ATL, degli Amici della Corrada, del Comitato della solidarietà, così come la raccolta fondi nelle parrocchie, hanno reso possibile un risultato senza precedenti.

“Il ringraziamento va alla Consulta Cultura che ha lavorato accanto all’Amministrazione Comunale per l’organizzazione dell’evento e va esteso a tutti i volontari e a tutte le associazioni che hanno lavorato in sinergia – conclude l’assessore Sacchi – Ne è uscito un evento in grado di attirare centinaia di persone, rappresentando così un momento di tradizione, di socialità e di solidarietà”
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