Verderio: un concerto gospel e il corteo sino alle 5 pietre di inciampo per non dimenticare
Verderio ha celebrato il “Giorno della Memoria” rivivendo il dramma della famiglia Milla che nel 1943 fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz da cui non fece mai più ritorno.
Amelia, Laura, Lina, Ferruccio ed Ugo Milla da Milano erano giunti a Verderio ma furono arrestati in quanto ebrei. La loro ultima residenza nei pressi del centro aggregativo del platano, è stata siglata nel 2019 con le mattonelle che a imperitura memoria ne tramandano la storia, le cosiddette “pietre di inciampo”. Su blocchi quadrati, incastonati nella terra, vengono scolpiti i dati anagrafici che ricordano la persona e il suo destino.
Come avviene dalla data della posa delle pietre, Verderio ha vissuto un momento di raccoglimento e riflessione.
In villa Gallavresi si è tenuto un concerto del goro “Green gospel” che ha proposto canti coinvolgenti, accompagnati da filmati, immagini, frasi a ricordare il giorno della memoria.
I partecipanti alla serata si sono poi spostati in un silenzioso corteo sino alla rotonda del platano e qui si è tenuta la cerimonia commemorativa con la deposizione di cinque rose in prossimità delle pietre e un momento di silenzio e riflessione sulle gesta umane che in quegli anni divennero omicide di milioni di persone innocenti.
Amelia, Laura, Lina, Ferruccio ed Ugo Milla da Milano erano giunti a Verderio ma furono arrestati in quanto ebrei. La loro ultima residenza nei pressi del centro aggregativo del platano, è stata siglata nel 2019 con le mattonelle che a imperitura memoria ne tramandano la storia, le cosiddette “pietre di inciampo”. Su blocchi quadrati, incastonati nella terra, vengono scolpiti i dati anagrafici che ricordano la persona e il suo destino.
Come avviene dalla data della posa delle pietre, Verderio ha vissuto un momento di raccoglimento e riflessione.
In villa Gallavresi si è tenuto un concerto del goro “Green gospel” che ha proposto canti coinvolgenti, accompagnati da filmati, immagini, frasi a ricordare il giorno della memoria.
I partecipanti alla serata si sono poi spostati in un silenzioso corteo sino alla rotonda del platano e qui si è tenuta la cerimonia commemorativa con la deposizione di cinque rose in prossimità delle pietre e un momento di silenzio e riflessione sulle gesta umane che in quegli anni divennero omicide di milioni di persone innocenti.
S.V.