Osnago: Paola Vita Finzi nel giorno della memoria racconta la Shoah alle classi quinte
È stata un'esperienza profonda e coinvolgente per i bambini delle quinte elementari della scuola Primaria, che nel pomeriggio di venerdì 26 gennaio hanno potuto ascoltare le parole di Paola Vita Finzi, testimone della Shoah, presso il cine teatro Sironi dell'oratorio di Osnago. La sua testimonianza, raccontata con semplicità e chiarezza, ha toccato profondamente i presenti, tra cui anche gli amministratori comunali e la vicesindaca di Cernusco Renata Valagussa, che ha introdotto l'incontro.
"Meditate che questo è stato" ha raccomandato la vicesindaca agli studenti presenti. "Voi siete il futuro e avete il compito di portare avanti le testimonianze di chi in prima persona ha vissuto quella che purtroppo è stata la storia, affinchè nulla di tutto ciò ricapiti". L'iniziativa, promossa dall'istituto comprensivo Bonfanti Valagussa in collaborazione con le amministrazioni comunali di Osnago, Cernusco e Montevecchia, ha offerto ai ragazzi l'opportunità di porre numerose domande a Paola Vita Finzi, dimostrando un vivo interesse per la sua testimonianza e desiderio di approfondire la propria comprensione della Shoah, vissuta da chi allóra aveva all'incirca la loro età.
Nata a Milano nel 1932 da una famiglia ebrea, Paola Vita Finzi ha condiviso diversi ricordi di gioventù, dalle numerose vicissitutidini vissute a scuola con i fratelli più grandi, Emillio (1928) e Gisella (1930), alla vita lavorativa dei genitori, il padre Aldo ingegnere presso una ditta privata e la madre Matilde casalinga. Una serie di sfaccettature di quella che potrebbe sembrare la vita di ogni bambino presente all'evento. Ma questo non è stato.
Dall'8 settembre del 1943, cinque anni dopo l'emanazione delle leggi razziali e l'aumento delle persecuzioni contro gli ebrei, Paola e la sua famiglia furono costretti a cercare rifugio in varie zone d'Italia e successivamente in Svizzera. La sua narrazione ha trasportato gli ascoltatori attraverso quei momenti difficili, permettendo loro di comprendere appieno le vicissitudini affrontate da molte famiglie ebree durante quel periodo buio della storia. Le emozioni che ancora vivono fervidamente nella mente di Paola si sono tramutate in commozione al ricordo della famiglia Levi ed in particolare della piccola Emilia Levi, arrestata e deportata con i genitori ad Auschwitz.
Al termine dell'incontro Paola ha voluto regalare alle Amministrazioni ed ai bambini, come ulteriore testimonianza della Shoa, due volumi del libro "Emilia Levi. Fiori di speranza", in memoria di quella bambina che, come moltissime altre, non è riuscita a sopravvivere ad un genocidio insensato e crudele. Nella quarta di copertina, oltre ad una frase di Liliana Segre, è possibile inoltre leggere un pensiero della stessa Paola. "Vorrei tanto che dalla storia e dalla memoria possiate costruire un mondo migliore, debellando le guerre che ancora oggi sconvolgono numerose popolazioni" è stata l'ultima richiesta di Paola Vita Finzi ai giovani alunni.
Il coinvolgimento attivo degli studenti, che hanno chiesto chiarimenti e precisazioni durante l'incontro, evidenzia l'importanza di tali iniziative educative nel promuovere la consapevolezza storica e il rispetto per la memoria delle tragedie del passato. La storia personale di Paola Vita Finzi, successivamente laureata in Chimica Industriale presso l'Università di Milano e diventata professore ordinario di chimica organica all'Università di Pavia, ha ispirato e stimolato i presenti, offrendo loro un esempio tangibile di resilienza e determinazione nell'affrontare le avversità della vita.
"Meditate che questo è stato" ha raccomandato la vicesindaca agli studenti presenti. "Voi siete il futuro e avete il compito di portare avanti le testimonianze di chi in prima persona ha vissuto quella che purtroppo è stata la storia, affinchè nulla di tutto ciò ricapiti". L'iniziativa, promossa dall'istituto comprensivo Bonfanti Valagussa in collaborazione con le amministrazioni comunali di Osnago, Cernusco e Montevecchia, ha offerto ai ragazzi l'opportunità di porre numerose domande a Paola Vita Finzi, dimostrando un vivo interesse per la sua testimonianza e desiderio di approfondire la propria comprensione della Shoah, vissuta da chi allóra aveva all'incirca la loro età.
Nata a Milano nel 1932 da una famiglia ebrea, Paola Vita Finzi ha condiviso diversi ricordi di gioventù, dalle numerose vicissitutidini vissute a scuola con i fratelli più grandi, Emillio (1928) e Gisella (1930), alla vita lavorativa dei genitori, il padre Aldo ingegnere presso una ditta privata e la madre Matilde casalinga. Una serie di sfaccettature di quella che potrebbe sembrare la vita di ogni bambino presente all'evento. Ma questo non è stato.
Dall'8 settembre del 1943, cinque anni dopo l'emanazione delle leggi razziali e l'aumento delle persecuzioni contro gli ebrei, Paola e la sua famiglia furono costretti a cercare rifugio in varie zone d'Italia e successivamente in Svizzera. La sua narrazione ha trasportato gli ascoltatori attraverso quei momenti difficili, permettendo loro di comprendere appieno le vicissitudini affrontate da molte famiglie ebree durante quel periodo buio della storia. Le emozioni che ancora vivono fervidamente nella mente di Paola si sono tramutate in commozione al ricordo della famiglia Levi ed in particolare della piccola Emilia Levi, arrestata e deportata con i genitori ad Auschwitz.
Al termine dell'incontro Paola ha voluto regalare alle Amministrazioni ed ai bambini, come ulteriore testimonianza della Shoa, due volumi del libro "Emilia Levi. Fiori di speranza", in memoria di quella bambina che, come moltissime altre, non è riuscita a sopravvivere ad un genocidio insensato e crudele. Nella quarta di copertina, oltre ad una frase di Liliana Segre, è possibile inoltre leggere un pensiero della stessa Paola. "Vorrei tanto che dalla storia e dalla memoria possiate costruire un mondo migliore, debellando le guerre che ancora oggi sconvolgono numerose popolazioni" è stata l'ultima richiesta di Paola Vita Finzi ai giovani alunni.
Il coinvolgimento attivo degli studenti, che hanno chiesto chiarimenti e precisazioni durante l'incontro, evidenzia l'importanza di tali iniziative educative nel promuovere la consapevolezza storica e il rispetto per la memoria delle tragedie del passato. La storia personale di Paola Vita Finzi, successivamente laureata in Chimica Industriale presso l'Università di Milano e diventata professore ordinario di chimica organica all'Università di Pavia, ha ispirato e stimolato i presenti, offrendo loro un esempio tangibile di resilienza e determinazione nell'affrontare le avversità della vita.
"GENTILE PAOLA, IL TEMPO CHE CI HAI DEDICATO È TALMENTE PREZIOSO CHE CI SALUTIAMO CON IL CUORE COMMOSSO, MA CI SENTIAMO FORTI, PIU' FORTI, PERCHÉ SIAMO CONSAPEVOLI CHE LE TUE PAROLE CI AIUTERANNO A CREARE UN MONDO MIGLIORE PARTENDO DALLE PICCOLE COSE DI OGNI GIORNO.
GRAZIE PER AVER CONDIVISO LA TUA STORIA E IL TUO CORAGGIO NEL RIVIVERLA"Classi quinte Scuole primarie di Cernusco Lombardone, Montevecchia, Osnago
M.Pen.