Usmate: gli enduristi puliscono i boschi e i sentieri
"Compensazione" Attività che mira a riportare equilibrio e a risanare la condizione originale di un determinato habitat.
Nella giornata del 21 gennaio un gruppo di enduristi lombardi ‘ripulisce’ a Usmate Velate, via del Mulino e viale delle Rimembranze dai rifiuti, recuperando bottiglie di acqua, rottami, sacchetti di plastica, e riaprendo i sentieri in Villaggio dei Pini togliendo dal passaggio rami e alberi caduti.
Un’attività, quella messa in campo dagli iscritti al CER Lombardia – escursionisti lombardi su ruote - che è ormai consuetudine in altre province, ma che vuole essere un primo passo anche in Brianza. Con queste iniziative, gli appassionati Enduristi cercano di 'compensare’ la presenza sul territorio, prendendosi cura della rete escursionistica tenendo aperti i sentieri o riaprendoli dagli alberi caduti, per garantire un passaggio in sicurezza di tutti gli escursionisti. Per ora sono pochi enduristi a fare questi interventi, ma si spera di vedere sempre più persone coinvolte in queste operazioni, ed in tutta Italia. Gli enduristi non vogliono che chiunque si senta autorizzato a transitare su sentieri e strade a fondo naturale con mezzi motorizzati, ma chi lo fa lo faccia dedicando del tempo alla manutenzione dei sentieri.
Nella giornata del 21 gennaio un gruppo di enduristi lombardi ‘ripulisce’ a Usmate Velate, via del Mulino e viale delle Rimembranze dai rifiuti, recuperando bottiglie di acqua, rottami, sacchetti di plastica, e riaprendo i sentieri in Villaggio dei Pini togliendo dal passaggio rami e alberi caduti.
Un’attività, quella messa in campo dagli iscritti al CER Lombardia – escursionisti lombardi su ruote - che è ormai consuetudine in altre province, ma che vuole essere un primo passo anche in Brianza. Con queste iniziative, gli appassionati Enduristi cercano di 'compensare’ la presenza sul territorio, prendendosi cura della rete escursionistica tenendo aperti i sentieri o riaprendoli dagli alberi caduti, per garantire un passaggio in sicurezza di tutti gli escursionisti. Per ora sono pochi enduristi a fare questi interventi, ma si spera di vedere sempre più persone coinvolte in queste operazioni, ed in tutta Italia. Gli enduristi non vogliono che chiunque si senta autorizzato a transitare su sentieri e strade a fondo naturale con mezzi motorizzati, ma chi lo fa lo faccia dedicando del tempo alla manutenzione dei sentieri.