Merate Online come Mediaset/2
Rispondo innanzitutto negando fermamente l'accusa denigratoria contenuta nell'ultima frase della vostra risposta, che sembra confermare solo quanto da me evidenziato nel titolo. La mia adesione politica non coincide né con quella che da voi ipotizzata, né, probabilmente, con la vostra. Tuttavia, non pensavo fosse necessario citare nomi e cognomi, considerando che l'unica altra lista, al momento, rappresenta l'amministrazione uscente che, a mio avviso, non ha fatto altro che concludere progetti avviati dalla giunta precedente. Il mio intento era di mettere in luce una considerazione: i giovani che si impegnano vengono ostacolati additandoli di mancanza di esperienza ed eccesso di ambizione, ma allo stesso tempo se non ci sono alternative la causa risiede nello scarso interesse politico e senso di appartenenza dei giovani. Ritengo, inoltre, che la disinformazione non sia esclusivamente alimentata dalle lettere dei lettori, ma anche da una copertura mediatica che sembra influenzare il pensiero anziché fornire notizie oggettive. Mi riferisco anche alla vostra sicumera nell’affermare che l'intera base di vecchi militanti del centro sinistra sia categoricamente contraria alla candidatura in oggetto. Sostenere una lista a priori basandosi esclusivamente sui criteri anagrafici anziché su programmi e proposte concrete appare irrazionale. Al momento, sembra che il sostegno e/o le critiche siano dettate da vecchie appartenenze politiche senza aspettare la presentazione dei progetti futuri. Esprimo il mio rammarico nel constatare la mancanza di un canale di informazione imparziale che si limiti a narrare gli avvenimenti in maniera obiettiva, lasciando al lettore la libertà di trarre le proprie conclusioni.
Panzeri (non Massimo)
Veda Panzeri (non Massimo) questo è (nell'umano limite) il canale informativo imparziale - per quanto l'obiettività kantiana si limiti ad una convergenza di due identiche vedute - ma a margine della notizia il giornale esprime anche una opinione. Distinta dalla notizia stessa. Quindi abbiamo pubblicato col dovuto risalto il comunicato del PD assolvendo al compito di informare, poi ci siamo presi la libertà (anglosassone) di esporre il nostro parere. Come è normale che sia tra la stampa libera e indipendente (quindi ormai ridotta ai minimi termini). Noi plaudiamo al coraggio del giovane Mattia di buttarsi dal trampolino più alto ma santo signore non sarebbe meglio un apprendistato di cinque anni e poi a trentacinque, giovanissimo ancora, balzare sulla poltrona più alta? Possibile che tutti i suoi predecessori che habno fatto la gavetta (anche ben più lunga) dai tempi di Giuseppe Ghezzi in avanti siano stati tutti fessi? Battista Albani, come Luigi Zappa prima di lui e Andrea Massironi in contemporanea hanno militato a lungo nel partito e nell'amministrazione prima di candidarsi a sindaco. E lo stesso vale per Giacomo Romerio e Mario Gallina. Dario Perego entrava in Aula per la prima volta a 21 anni ma è diventato sindaco a 41 anni. Andrea Robbiani ha sgobbato per cinque anni sui banchi dell'opposizione prima di guidare una lista (risultata vincente). E lo stesso vale per Panzeri, stavolta Massimo, che a 38 anni si è candidato consigliere facendo con onore cinque anni di assessore ai Lavori pubblici, poi si è candidato a sindaco a 43 anni, perdendo e, per finire, a 48 anni vincendo. Non trova Panzeri (non massimo) che ci sarà un perchè se dubitiamo di questa decisione che, ripetiamo, noi consideriamo basata più sull'ambizione personale che su una autentica competenza?