Posso essere in disaccordo con alcune didascalie meloniane?
Spett.Le Direzione di MERATE ON LINE, dopo un'attenta analisi su alcune fatture energetiche sui consumi dell'energia elettrica domestica e del gas, ci ritroviamo con l'applicazione di un considerevole rialzo delle imposte riconducibili all'IVA ed alle addizionali locali (regionale e comunale) ed alla totale incomprensione di altre ingiustificate. Cercherò di essere molto sintetico ma nel contempo realista attraverso un excursus esemplificativo che non lascia spazio ad altri dubbi d'interpretazione, viste le molteplici voci che incidono e caratterizzano l'entità dei vari consumi. 1) SPESE PER L'ENERGIA (A) 2) SPESE PER IL TRASPORTO DELL'ENERGIA E GESTIONE CONTATORE 3) SPESA ONERI DI SISTEMA 4) TOTALE IMPOSTE (ACCISE SU CONSUMI E IVA AL 10% 5) FONTI RINNOVABILI 6 CANONE ABBONAMENTO TV (ORA TASSA DI POSSESSO). Devo essere sincero? Sono esausto, non rispondo più delle mie azioni, come cittadino mi sento perseguitato da una marea di tasse ed avendo lavorato per 38 anni alle dipendenze del Ministero delle Finanze e circa 5 anni sempre nella Pubblica Amministrazione, con tutte le trasformazioni del caso che non sto qui ad elencarvi, vi assicuro che ho sempre lottato contro queste difformità. In conclusione, nonostante le finte Riforme con provvedimenti punitivi sempre a scapito dei ceti medio-bassi, negli ultimi 50 anni non ho intravisto delle schiarite e gradirei, da chi di dovere, delle delucidazioni in merito, perchè carissimi amici in queste condizioni e con una moltitudine di Aziende Energetiche costituite sotto mentite spoglie, da buon contabile, non sono ancora addivenuto ad una conclusione, mentre continuano a propinarci sconti di tariffe, le più disparate, che di fatto nascondono i veri intendimenti di una politica malsana e disfattista. Potrei fare come il famoso giornalista PORRO, ossia scrivere le mie memorie, voltandomi dall'altra parte, così come spesso osa fare l'esimio conduttore televisivo, ma non oso nascondermi dietro le palafitte e preferisco mettere a nudo le atroci verità. A tutto ciò si aggiunge il motto: " Ma che ci vado a fare nelle urne, se poi la nostra VOCE non viene ascoltata e se la classe politica in buona parte snobba i cittadini e preferisce curare soltanto i propri interessi ? ". NOI dovremmo pagare solo gli effettivi consumi con le imposte dovute, ma non quelle straordinarie e vergognose che in definitiva accrescono i costi di servizi pubblici di ordinaria amministrazione, ritenute non condivisibili ed ingiuste. Con un Referendum abrogativo su spese disallineate sopra descritte, potremmo mettere fine a questo perenne "furto legalizzato". Cordiali saluti
Francesco Mastropaolo