I furbi cambiano più casacche che idee
16/12/2012 Un gruppo di persone con un'idea nuova si trovano a Roma per dare vita a quello che solo 4 giorni dopo verrà snaturato dall'ingresso dei La Russa e lentamente trasformato nell'ennesimo partito di nostalgici. All'inizio quando ancora c'era spazio per le idee nuove, un po' tra gli sfottò della Lega e del PDL ancora forte ma in declino dopo l'appoggio al governo Monti, si tentò anche nella nostra provincia di creare le condizioni per una crescita senza però grande successo. Poi il progressivo spostamento sempre più verso destra e soprattutto quella che una volta era definita la "destra sociale" hanno portato all'abbandono di tante componenti più libertarie e all'arrivo di molti "nostalgici" relegando tanti personaggi famosi di quell'area a semplici funzioni di rappresentanza (si veda il fondatore Guido Crosetto ormai sempre più defilato nel suo ruolo di ministro della difesa). Inutile negare l'attuale successo di FdI (anche grazie alla funzione di unica opposizione durante l' annus horribilis 2020) ed è altrettanto innegabile la salita a bordo del carro di tanti personaggi più famosi per i continui cambi di casacca che per effettivi meriti politici con tanto di cariche spartite a destra e manca (forse con l'unica eccezione del simpatico e "caratteristico" Giacomo Zamperini). Lungi da me il voler pensare che qualcuno degli attuali elettori si rifaccia alle idee originali che avevano portato alla ascita del "movimento" quel 16 Dicembre 2012 ma a volte mi chiedo quanti degli attuali elettori siano consci di avviarsi a votare chi fino a qualche mese fa "sputava" sul partito in cui ora milita e per cui si vorrebbe candidare? Perché sarà pur vero che "Solo gli stupidi non cambiano idea" ma in questo caso direi che sia più adatto "i furbi cambiano più casacche che idee".
Cognato di lombardia