Osnago: decoro e ordine pubblico alle "Marasche"

Consiglio comunale senza grossi problemi, il primo dell’anno per Osnago. L’assise è stata convocata per la ratifica dell’acquisizione al patrimonio comunale del “bene confiscato a compagini mafiose” come ha pronunciato il sindaco Paolo Brivio.piantina_terra_bene_confiscato_osnago.jpg (28 KB)
Il primo piano (sopra) e l'interrato (sotto) del bene confiscato nei disegni originari

piantina_interrato_bene_confiscato_osnago.jpg (47 KB)Un iter propedeutico alla sua destinazione a fini sociali, con attivazione dei canali di finanziamento: il PNRR tramite l’Ambito distrettuale e il bando regionale. Come unica novità, che però è di carattere meramente formale e burocratico, la casa che darà ospitalità a sei anziani in un progetto di co-housing non sarà data in concessione a Retesalute. L’azienda speciale meratese e il Comune stipuleranno una convenzione. Questo perché la richiesta di contributo alla Regione dovrà essere presentata dal Comune. Allo stesso tempo serve definire l’accordo con Retesalute in tempi celeri.

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La minoranza ha chiesto di separare il deliberato in due tronconi. Sull’acquisizione del bene si è espressa a favore, mentre sulla destinazione a Retesalute per il progetto socio-assistenziale ha ribadito la contrarietà perché non condiviso con la popolazione e stabilito senza avere alla mano un piano dettagliato. Per il capogruppo di minoranza Marco Riva l’immobile potrebbe essere troppo piccolo per accogliere sei anziani. Obiezioni già emerse in un precedente Consiglio. Il primo cittadino ha ripetuto che i tempi per sfruttare i finanziamenti sono stretti e che l’idea progettuale sia chiara e adeguata al contesto.
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L’ordine del giorno è stato integrato con due interpellanze presentate in extremis del gruppo di minoranza. La Commissione Mensa non si è ancora insediata. Anche quest’anno Orgoglio Osnago ne ha chiesto conto al Consiglio comunale. “Da regolamento – ha lamentato il capogruppo Marco Riva – la prima riunione della Commissione Mensa deve essere convocata dall’assessore competente e deve riunirsi almeno ogni 3 mesi”. Il consigliere, che si era mosso in precedenza con dei solleciti, ha domandato quali fossero le cause del ritardo.
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A rispondere è stata l’assessore all’Istruzione Tullia Ascari. Citando il Regolamento, ha sottolineato che la nomina dei genitori e dei docenti componenti la Commissione stessa spetta agli organismi scolastici. Solo dopo tale nomina, può avvenire la convocazione. La comunicazione ufficiale dei nominativi è arrivata al Comune soltanto il 15 gennaio. “Non appena ricevuti i nominativi si è provveduto a scrivere bozza della convocazione che, non appena la Giunta Comunale avrà preso atto della composizione, sarà inviata agli interessati. Non vi è dunque da parte di questa Amministrazione alcun intento procrastinatore” ha concluso Ascari. Una risposta che non ha soddisfatto Riva.

Un’altra interpellanza ha toccato il tema del decoro urbano nell’area commerciale del quartiere Marasche. Per la minoranza il parcheggio privato ad uso pubblico “è spesso utilizzato in modo improprio ed inadeguato”. Il gruppo ha chiesto all’amministrazione comunale se sia a conoscenza “del degrado e della pessima situazione igienico sanitaria”. L’opposizione ha voluto sapere se si intendano adottare dei provvedimenti, come ad esempio la bonifica dell’area “con rimozione dei rifiuti depositati su suolo pubblico e privato o chiedere al privato di intervenire tempestivamente".consiglio_comunale_osnago_04.jpg (20 KB)A fornire la risposta è stato l’assessore Felice Rocca, che ha riferito di un’unica segnalazione pervenuta al protocollo, presentata dallo stesso gruppo Orgoglio Osnago a fine anno. I rifiuti abbandonati, ha puntualizzato l’assessore, si trovano in un’area pertinenziale del parcheggio, privata ad uso pubblico. Un dettaglio che ha portato a sostenere che “il mantenimento ordinario e straordinario dei parcheggi, così come il mantenimento ordinario e straordinario di tutte le aree pertinenziali ed attività relative (posa, posizionamento e svuotamento cestini, pulizia stradale, mantenimento aree a verde, punti luminosi etc. etc.), è totalmente a carico del privato”.

Nel caso specifico ad occuparsene è il condominio del comparto. “All’amministratore di condominio – ha reso noto Rocca – è stata prontamente inoltrata la segnalazione pervenuta. Lo stesso amministratore di condominio ci ha riferito di come siano stati vittima di un deposito abusivo di un cassonetto per la raccolta di rifiuti tessili e che si stavano adoperando per provare a risalire alla proprietà ed a farlo rimuovere”. Il Comune ha suggerito al privato di prendere contatti con Silea, l’azienda lecchese che si occupa del ciclo dei rifiuti, per smaltire il rifiuto abbandonato. È stato ribadito che la responsabilità è della proprietà e che il Comune potrà continuare a chiedere il mantenimento decoroso dell’area.

Per Riva l’azione del Comune non è sufficiente, dovrebbe esigere un maggior rispetto le norme. Ha riferito poi di situazioni diffuse di degrado, di casi di spaccio di stupefacenti consumati sul posto e di competizioni tra giovani. Per il sindaco Paolo Brivio sono fatti noti, che hanno già visto intervenire la Polizia locale e coinvolgere i Carabinieri, oltre che attivare un dialogo con il condominio.

M.P.
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