Comodamente sedute/114: "Nata per te", quando la tenacia si allea con l’amore
Queste lunghissime vacanze natalizie quasi mi facevano dimenticare che in uno dei primi giorni di dicembre sono andata al cinema con le mie sante sorelle (che dico la verità, quando propongo qualche iniziativa difficilmente si tirano indietro e non è cosa da poco se ci pensate) a vedere un film che mi è piaciuto moltissimo.
Sto parlando di Nata per te che racconta la storia vera di Luca Trapanese, oggi assessore alle politiche sociali del comune di Napoli, e della sua bambina Alba.
Luca è stato il primo uomo single che sei anni fa è riuscito ad adottare una bambina in Italia grazie a un articolo di legge del 1983, che prevedeva che un bambino disabile, in questo caso una neonata affetta dalla sindrome di down, potesse essere affidato a un genitore single.
Sto parlando di Nata per te che racconta la storia vera di Luca Trapanese, oggi assessore alle politiche sociali del comune di Napoli, e della sua bambina Alba.
Luca è stato il primo uomo single che sei anni fa è riuscito ad adottare una bambina in Italia grazie a un articolo di legge del 1983, che prevedeva che un bambino disabile, in questo caso una neonata affetta dalla sindrome di down, potesse essere affidato a un genitore single.
Non mi voglio soffermare né sull’indignazione che ho provato, né tantomeno sulla rabbia di fronte ai numerosi cavilli burocratici che avrebbero scoraggiato chiunque, ma voglio fissare la mia attenzione sulla straordinaria tenacia con cui Luca ha perseguito questo desiderio grandissimo di diventare padre di questa bambina, senza fermarsi mai, fino alla fine.
Questa è una meravigliosa storia che insegna quanto l’amore non conosca confini.
Tenacia.
Amo questa parola.
“Fermezza e costanza nei propositi e nell’azione.
Rialzarsi e ricominciare da capo resistendo nella decisione di ottenere ciò che desideriamo”.
La tenacia la si mette in campo per raggiungere qualunque obiettivo, piccolo, grande, qualche volta ridicolo, altre volte impossibile agli occhi di chi non vede ciò che vediamo noi, a breve, medio, lungo termine. Perché la tenacia fa la differenza, vince sempre perché a vincere non sono i migliori, ma quelli che non si arrendono.
Quanti scrittori si sono visti respingere i propri manoscritti prima di venire riconosciuti nel loro talento?
Quanti artisti?
Quanta gavetta e quante porte sbattute in faccia hanno dovuto affrontare prima di diventare famosi?
Di talenti sconosciuti che non hanno avuto successo è pieno il mondo.
Ma chi è stato ostinatamente tenace ha fatto la differenza.
Perciò se vi dicono di lasciar perdere qualunque desiderio abbiate in cuore, la parola d’ordine è: credeteci fino in fondo.
La parola tenacia è una parola che deriva dal latino e significa qualcosa “che tiene”, che non si spezza, che tiene attaccati. È una qualità che manifesta una notevole resistenza alle sollecitazioni. E’ sinonimo di determinazione, perseveranza ed è legata all’idea di non arrendersi.
Niente al mondo può sostituire la tenacia.
Essere tenaci significa non arrendersi di fronte ai primi ostacoli che si trovano lungo il percorso, e essere costanti nel portare avanti un proprio progetto.
Cercate nuove strade se quella che state percorrendo sembra essere inaccessibile e non smettete mai di provarci, senza paura.
IN LUNGO E IN LARGO PER IL MONDO HO INCONTRATO MAGNIFICI SOGNATORI,
UOMINI E DONNE CHE CREDONO CON TESTARDAGGINE NEI SOGNI.
LUIS SEPULVEDA
In questi primi giorni freddi di Gennaio, Susanna si sta cimentando con l’uncinetto per realizzare un maglioncino.
Io osservo la sua tenacia e ne prendo esempio.
Va avanti, disfa, ricomincia, si arrabbia, brontola, sbuffa, abbandona, poi riprende e sono assolutamente certa che arriverà, con i suo tempi al compimento della sua opera.
Essere tenaci significa anche questo.
Avere la libertà di scoraggiarsi, di temere di non farcela, di pensare che forse saremo costretti ad abbandonare il nostro sogno, e arrabbiarsi tanto per questo, ma poi, passato lo sconforto, rimboccarsi le maniche e ricominciare, magari da un’altra parte, magari in un altro modo, magari in compagnia di qualcun altro.
Per questo 2024 mi sono posta anch’io dei sogni da realizzare e ho intenzione di adoperarmi per cercare di riuscirci e poi, naturalmente, raccontarli dentro questa rubrica.
Se anche voi state lavorando a un obiettivo amiche mie e volete condividerlo, scrivetemi, lo pubblicherò con piacere: gio.fumagalli66@gmail.com
Vi aspetto come sempre anche nel mio blog per un saluto www.comodamentesedute.com
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo