Sicurezza delle informazioni: Technoprobe ottiene la ISO 27001:2022, un'importante certificazione
Un traguardo importante, ma che allo stesso tempo vuole essere un punto di partenza. Technoprobe ha ottenuto la prestigiosa certificazione ISO 27001:2022, lo standard internazionale che descrive le best practice per la gestione della sicurezza delle informazioni. Una tappa di netta rilevanza nel percorso di crescita e rafforzamento dell'azienda con sede a Cernusco - leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica - anche nell'ambito della cybersecurity, aspetto più che mai fondamentale nel 2024.
Una novità sviscerata in tutti i suoi aspetti nel corso di una conferenza stampa convocata quest'oggi nella sede di Via Cavalieri di Vittorio Veneto alla presenza - oltre che dei referenti della stessa Technoprobe fra cui Paolo Cavallotti, communication marketing manager, che ha accolto gli ospiti e introdotto la mattinata - dell'organismo di certificazione CSQA e del senatore Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica e transizione digitale.
Il percorso che ha portato all'ottenimento della certificazione è iniziato due anni fa ed è stato intrapreso grazie anche alla collaborazione con GL Consulting srl. Un passaggio ritenuto essenziale e non procrastinabile dalla società: a causa della crescita di crimini informatici e minacce sempre più sofisticate, la protezione dei dati aziendali non è solo un requisito normativo ma più che mai una necessità per preservare la fiducia dei clienti e difendere l’integrità aziendale.
La rilevanza del percorso intrapreso in Technoprobe è stata testimoniata da Carlo Perini di CSQA che ha innanzitutto espresso un plauso all'azienda per l'importante risultato. ''Cosa significa certificare? Che un terzo soggetto, assolutamente imparziale, conferma che quello che promette e dichiara l'organizzazione al cliente, corrisponde alla verità'' ha detto il presidente e amministratore delegato, sintetizzando la storia della propria realtà, nata oltre trent'anni fa, attiva a tutto campo e al servizio di aziende operative in settori differenti, con comune denominatore l'attenzione alla persona.
''Il rilascio della certificazione ISO 27001 a una importante realtà come Tecnoprobe è la conferma della lungimiranza e volontà dell’azienda di dimostrare a tutte le parti interessate che gestisce la sicurezza delle informazioni in accordo ad uno standard internazionalmente riconosciuto. Avere un corretto ed efficiente sistema di gestione della sicurezza delle informazioni significa dotarsi di tutte le misure di sicurezza, assicurando i dati in termini di riservatezza, integrità e disponibilità'' ha aggiunto Perini.
E' stato invece Dario Cantù, information technology manager di Technoprobe, a raccontare il percorso intrapreso in azienda che ha portato all'ottenimento della certificazione. ''Perchè abbiamo deciso di certificarci? Per una realtà come la nostra non vi era l'obbligo, ma questo desiderio è nato dalla forte volontà di mettere in sicurezza il nostro perimetro, di dare maggiori garanzie ai nostri clienti in maniera tale da aumentare il rating del mercato globale e gestire in maniera ancor più efficiente il rischio. In passato demandavamo continuamente la crescita in termini di cybersecurity sulle nostre risorse, ma non era sufficiente. Dovevamo darci una struttura, imparando da chi aveva già svolto percorsi di questo tipo'' ha detto Cantù, ricordando i due anni di intenso lavoro che hanno consentito di giungere al risultato. ''La certificazione ISO 27001 dunque, non deve essere considerata un punto di arrivo per noi ma al contrario un punto di partenza che attesta la volontà di implementare sempre nuove misure tecniche ed organizzative volte al miglioramento della sicurezza delle informazioni'' ha aggiunto.
Gianluca Lombardi, CEO di GL Consulting srl ha voluto ringraziare l'azienda per la fiducia, oltre al team che lo ha affiancato in questo ambizioso ed entusiasmante progetto. ''Il fatto di essere stati scelti ci riempie di orgoglio: per noi è stata una sfida interessante che abbiamo vinto, anche al nostro modello di implementazione del sistema'' ha detto, ritenendo come vi sia nell'imprenditoria italiana una scarsa consapevolezza di quel che può succedere in termini di cybersecurity.
A chiudere gli interventi, quello del senatore Alessio Butti che ha innanzitutto rivelato la grande attenzione rivolta ad importanti realtà aziendali quali Technoprobe, a maggior ragione dopo l'importante traguardo oggetto dell'incontro. ''Dipendesse da me certificheremmo tutte le imprese: ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale. Si tratta di un passaggio indispensabile per il futuro e mi auguro che il controllo pubblico in questo senso possa aumentare, magari attraverso una legge che non imbrigli, ma che curi le devianze'' ha detto l'esponente del Governo Meloni, evidenziando le risorse dedicate al tema, anche nell'ambito del PNRR.
''Nel 2023, gli attacchi informatici rivolti alle nostre aziende sono aumentati del 40% rispetto all’anno precedente. Quasi il 10% di tutti gli attacchi cibernetici che vengono registrati ogni anno a livello globale è rivolto al nostro Paese. Si tratta di due dati che dimostrano come la sicurezza informatica non è più un'opzione, ma una condizione essenziale per la sopravvivenza delle aziende nel mercato globale. Technoprobe ne è un esempio eccellente, dimostrando come innovazione e sicurezza vadano di pari passo per competere efficacemente e salvaguardare i propri asset''.
L'esigenza di certificare è dunque un fenomeno in crescita, un ''work in progress'' che procede pari passo con l'evoluzione tecnologica, così come la formazione del personale, altro aspetto al quale Technoprobe dedica grande attenzione a trecentosessanta gradi, come sottolineato anche dal vice presidente Roberto Crippa che ha voluto testimoniare l'impegno su questo fronte. ''Per un’azienda come la nostra, cresciuta così velocemente in pochi anni e ora anche quotata in Borsa, la sicurezza delle informazioni è un tema strategico e vitale. In un contesto in cui la gestione sicura dei dati è cruciale per la fiducia di stakeholder, clienti e azionisti l’acquisizione di questa certificazione riflette l’impegno costante di Technoprobe nell’assicurare la massima sicurezza e protezione delle informazioni aziendali''.
Una mattinata importante dunque per la realtà imprenditoriale nata nel 1996, oggi un hub tecnologico di ricerca e innovazione in continua espansione con circa 2700 dipendenti a livello consolidato (dei quali circa 1700 in Italia), 16 sedi nel mondo, 4 centri di ricerca e oltre 600 brevetti certificati.
Una novità sviscerata in tutti i suoi aspetti nel corso di una conferenza stampa convocata quest'oggi nella sede di Via Cavalieri di Vittorio Veneto alla presenza - oltre che dei referenti della stessa Technoprobe fra cui Paolo Cavallotti, communication marketing manager, che ha accolto gli ospiti e introdotto la mattinata - dell'organismo di certificazione CSQA e del senatore Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica e transizione digitale.
Il percorso che ha portato all'ottenimento della certificazione è iniziato due anni fa ed è stato intrapreso grazie anche alla collaborazione con GL Consulting srl. Un passaggio ritenuto essenziale e non procrastinabile dalla società: a causa della crescita di crimini informatici e minacce sempre più sofisticate, la protezione dei dati aziendali non è solo un requisito normativo ma più che mai una necessità per preservare la fiducia dei clienti e difendere l’integrità aziendale.
La rilevanza del percorso intrapreso in Technoprobe è stata testimoniata da Carlo Perini di CSQA che ha innanzitutto espresso un plauso all'azienda per l'importante risultato. ''Cosa significa certificare? Che un terzo soggetto, assolutamente imparziale, conferma che quello che promette e dichiara l'organizzazione al cliente, corrisponde alla verità'' ha detto il presidente e amministratore delegato, sintetizzando la storia della propria realtà, nata oltre trent'anni fa, attiva a tutto campo e al servizio di aziende operative in settori differenti, con comune denominatore l'attenzione alla persona.
''Il rilascio della certificazione ISO 27001 a una importante realtà come Tecnoprobe è la conferma della lungimiranza e volontà dell’azienda di dimostrare a tutte le parti interessate che gestisce la sicurezza delle informazioni in accordo ad uno standard internazionalmente riconosciuto. Avere un corretto ed efficiente sistema di gestione della sicurezza delle informazioni significa dotarsi di tutte le misure di sicurezza, assicurando i dati in termini di riservatezza, integrità e disponibilità'' ha aggiunto Perini.
E' stato invece Dario Cantù, information technology manager di Technoprobe, a raccontare il percorso intrapreso in azienda che ha portato all'ottenimento della certificazione. ''Perchè abbiamo deciso di certificarci? Per una realtà come la nostra non vi era l'obbligo, ma questo desiderio è nato dalla forte volontà di mettere in sicurezza il nostro perimetro, di dare maggiori garanzie ai nostri clienti in maniera tale da aumentare il rating del mercato globale e gestire in maniera ancor più efficiente il rischio. In passato demandavamo continuamente la crescita in termini di cybersecurity sulle nostre risorse, ma non era sufficiente. Dovevamo darci una struttura, imparando da chi aveva già svolto percorsi di questo tipo'' ha detto Cantù, ricordando i due anni di intenso lavoro che hanno consentito di giungere al risultato. ''La certificazione ISO 27001 dunque, non deve essere considerata un punto di arrivo per noi ma al contrario un punto di partenza che attesta la volontà di implementare sempre nuove misure tecniche ed organizzative volte al miglioramento della sicurezza delle informazioni'' ha aggiunto.
Gianluca Lombardi, CEO di GL Consulting srl ha voluto ringraziare l'azienda per la fiducia, oltre al team che lo ha affiancato in questo ambizioso ed entusiasmante progetto. ''Il fatto di essere stati scelti ci riempie di orgoglio: per noi è stata una sfida interessante che abbiamo vinto, anche al nostro modello di implementazione del sistema'' ha detto, ritenendo come vi sia nell'imprenditoria italiana una scarsa consapevolezza di quel che può succedere in termini di cybersecurity.
A chiudere gli interventi, quello del senatore Alessio Butti che ha innanzitutto rivelato la grande attenzione rivolta ad importanti realtà aziendali quali Technoprobe, a maggior ragione dopo l'importante traguardo oggetto dell'incontro. ''Dipendesse da me certificheremmo tutte le imprese: ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale. Si tratta di un passaggio indispensabile per il futuro e mi auguro che il controllo pubblico in questo senso possa aumentare, magari attraverso una legge che non imbrigli, ma che curi le devianze'' ha detto l'esponente del Governo Meloni, evidenziando le risorse dedicate al tema, anche nell'ambito del PNRR.
''Nel 2023, gli attacchi informatici rivolti alle nostre aziende sono aumentati del 40% rispetto all’anno precedente. Quasi il 10% di tutti gli attacchi cibernetici che vengono registrati ogni anno a livello globale è rivolto al nostro Paese. Si tratta di due dati che dimostrano come la sicurezza informatica non è più un'opzione, ma una condizione essenziale per la sopravvivenza delle aziende nel mercato globale. Technoprobe ne è un esempio eccellente, dimostrando come innovazione e sicurezza vadano di pari passo per competere efficacemente e salvaguardare i propri asset''.
L'esigenza di certificare è dunque un fenomeno in crescita, un ''work in progress'' che procede pari passo con l'evoluzione tecnologica, così come la formazione del personale, altro aspetto al quale Technoprobe dedica grande attenzione a trecentosessanta gradi, come sottolineato anche dal vice presidente Roberto Crippa che ha voluto testimoniare l'impegno su questo fronte. ''Per un’azienda come la nostra, cresciuta così velocemente in pochi anni e ora anche quotata in Borsa, la sicurezza delle informazioni è un tema strategico e vitale. In un contesto in cui la gestione sicura dei dati è cruciale per la fiducia di stakeholder, clienti e azionisti l’acquisizione di questa certificazione riflette l’impegno costante di Technoprobe nell’assicurare la massima sicurezza e protezione delle informazioni aziendali''.
Una mattinata importante dunque per la realtà imprenditoriale nata nel 1996, oggi un hub tecnologico di ricerca e innovazione in continua espansione con circa 2700 dipendenti a livello consolidato (dei quali circa 1700 in Italia), 16 sedi nel mondo, 4 centri di ricerca e oltre 600 brevetti certificati.
G.C.